Fuori dopo due settimane: Alessandra Mandarelli verso il ritiro

Caos sulle Regionali. Dopo le decisioni calate da Roma anche sulle candidature per le Regionali, Frosinone ritira Alessandra Mandarelli. E lancia gravi accuse al Partito. Non ci sarà boicottaggio. In campo Ceccarelli?

Fuori dopo due settimane. Alessandra Mandarelli si prepara a lasciare la lista di Forza Italia per le Regionali. Ci era entrata il 12 gennaio scorso: annunciata da una conferenza stampa in pompa magna nella sede Provinciale del Partito. A lanciare la sua candidatura c’era il leader Mario Abbruzzese, il sindaco Nicola Ottaviani, il coordinatore provinciale Pasquale Ciacciarelli.

E ora? Abbiamo scherzato. Non Alessandra Mandarelli: il Partito ha scherzato. Non il Coordinamento di Frosinone: i vertici Regionali hanno scherzato. Si sono dimenticati di dire a Nicola Ottaviani e Mario Abbruzzese che c’era già un accordo raggiunto da mesi. E che il candidato di Frosinone doveva essere un altro. Deciso da Roma. Ed è Carlo Gagliardi, consigliere comunale della stessa maggioranza che esprimeva Alessandra Mandarelli.

A Roma se ne sono ricordati quando a Frosinone si erano già organizzati di tutto punto per riuscire a mandare in Regione una donna espressione dell’amministrazione cittadina.  Si è sentita presa in giro lei, si è sentito preso in giro Nicola Ottaviani. Che è andato a Roma per tentare di individuare una soluzione (leggi qui E Roma disse no ai candidati di Frosinone: salta pure Quadrini (Insider)). La reazione della candidata è stata (giustamente) al vetriolo (leggi qui Polveriera Forza Italia: Mandarelli nervosa, Quadrini verso i saluti, Piacentini e Magliocchetti…)  E gli strascichi ci sono stati anche nelle ore scorse con un acceso scambio di battute fatto davanti a tutti tra Abbruzzese e Ottaviani (leggi qui Grosso scazzo al Grand Hotel tra Ottaviani e Abbruzzese).

 

Ora Forza Italia di Frosinone ci mette una toppa. In serata ha annunciato di avere chiesto all’avvocato Alessandra Mandarelli

«di ritirare la propria candidatura al consiglio regionale del Lazio, poiché non sussistono le condizioni per affrontare una campagna elettorale in cui possano essere affrontati con serenità ed efficacia i programmi di sviluppo per l’intero territorio provinciale».

 

Quel documento è uno scontro frontale con il Partito. A livello regionale e non solo. la nota infatti va oltre. E spiega:

«La decisione scaturisce dalla scarsa considerazione in cui è stato tenuto il partito di Forza Italia nella città di Frosinone nell’ambito della selezione delle candidature e della classe dirigente che dovrà essere chiamata a ricoprire importanti incarichi di responsabilità alla Pisana e al Parlamento, nella prossima primavera».

 

Si andrà al boicottaggio delle elezioni? No. I consiglieri comunali di Frosinone assicurano la loro lealtà.

«continueranno a lavorare, comunque, con immutato spirito di sacrificio e rinnovato vigore nell’interesse del movimento politico di Forza Italia e dell’intero territorio provinciale, pur nella evidente ed intollerabile considerazione della completa delocalizzazione delle decisioni riguardanti il territorio, rispetto al perimetro della Ciociaria».

 

“Delocalizzazione delle decisioni riguardanti il territorio”: significa che qui, i nostri, hanno contato niente al momento di decidere le candidature a Roma.

 

Chi prenderà il posto di Alessandra Mandarelli? Il nome che circola in queste ore è quella di Ombretta Ceccarelli, azzurra di lungo corso, in Forza Italia dalla prima ora ed a lungo assessore comunale a Frosinone.

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