Due spine bipartizan pungono governo e opposizione

Anagni vive i mal di pancia politici legati a Covid. Dall'assessore 'che non fa l'assessore' alla consigliera PD che rompe il fronte comune sull'emergenza.

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Due spine nel fianco. In due fianchi diversi; uno è quello della maggioranza, l’altro è quello dell’opposizione. Magari, come tutte le spine, non saranno così pericolose. Ma sono senz’altro dolorose, o quantomeno fastidiose.

Ad Anagni, governo ed opposizione sono alle prese in questi giorni con due questioni, appunto, spinose. Tutte e due legate all’emergenza coronavirus. Ma in tutti e due i casi l’emergenza sanitaria ha reso solo più evidente un problema che c’era già da prima. E che, in entrambi i casi, dovrebbe essere affrontato.

Spina uno: Retarvi “latitante”

Il sindaco Daniele Natalia

Cominciamo dalla maggioranza. Qui il problema ha un nome ed un cognome. Quello dell’assessore al commercio ed alle attività produttive Floriana Retarvi. Che, dopo mesi di silenzio, di sostanziale assenza dalle scene della politica locale, è riemersa nell’ultima settimana con almeno due note pubbliche. Nelle quali ha assicurato tutto il suo sostegno alle attività di ripresa del commercio cittadino dopo la stasi dovuta al Covid 19.

Cosa è successo? È successo che nelle ultime settimane la Retarvi era stata crocifissa da diversi esponenti dell’opposizione. Che ne avevano sottolineato non tanto la (in)competenza, quanto (appunto) l’assenza dal settore a lei teoricamente riservato.

Toni che, sia pure in privato, sono stati espressi anche da alcuni esponenti dell’opposizione. Che si sono spinti anche a prefigurare un possibile cambio nella squadra di governo.

Le note pubbliche diramate nell’ultima settimana fanno dunque pensare ad una precisa strategia. Quella di difendere un membro della squadra di governo.

Strategia che però finisce inevitabilmente per evidenziare un punto debole. Si difende ciò che si considera fragile. E la Retarvi, indubbiamente, fragile lo è. La partita si giocherà nelle prossime settimane. Se il settore a lei assegnato si riprende e mostra di aver superato la crisi bene. Altrimenti sindaco ed assessore dovranno trarne le conseguenze.

Spina due: Tagliaboscchi

Sandra Tagliaboschi, consigliere di PD che non piace al sindaco

L’altra spina, quella nel fianco dell’opposizione, ha pure un nome femminile. Quello di Sandra Tagliaboschi, consigliere comunale del Pd.

Anche qui si parte da un dato. La proposta di collaborazione avanzata, vista l’emergenza, dal segretario del Pd cittadino Egidio Proietti al sindaco Daniele Natalia. Con il sindaco che ha replicato, in sintesi, “grazie ma con voi collaboro bene. E’ con la Tagliaboschi che non parlo da mesi”. Un’uscita pesante, che ha scatenato la reazione del consigliere del Pd.

Schermaglie polemiche a parte, il dato reale qui è però un altro. Il Pd cittadino che offre collaborazione al sindaco, ed il consigliere Tagliaboschi che dichiara (politicamente) guerra a Natalia. Due cose che sembrano viaggiare su due strade separate.

E non si può quindi non pensare al fatto che la nomina, l’estate scorsa, di Proietti a segretario cittadino del Pd era stata vista come un tentativo. Di far cosa? Di staccare il Partito dalla moral suasion del gruppo dei Tagliaboschi. Una manovra che potrebbe essere arrivata a compimento adesso.