Padre Maurizio ed il cestino sfondato per i capricci (di F. Dumano)

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Padre Maurizio e l'eternità spiegata ai bambini capricciosi.

Fausta Dumano

Scrittrice e insegnante detta "Insognata"

Ricordi in bianco e nero… ad Arpino in diversi si chiamano Maurizio proprio per lui. Non era un gigante in altezza ma era un gigante nell’animo.  Nonostante io sia cresciuta lontano dagli odori delle chiese non posso negare che la loro presenza sia stata fondamentale per la donna che sono oggi.

Il mio primo incontro con padre Maurizio fu nel salotto di piazza Municipio. Un incontro che ricordo come fosse successo l’altro ieri: mi stavo disperando come fosse una questione di vita o di morte. Volevo un ghiacciolo a pochi minuti dalla fatidica ora di pranzo. Occorre una premessa: da bambina ero molto capricciosa e anche disordinata nel mangiare, nonostante le prediche di mia nonna e di mia madre; le cosiddette ”schifezze” facevano capolino e io ne ero catturata.

Così, anche quel giorno. Volevo il ghiacciolo. Mia madre sosteneva che poi non avrei mangiato a tavola. Mia madre era una che il ”no’ ‘era no.

Il padre Maurizio, compreso l’oggetto di tanto pianto, si avvicinò squadernandomi il concetto per l’ eternità. Nell’altrove ci viene consegnato un cestino sfondato per raccogliere quello che si è lasciato nel piatto facendo i capricci. La parola eternità, il per sempre si affacciava nella mia vita con un secchietto sfondato e l’impossibilità di procedere, di andare avanti.

Al liceo studiando Dante ho cercato questa pena, ma nel mio mondo di bambina ha fatto effetto… tanto che spesso ho mangiato anche quello che lasciava mia sorella nel piatto. Ecco spiegato il perché, pur essendo sorelle, io sono stata sempre una modella per artisti ”amanti delle forme generose”.

Ah padre  Maurizio per fortuna ho scoperto che quel cestino  non mi sarà consegnato…

Una leggenda narra che essendo piccolo di statura, i chierichetti gli mettevano un palchetto dove salire  per celebrare  la messa. Crescendo con lui ho scoperto l’altro lato della Chiesa: le missioni, la fame nel mondo e un giorno ricordo che disse…”ai bambini capricciosi a tavola andrebbe spiegato che altri  mangerebbero senza capricci…

Ricordi in bianco e nero del passato remoto.