Durigon a Milano: Ottaviani a Cassino e Zicchieri a casa

Fumata bianca nella Lega. Claudio Durigon torna da Milano con la sua candidatura al Senato e quella di Nicola Ottaviani alla Camera. I candidati di Fratelli d'Italia iniziano a firmare i moduli per l'accettazione delle candidature: ma mancano i seggi sul modulo. Zicchieri è out: "Torno a vita privata”. Nel Pd scintille per il posto lasciato libero da Francesco De Angelis.

Tutto sull’asse Roma – Milano. Si sta giocando lì la partita finale per le candidature a Montecitorio e Palazzo Madama. Il Coordinatore regionale della Lega del Lazio Claudio Durigon è volato a via Bellerio. Da lì sta partecipando ai lavori di limatura su liste e abbinamento tra candidati e collegi.

Ottaviani e Durigon ufficiali

La fumata bianca arriva poco prima delle 20.30. Il Coordinatore Claudio Durigon è ufficialmente candidato al Senato Uninominale di Viterbo – Rieti mentre l’avvocato Giulia Bongiorno sarà il candidato al Senato di Roma Est.

Ufficiali anche le candidature per Montecitorio. Il due volte sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani è candidato alla Camera nel collegio Terracina – Cassino. Il magistrato Simonetta Matone ed il successore du Durigon nel ruolo di Sottosegretario alle Finanze Federico Freni sono candidati a Roma. 

Sulle liste Proporzionali c’è fermento. I posti in posizione eleggibile sono pochi. E ci sono molti big nazionali che devono essere ricollocati a causa del taglio dei seggi deciso con il referendum. Per l’intera giornata è stato un inseguirsi di voci che volevano ora dentro ora fuori dal range gli uscenti Gianfranco Rufa e Francesca Gerardi. Ma da via Bellerio fanno capire che sono solo fake: le scelte avvengono in un’ala isolata della struttura e fino all’ultimo momento sono suscettibili di aggiustamenti.

L’addio di Zicchieri

Francesco Zicchieri. Foto © Livio Anticoli / Imagoeconomica

Non ci sarà con certezza Francesco Zicchieri. Niente candidatura per l’ex vice capogruppo della Lega uscito in primavera per i forti contrasti con Matteo Salvini e passato ad Italia di Viva di Matteo Renzi nell’ultimo giorno della legislatura.

La strada si era bloccata già ieri mattina. Troppo netto e troppo lungo il legame di Zicchieri con la destra e con il Carroccio, troppo breve il suo passaggio nelle file renziane per poter reclamare una candidatura. La questione è finita nelle mani di Matteo Renzi. Che ieri sera ha ricevuto anche varie sollecitazioni per piazzare il parlamentare di Terracina eletto 5 anni fa a Frosinone. Chiedeva il collegio Camera Terracina – Cassino, che unisce la sua città con un territorio nel quale ha forti legami.

Nulla da fare. Ci dispiace ma non ci sono le condizioni, gli è stato fatto sapere.

Su Facebook Francesco Zicchieri racconta «ho deciso insieme a mia moglie ed i miei figli di abbandonare la vita pubblica da persona attiva in politica. Ho deciso di dedicarmi ad altro a livello professionale. Decido di ritirarmi a vita privata e godermi i mie due straordinari bimbi nella loro crescita quotidiana».

Qualcuno reclama il seggio di De Angelis

Francesco De Angelis

Nel Pd innesca scintille la decisione di Francesco De Angelis che in mattinata ha ritirato la sua candidatura nel collegio di Roma. Lo ha fatto pochi minuti dopo avere visto il video che racconta la sfuriata del capo di gabinetto del Comune di Roma Albino Ruberti al termine di una cena a Frosinone. Alla quale era presente. Per lui tanto è bastato per fare un passo indietro “al fine di evitare ogni tipo di strumentalizzazione”. (leggi qui: Top e Flop, i protagonisti del giorno: venerdì 19 agosto 2022).

Il ritiro della candidatura scatena il Pd. Titti Di Salvo presidente del IX Municipio Roma Eur, Augusto Gregori presidente del Pd Lazio e Mariano Angelucci consigliere capitolino puntano il dito su “una gestione discutibile delle liste del Partito Democratico del Lazio, tra quattro mura e con poco rispetto per i territori, lasciando fuori le persone che in questi anni hanno lavorato con dedizione e intelligenza”.

Cosa c’entra il caso De Angelis? “Non è degno del Pd utilizzare il ritiro di una candidatura per catapultare a Roma nomi da un’altra provincia solo per garantire chi Roma neanche la conosce. Chiediamo a Letta di intervenire subito per evitare questo ennesimo errore”.

Chi vorrebbero al posto del presidente del Consorzio Industriale del Lazio? Patrizia Prestipinoche ha bene rappresentato la nostra Città in diversi ruoli e da ultimo in Parlamento ed è riconosciuta e stimata per questo dal territorio. Non siamo più disposte e disposti ad accettare in silenzio scelte che indeboliscono il Partito democratico nella sua sfida più difficile”.

Di corsa alla firma

Fratelli d’Italia invece sta procedendo con le firme dei candidati. Nel Lazio hanno provveduto i due senatori uscenti Massimo Ruspandini (Frosinone) e Nicola Calandrini (Latina)

A Napoli 1 nel proporzionale, alle spalle di Ettore Rosato c’è Francesca Scarpato Segretaria provinciale di Napoli, il terzo nome è di un esponente del Sorano.