Durigon di lotta e di governo: no alle Primarie, si al Consorzio

Claudio Durigon (Foto: Vincenzo Livieri / Imagoeconomica)

Claudio Durigon parla del Governo e delle Comunali di Roma. Del futuro Capo dello Stato e delle elezioni a Frosinone. Dicendo no alle Primarie volute da Ottaviani. E si al Consorzio di Francesco De Angelis

Le Primarie per scegliere il candidato sindaco del centrodestra a Frosinone, come vuole Nicola Ottaviani? Meglio di no, preferibile un accordo senza arrivare alla conta. Il Consorzio Industriale Unico che sta ‘cucendo‘ Francesco De Angelis nel Lazio? Si ma bisogna ricordarsi di salvaguardare i territori. I sindaci leghisti che ancora non arrivano? Non è vero: bisogna guardare Civitavecchia, Ladispoli, Frosinone. È un Claudio Durigon di lotta e di governo quelle che emerge dalle colonne di Ciociaria Oggi intervistato da Corrado Trento.

Spazia dalla politica nazionale a quella di Governo, dall’elezione del prossimo capo dello Stato alla designazione del candidato sindaco di Roma, dalle elezioni Regionali a quelle nei Comuni del Lazio. Dimostrando di avere in mano la situazione su ognuno di quei fronti, standoci dentro fino in fondo. Non è un caso se Matteo Salvini lo considera uno dei più preparati nel suo tema e se lo ha voluto con convinzione a rifare il Sottosegretario dopo avere inventato Quota 100.

I temi centrali

Claudio Durigon e Matteo Salvini (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza? Per Claudio Durigon è un’occasione storica per l’Italia. Pomperà nel nostro sistema tante risorse come non se n’erano mai viste. Ma vanno investite bene. Archiviando uno dei dogmi del grillismo a Cinque Stelle la “decrescita felice” per puntare invece ad uno sviluppo sostenibile.Le tensioni quotidiane nel Governo tra Pd e Lega? Il sottosegretario non ha dubbi: Matteo Salvini non ha alcuna intenzione di “strappare”. La competizione a destra con FdI? Durigon giura che non lo appassiona ma è sempre meglio avere due Partiti che corrono in salute anziché averne due in caduta. Draghi al Quirinale? Sarebbe ottimo ma non è il momento di parlarne.

Si arriva poi alle questioni più locali. Ed a Virginia Raggi con Nicola Zingaretti. «La Raggi è una politica inesperta, figlia “dell’uno vale uno”, che si è ritrovata a svolgere un ruolo per cui non è strutturata. Zingaretti ha sprecato una grande occasione per far ripartire la Regione. È stato imbrigliato nella “non decisione”. Insieme, Raggi e Zingaretti hanno fatto perdere tempo ed opportunità preziose alla collettività. Penso ad esempio al caos rifiuti, uno scandalo di cui sono responsabili in parti uguali».

Perché la Lega ha così pochi sindaci dal Lazio in giù? «La Lega si sta strutturando nel Lazio da pochi anni. Abbiamo eletto già dei sindaci, penso ad esempio a Ladispoli e Civitavecchia, in Ciociaria Nicola Ottaviani sta svolgendo un grandissimo lavoro, sia da sindaco che soprattutto da coordinatore. Ritengo che i sindaci non si scelgano per appartenenza ma per competenze».

Durigon: Primarie? No grazie 

Nicola Ottaviani

Tra un anno si vota per eleggere il nuovo sindaco di Frosinone. Nicola Ottaviani vorrebbe he il candidato del centrodestra venisse individuato con le Primarie. Claudio Durigon è scettico: «Le primarie favoriscono i personalismi, la ricerca di visibilità individuale, le spaccature. Meglio trovare una sintesi politica a livello di coalizione»

C’è poi il tema delle prossime elezioni per Camera e Senato: il Referendum ha tagliato 345 posti, si porrà un tema di rappresentanza dei territori? «Sarà opportuno e necessario garantire la rappresentanza ai territori. In Parlamento deputati e senatori devono portare avanti gli interessi dei cittadini, le scelte saranno parametrate in tal senso». Significa che per quanto riguarda la Lega il territorio avrà i suoi candidati.

Si al Consorzio

Consorzio industriale regionale unico: sì o no? «La Lega nasce per valorizzare i territori avvicinando chi gestisce la cosa pubblica ai cittadini per evitare che le decisioni siano prese a distanza, non solo fisica, da chi poi deve fare i conti con le scelte politiche e amministrative che sono state prese». (Leggi qui Consorzio unico, il socio di maggioranza? La Ciociaria).

«È una questione di buon senso. Dunque, ogni iniziativa finalizzata al decentramento e all’autonomia ci vede favorevoli, ma a condizione che non vengano meno le competenze degli enti locali sulle loro prerogative. Questo per noi è inaccettabile». Che significa, va bene ma le scelte chiave dei territori devono restare dove sono.