Durigon e Leodori, il futuro può attendere. Oggi serve l’alleanza

Foto: © Imagoeconomica - Stefano Carofei

I due potrebbero sfidarsi per la presidenza della Regione Lazio. Ma in questo momento sono entrambi impegnati a formulare proposte importanti per la tutela dei lavoratori del Lazio.

Claudio Durigon, parlamentare e coordinatore della Lega a Roma, è stato sottosegretario di Stato al ministero del Lavoro. È quello che ha lavorato più di tutti su quota 100. In queste ore ha avanzato una proposta per cercare di tutelare i lavoratori e snellire le procedure. A proposito dei meccanismi di corresponsione della cassa integrazione.

Ha detto Durigon: «Se Conte e la maggioranza vogliono veramente tutelare lavoratori e aziende devono far sì che le aziende abbiano subito i soldi per anticipare gli stipendi ai dipendenti. La proposta della Lega è che tramite le banche le aziende ricevano un credito vincolato al solo pagamento della cassa integrazione. Credito che verrà automaticamente restituito con l’arrivo della cassa integrazione. Non possiamo lasciare senza stipendio per due tre mesi milioni di italiani». Una proposta di buon senso. Di fronte alla quale si potrebbe obiettare che è possibile dare i soldi direttamente ai lavoratori evitando il passaggio tramite le aziende e le banche. Invece la proposta è tecnicamente ineccepibile: l’azienda paga il dipendente, la banca anticipa conoscendo la solidità dell’impresa, lo Stato garantisce ed eroga la cassa.

Claudio Durigon con il senatore Gianfranco Rufa . Foto © Stefano Carofei / Imagoeconomica

Ha affermato ancora Durigon: «Occorre snellire al massimo l’accesso agli ammortizzatori sociali e permettere che le aziende abbiano liquidità in attesa dalla Cig. Allo stesso tempo chiediamo che i sindacati controllino che l’accesso agli ammortizzatori sociali non comporti ulteriori esborsi per chi già è in difficoltà. Sono molte purtroppo le segnalazioni ai sindacati stessi di richieste di altri oneri per aziende e lavoratori».

Una proposta di buon senso. Come di assoluto buon senso è il pacchetto messo in campo dalla Regione Lazio, tra cassa integrazione in deroga, Pronto Cassa e nuove disposizioni per i mutui.

Daniele Leodori, vicepresidente della Regione, aveva spiegato: «Congelata alle imprese del Lazio la restituzione delle rate dei prestiti che avevano ottenuto attraverso i bandi della Regione». Riferendosi ai provvedimenti varati dalla giunta Zingaretti relativi alla “moratoria straordinaria” per i rimborsi delle rate dovute dalle imprese, poco meno di 4.000, per prestiti e finanziamenti ottenuti attraverso i bandi regionali.

In cosa consiste la moratoria. Leodori ha detto: «La moratoria sospende il pagamento delle rate fino ad un massimo di 12 mesi. In alternativa è previsto l’allungamento del periodo di ammortamento del finanziamento per un periodo massimo del 100% della durata residua e, comunque, fino ad un massimo di 5 anni. Abbiamo anche prorogato di 60 giorni i termini previsti per la presentazione delle domande di 5 avvisi, così come sono sospesi per due mesi i termini fissati per chi beneficia dei bandi gestiti dalla Regione per consentire più tempo a chi deve espletare gli adempimenti previsti.

Daniele Leodori © Imagoeconomica, Benvegnu’ Guaitoli

La Regione Lazio mette in campo lo scudo per difendere l’economia, il lavoro e il sistema d’imprese del Lazio, con il Piano Pronto-Cassa che porta 450 milioni di risorse dirette e indirette alle aziende, con l’accordo raggiunto, anche grazie al contributo delle rappresentanze sindacali, sulle linee di intervento della cassa integrazione in deroga, quindi il blocco delle rate dei finanziamenti che ora vengono congelate per un anno. Lottiamo sul fronte vitale della sanità, della ricerca, ma anche contro la pandemia economica contro la quale dobbiamo mettere grande determinazione e energie perché nessuno si senta solo, perda il lavoro e gli sforzi di una vita».

In futuro Daniele Leodori e Claudio Durigon potrebbero sfidarsi per la presidenza della Regione Lazio. Ma in questo momento le forze vanno unite nell’interesse dei lavoratori di questa regione. Perché, con i venti che arrivano dall’Europa, l’Italia sarà costretta a scelte forti. Intanto battiamo il virus, poi si tornerà alle polemiche politiche. Finalmente.

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