Durigon, la Regione e Roma: «Candidato? È presto. Serve un termovalorizzatore e gente capace»

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Claudio Durigon ed il futuro politico nel Lazio. Non nega che sarà lui il candidato governatore. Dice che serve un termovalorizzatore: "Perché il Pd li vuole solo in Emilia Romagna”. Attacca Raggi. Chiede gente competente.

«Il Lazio ha bisogno con urgenza di un termovalorizzatore e di tornare presto ad elezioni»: ne è convinto Claudio Durigon, coordinatore della Lega a Roma. E candidato in pectore alla guida della Regione. Lo ha detto nel corso di un’intervista rilasciata nel pomeriggio al’agenia di stampa Dire, nell’ambito della rubrica DIREzione Roma.

Al voto presto

Claudio Durigon. Foto © Sara Minelli / Imagoeconomica

Gli domandano se sia vero che sarà lui il candidato governatore per il Carroccio, quando scadrà anche il secondo mandato a Nicola Zingaretti. «Io candidato alla Regione Lazio? La politica – risponde Claudio Durigon deve dire la sua e vedremo con gli alleati chi sarà la persona giusta. Speriamo che caschi il Governo e magari si vada a votare anche nel Lazio ma parlarne oggi è molto presto».

In Regione c’è già stato. Ai tempi di Renata Polverini. Non come politico ma come tecnico, esporto di Lsvoro, prelevato dal sindacato Ugl. Ora vorrebbe cambiare ruolo. «La Regione è una sfida importante perchè da li partono molte riforme per dare risposte ai cittadini».

In ballo c’è anche il Campidoglio. Il mandato di Virginia Raggi sembra sempre in bilico. La Lega non ha nascosto di voler conquistare anche Roma. Ma bisogna fare i conti con Fratelli d’Italia. Al limite, si divideranno le candidature: ad uno la Regione ed all’altro il Comune di Roma.

«È presto – sostiene Claudio Durigon per fare un nome anche per il candidato sindaco. Ora bisogna concentrarsi sul programma. Ma è opportuno avere l’identikit del candidato sindaco, che dovrà essere il contrario di chi oggi ha rappresentato questa istituzione».

Già e allora come deve essere questo identikit. Quale deve essere il profilo ideale del prossimo candidatoi sindaco leghista? «Una persona che sa come si governa Roma e che conosce come si mette in moto la macchina amministrativa per dare risposte immediate. C’è bisogno di persone preparate. Inoltre serve una visione: una persona, in altre parole, che rispetti il programma di centrodestra ma che vada a prendere il consenso in quello che viene chiamato il mondo moderato».

Gli chiedono se eventualmente sia lui il candidato sindaco. «Io? No, sto vivendo un’esperienza fantastica in Parlamento dove sto portando avanti le mie tematiche che sono quelle relative al mondo del lavoro».

Serve un termovalorizzatore

Claudio Durigon con il senatore Gianfranco Rufa . Foto © Stefano Carofei / Imagoeconomica

Un’idea per eliminare i rifiuti dalle strade, Claudio Durigon ce l’ha. «Noi siamo per un termovalorizzatore. Ci sono Regioni del nord, cito l’Emilia Romagna che non è nemmeno governata dal centrodestra, che hanno otto termovalorizzatori. Anzi, visto che alcuni sono stati fatti in epoche passate, stanno già pensando a come dismetterne due. Il ciclo dei rifiuti va chiuso in qualche modo, mi meraviglia che per la sinistra vanno bene in Emilia Romagna mentre nel Lazio Zingaretti non abbia messo mano, in 7 anni, a un piano rifiuti che preveda la chiusura del ciclo. E questo lo sta pagando anche Roma, dove Raggi non ha inciso sullo stesso Zingaretti».

Roma è sempre meno attrattiva. In mattinata la La Swiss Re, multinazionale del settore assicurativo, ha comunicato ai sindacati la decisione di chiudere la sede di Roma e trasferire gli uffici a Milano. Prima di lei lo hanno fatto SkyTv, la rediazione Mediaset, il quotidiano Il Giornale, il gruppo Citroen Psa e tanti ancora.

«Siamo di fronte – analizza Claudio Durigonalla disfatta delle promesse politiche del M5S. Virginia Raggi non riesce a tenere in moto la macchina e quindi abbiamo problemi gravi: dai rifiuti, come detto, ai trasporti, al decoro e a qualsiasi altro settore che deve rappresentare una Capitale europea importante come Roma».

L’ex sottosegretario denuncia un deficit di competenza. Sollecita l’impiego di persone che sappiano prendere in mano la situazione. A partire dalle partecipate «la cui gestione è stata scellerata in questi anni». 

Grandi opere

Matteo Salvini Foto © Benvegnu’ Guaitoli / Imagoeconomica

Per il papà di Quota 100 «Roma ha bisogno di tornare al centro delle grandi opere e dei grandi eventi. Il no alle Olimpiadi è stata una disfatta. Avevano paura che venissero gestiti male gli appalti ma non si può dire che l’italiano è un ladro o che quelli che governano un’amministrazione sono tutti ladri. Così non si va da nessuna parte».

Domenica alle 16.30 ci sarà un evento al Palazzo dei Congressi dell’Eur: a chiuderlo ci sarà Matteo Salvini. Claudio Durigon sta organizzando una mobilitazione, vuole coinvolgere gli opinion leader della città. «La Lega ascolta tutti e cerca di coinvolgere il piu’ possibile chi vuole cambiare con noi questa città“.