E Abbruzzese va a Genova per imbarcarsi nel nuovo centro

La nascita della nuova federazione che mette insieme Coraggio Italia ed Italia al Centro. Mario Abbruzzese a Genova. Per partecipare alla fondazione del nuovo soggetto politico "di centro, liberale, riformista, popolare”

«Il centro non è uno schieramento. È l’insieme dei temi prioritari attraverso i quali ridare efficacia e dignità all’impegno politico»: è un ritorno al centro quello compiuto da Mario Abbruzzese. Lo ha fatto nelle ore scorse a Genova, partecipando alla nascita della federazione fra Coraggio Italia e Italia al Centro. È la conferma di un percorso: avviato con l’uscita da Forza Italia avvenuta due anni fa per aderire alla formazione dell’ex delfino di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti. Centrodestra senza dubbio, ma più centro che destra.

Giovanni Toti
Chi siete?

«Siamo i portatori di uno spazio politico liberale, riformista e popolare che è l’anima originaria di Forza Italia poi perduta nella sua trasformazione in Partito unipersonale».

A chi guardate?

«A tutte le realtà liberali e riformiste che vorranno partecipare con noi alla costruzione di una nuova casa politica, mantenendo ciascuna la propria autonomia».

Una federazione più che un Partito?

«Significa esattamente questo ‘il mantenimento dell’autonomia’. Ciascuno avrà la propria autonomia espressa da organi dirigenti e rappresentativi distinti. Ci sarà un comune terreno sulle grandi tematiche liberali: dopotutto su molti temi siamo già uniti dalla stessa convinzione e dalla stessa visione delle cose. Sarebbe sciocco non prenderne atto e non dare vita ad una federazione».

A quale Partito vi sentite più vicini?

«Il nuovo scenario mondiale e le trasformazioni che comporterà anche nel nostro Paese rendono superate le vecchi divisioni tra Centrosinistra e Centrodestra. pesno che oggi la divisione sia tra chi è in sintonia con i principi riassunti nel Pnrr e chi non è distante. Per questo proporremo un’azione sempre più vicina al governo Draghi, soprattutto in questa difficile fase. Ma non rinunceremo alla nostra capacità critica e propositiva».

Mario Abbruzzese
Proporrete un progetto analogo anche nel Lazio?

«Il nostro è un progetto nazionale. Nel Lazio avrà i suoi spazi».

Con Zingaretti o contro di lui?

«Ribadisco che in questa fase è assolutamente fuori luogo ragionare utilizzando schemi politici ormai superati».

A Cassino la Federazione potrebbe essere un’occasione di aggregazione per il centrodestra così frantumato?

«Quando sono uscito dal Consiglio Comunale di Cassino ho detto che non mi sarei occupato di tematiche locali. È giusto che siano altri a farlo. Non invado competenze altrui. Mi con centro sul nuovo progetto».

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