E anche in Ciociaria scocca l’ora dei fratelli coltelli

I riflessi inevitabili della situazione nazionale. In Forza Italia sarà “guerra” tra Gianluca Quadrini da una parte e Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli dall’altra. Nel Pd inevitabile resa dei conti tra Francesco De Angelis e Antonio Pompeo. Mentre nella Lega tutti si chiedono cosa farà adesso Nicola Ottaviani.

La scelta di Pasquale Ciacciarelli ha avuto il merito di cominciare a chiarire qualche situazione sul territorio. Dunque, Mario Abbruzzese e lo stesso Pasquale Ciacciarelli confermano l’intenzione di voler seguire Giovanni Toti. (leggi qui Lo strappo di Ciacciarelli: «Via da Forza Italia, subito i coordinamenti di Toti»)

Tajani e Magliocchetti

A settembre saranno lanciati i circoli di Cambiamo. Via da Forza Italia quindi, mentre negli “azzurri” il punto di riferimento sul territorio è Gianluca Quadrini, vicecoordinatore regionale, voluto fortemente in quel ruolo dal senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone. Mentre l’europarlamentare Antonio Tajani cercherà in ogni modo di provare a frenare l’emorragia di chi vorrebbe andare con Toti.

Nel centrodestra provinciale la Lega dovrà presto decidere il da farsi e assumere iniziative di carattere locale. Anche perché si preannuncia un lungo periodo all’opposizione sul piano nazionale. Claudio Durigon, Francesco Zicchieri, Francesca Gerardi e Gianfranco Rufa devono organizzarsi in fretta.

C’è quindi la posizione del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Lui al Carroccio ha aderito mesi fa, ma è rimasto sempre assai cauto. D’altronde non ha nascosto di essere in sintonia soprattutto con le posizioni di Giancarlo Giorgetti. Adesso si apre una fase nuova e diversa. Vediamo come si muoverà Ottaviani.

Nel Partito Democratico la convivenza tra Nicola Zingaretti e Matteo Renzi non appare destinata a durare molto. Sul piano locale questo potrebbe comportare scelte nette da parte dei protagonisti. Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Sara Battisti guidano le truppe zingarettiane e intendono accelerare in ogni caso. Sia cioè se si arrivasse ad un accordo tra Pd e Cinque Stelle, sia se invece si dovesse poi giungere ad elezioni anticipate.

Antonio Pompeo

Sull’altro fronte le scelte sono nelle mani del presidente della Provincia Antonio Pompeo, che guida un’area composta soprattutto da amministratori locali. Inevitabilmente, perfino loro malgrado, si potrebbe arrivare ad una resa dei conti tra De Angelis e Pompeo.