E anche Paola se ne va dalla Lega: sbattendo la porta

Le dimissioni della Coordinatrice dell'Area Sud della Lega e di responsabile del dipartimento Attività Produttive del Lazio. L'amarezza di Paola Carnevale. E le accuse. "Nessuna spinta costruttiva nonostante le mie sollecitazioni”. I voti nella sua Cassino: "2323 e Lega primo Partito. A Frosinone solo 1007 ed ultimo”

Villa Irlanda, esterno giorno: ci sono i capannelli dei politici all’esterno dei saloni in cui si tiene il Blue Forum. È la pausa dei lavori, lo slot in cui avrebbe dovuto parlare il ministro Renato Brunetta, “Assente per non incontrare Le Iene” assicura qualcuno. (Leggi qui: Avvisi ai naviganti… della politica: acque agitate per il M5S).

La visita del sindaco di Ceccano Roberto Caligiore accende la miccia. È un dirigente provinciale di Fratelli d’Italia. pensano che sia venuto an fare scouting. A battere il ferro finché è caldo della delusione politica. Nelle ore precedenti ci sono state le dimissioni rassegnate dalla commercialista Paola Carnevale. Venerdì ha mollato gli incarichi di Coordinatrice dell’Area Sud della Lega e di responsabile del dipartimento Attività Produttive del Lazio. Nessuno riesce a sapere il motivo.

Perché se n’è andata

Matteo Salvini con Nicola Ottaviani, Paola Carnevale e Kristalia Papaevangheliu

Chi sa, giura che ne abbia informato direttamente Matteo Salvini con un messaggino. Ed il Capitano le ha risposto esprimendo il suo rammarico.

Si, ma perché è andata via? Nei giorni scorsi il marito Guido D’Amico, componente del board della Camera di Commercio e presidente nazionale di ConfimpreseItalia aveva rilasciato un’intervista a LeggoCassino in cui sparava ad altezza d’uomo contro Pasquale Ciacciarelli (responsabile provinciale Organizzazione della Lega) e contro Mario Abbruzzese (dirigente regionale di Cambiamo).

Giurano che le due cose non siano collegate. E che comunque le scelte della dottoressa Carnevale non passino per la testa del marito.

Decisione ponderata

Paola Carnevale, Francesca Gerardi, Pasquale Ciacciarelli e la nuova entrata

Qualcuno prova a seminare zizzania paventando una incompatibilità caratteriale con la deputata Francesca Gerardi. La situazione è ben più seria. Su uno smartphone c’è un passaggio della lettera inviata al coordinatore regionale Claudio Durigon.

Rivendica “l’attività svolta coinvolgendo Sindacati Datoriali e dei Lavoratori, mondo accademico, enti intermedi regionali, enti accreditati per la green economy e imprese green; gli ordini e le associazioni professionali, il sistema camerale e bancario, financo il mondo ecclesiastico. E, in ultimo, non per grado d’importanza, il terzo settore da me studiato da oltre 15 anni in qualità di docente universitario. Tutto ciò, aime’, non ha determinato nei presunti vertici territoriali del Partito, nessuna spinta costruttiva all’implementazione e nessuna collaborazione per alimentare la presenza del Partito in questi sistemi”.

L’uscita dell’onorevole Francesco Zicchieri ha contribuito alla sua decisione. È stato lui a convincerla ad entrare in politica, a spronarla verso l’impegno sociale. L’ex vice capogruppo del carroccio a Montecitorio ora è nel Misto. (Leggi qui: Zicchieri rompe con Salvini: “Sleale e inaffidabile”. Lascia la Lega).

La sintonia con Pasquale Ciacciarelli c’è stata solo per un brevissimo periodo, con il coordinatore provinciale Nicola Ottaviani c’è stata per meno tempo ancora. Chi ha raccolto le confidenze della dottoressa Paola Carnevale riferisce che ormai aveva chiaro il senso d’abbandono politico: sulle rotte che proponeva, alla fine si ritrovava sempre sola.

I voti di Cassino e quelli di Frosinone

Matteo Salvini con Nicola Ottaviani e Riccardo Mastrangeli durante la campagna elettorale di Frosinone

La lettera si conclude citando un dato.

Nel 2019 nella mia città, Cassino, secondo comune per abitanti nella provincia di Frosinone, la Lega ha riportato 2323 voti (primo partito della coalizione). A Frosinone gli ultimi dati riportano un dato sconvolgente: Lega voti 1007 (ultimo partito della coalizione), nonostante l’impegno del Sindaco uscente, di un deputato regionale, di una onorevole e di un senatore leghisti”. 

Le dimissioni si concludono con una stilettata per il coordinatore provinciale Nicola Ottaviani: “Perché alcuni dirigenti apicali hanno alimentato liste civiche e non quella che riporta il simbolo della Lega ed il nome di Matteo Salvini?