E Cirinnà ‘riabilita’ Natalia: “Non è uomo che discrimina”

Daniele Natalia dà sfoggio di ecumenismo. Dopo avere partecipato all'iniziativa sovranista ad agosto ora ha partecipato a quella di opposta sensibilità, con Monica Cirinnà. Che deve difenderlo dagli attacchi: "Non è un sindaco che discrimina”

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Lo aspettavano al varco. Pronti a saltargli addosso in caso di mancata presenza, per imputargli la diversità di trattamento rispetto ad un festival, quello di Cultura ed identità, che era di chiara matrice sovranista-fondamentalista in cui c’era stato non soltanto il patrocinio ma la piena sottoscrizione dei motivi fondanti del convegno. (Leggi qui La piazza che fa discutere).

Invece il sindaco di Anagni Daniele Natalia ha avuto l’intelligenza di non sottrarsi al confronto (mentre l’assessore Carlo Marino ha preferito più diplomaticamente andare al mare in vacanza). È rimasto per tutta la serata al convegno organizzato presso la Sala della Ragione dal consigliere ex grillino ed ora del movimento Cittatrepuntozero Fernando Fioramonti.

Monica Cirinnà

Convegno che ha visto la partecipazione della senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà, madrina della legge sulle unioni civili e punto di riferimento per tutta la politica sui temi dei diritti delle minoranze. Un convegno che ha visto anche un punto particolarmente polemico, rappresentato dalla presenza del tenore Brandon Ascenzi. Lo stesso che, da «contestatore solitario», aveva criticato la prima serata del convegno sovranista; quella, per intendersi, che aveva visto presenti Diego Fusaro ed Alessandro Meluzzi. Ed in cui si era parlato di omosessualità come una vera e propria patologia (anche se il termine in questione è stato poi smentito).

Il Natalia che non discrimina

Durante il suo intervento questa sera Brandon Ascenzi ha difeso le proprie posizioni, invitando il sindaco Daniele Natalia a spiegarsi. A motivare la linea assunta da lui e dalla sua amministrazione nell’appoggiare l’iniziativa sovranista di agosto.

Ed è qui che Natalia, che sicuramente non è compagno di Partito della Cirinnà, ha dimostrato notevole intelligenza politica. Difendendo le proprie posizioni; magari pattinando qua e là; ma facendo un ragionamento meno politico e più di tolleranza e confronto tra le diverse culture. Aprendo anche alle esigenze della difesa dei diritti civili, dichiarandosi anche disposto a ospitare, nei prossimi mesi, un evento sul tema delle minoranze e dei diritti civili ad Anagni.

DANIELE NATALIA

Un’apertura mentale tanto ampia che la stessa senatrice Monica Cirinnà, nel suo intervento di replica, ha sentito il bisogno, di fatto, di difendere l’impostazione del primo cittadino di Anagni. Chiarendo che  «non mi sembra certamente una persona che tende a censurare. Come non mi sembra Anagni una paese che censura e che discrimina».

Per un sindaco che ad agosto aveva seriamente rischiato di passare come l’avamposto politico della destra sovranista, non un risultato da poco.