E dopo lo Schiaffo si mette mano alla giunta

Foto: © Ettore Cesaritti

La scadenza del rimpasto in giunta ad Anagni si avvicina. Bisognerà riconoscere a Fratelli d'Italia il maggiore peso acquisito. ma senza alterare gli equilibri interni. L'ipotesi di aumentare le deleghe a Chiarelli

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

C’è il caso che il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, quando parla di rimpastone, non si riferisca soltanto alla situazione nazionale, ma anche alle complesse evoluzioni della politica locale, e nello specifico, di quella del comune di Anagni. Si scherza ovviamente, anche se non si vorrebbe fare dell’ironia riguardo ad una situazione molto complicata e di difficile risoluzione come quella della crisi di governo nazionale. Ma è certo che anche le fibrillazioni che, sia pure sotto traccia, caratterizzano la maggioranza al comune di Anagni, devono essere in qualche modo registrate.

Ormai in città non è un mistero per nessuno che, una volta ultimate le festività di San Magno e superata anche la prima decade di settembre con la celebrazione dello Schiaffo, il sindaco Daniele Natalia dovrà mettere mano alla squadra di governo. Una situazione rimandata da tempo; dopo il passo indietro fatto dall’allora assessore ai Lavori Pubblici Simone Pace, la casella è rimasta vacante. Ora c’è da risistemare la squadra; e bisognerà cercare di farlo cercando di rispettare una serie di equilibri che, se scossi, potrebbero creare più di qualche problema alla, per adesso almeno, tranquilla navigazione del centro-destra anagnino.

Tra le questioni che infiammano il dibattito cittadino c’è la tendenza all’allargamento del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Che, forte già del peso specifico acquisito alle urne e forte anche di un aumentato peso politico, preme da tempo per poter avere una nuova figura in giunta, oltre a quella dell’assessore allo sport Jessica Chiarelli. Una invadenza che però, a quanto si dice, non sarebbe bene gradita dal sindaco Daniele Natalia. Che da una parte deve cercare di rispettare il peso specifico di una lista pesante come quella di Fratelli d’Italia. Dall’altra però deve cercare di evitare che alcuni personaggi diventino troppo ingombranti.

Ci si riferisce ovviamente all’ormai leggendario voto maschio della destra anagnina, il mister Pomata di San Filippo; ovvero Riccardo Ambrosetti. Nei confronti del quale, secondo alcune fonti della maggioranza, il sindaco avrebbe concepito una strategia di contenimento che possiamo grosso modo riassumere così; se il rimpasto va fatto, e se è giusto che il gruppo di Fratelli d’Italia abbia più peso specifico nella squadra di governo, lo si può fare anche soltanto dando più deleghe all’assessore che è già in squadra, cioè Jessica Chiarelli.

Una mossa che avrebbe due conseguenze; accontentare la volontà di maggior peso specifico del gruppo di Fratelli d’Italia, frenando però le ambizioni personali di Riccardo Ambrosetti. Il quale, però, giura in ogni sede ed in ogni lingua, che non intende fare l’assessore. Per molti è solo una strategia, con la quale apparire disinteressato e non allarmare gli altri componenti dell’esecutivo per le conseguenze di un suo eventuale ingresso in giunta.

Un altro fronte molto caldo è quello dei possibili nuovi ingressi in maggioranza. Data oramai per scontato l’arrivo del duo Necci & Ferretti, la novità potrebbe essere rappresentata dalla riconversione di Fernando Fioramonti, ormai ex esponente del Movimento 5 stelle. Nel primo consiglio utile dopo le vacanze Fioramonti ratificherà in modo ufficiale la sua uscita dal Movimento e la sua posizione di indipendente civico.

In maggioranza ci sono almeno due liste, Polo Civico e Cuori anagnini, di connotazione civica. Ecco perché qualche maligno sussurra di una manovra di avvicinamento. Che potrebbe arrivare anche prima della prossima assise.