E Fiorito sconfessa Natalia

Cosa c'è dietro allo strappo avvenuto in Aula durante il dibattito sull'Urbanistica. Il chiaro messaggio dell'ex sindaco Fiorito. Il suo possibile ritorno in campo.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Se c’era fino a pochi giorni fa una vaga possibilità che ad Anagni il centrodestra si potesse presentare graniticamente compatto alle elezioni comunali previste nella prossima primavera, con ogni probabilità questa ipotesi è sparita intorno alle 12.20 di venerdì 26 agosto.

È a quell’ora infatti che, durante un Consiglio comunale destinato, in questo senso, a fare epoca, si è verificata l’ennesima, forse ancora più importante delle precedenti, frattura all’interno della maggioranza capitanata dal sindaco Daniele Natalia.

IL TEMA DELL’URBANISTICA

Il Consiglio Comunale

Il tema del Consiglio era l’Urbanistica. Nello specifico, il punto che ha generato la frizione è legato all’approvazione del Piano di Intervento Integrato che permetterà ad un imprenditore locale di far passare una parte rilevante di un territorio da destinazione d’uso industriale a commerciale.

In termini concreti, un vero e proprio salto di qualità, soprattutto per quanto riguarda il valore del terreno. Un progetto che è stato descritto dalla maggioranza come una nuova tappa della valorizzazione di una zona importante, quella di Osteria della Fontana. Mentre l’opposizione ha messo in evidenza come, di fatto, si andrà così a realizzare un cambio di destinazione d’uso senza avere ancora chiaro quello che diventerà quella zona. In sintesi, mancanza di programmazione a lungo termine, Ovvero la critica principale che l’opposizione da sempre fa a questa maggioranza.

E infatti, al momento della votazione, gli esponenti dell’opposizione cittadina presenti (Cardinali, Tasca e Di Giulio), hanno dichiarato la propria astensione. La novità è in questo caso il fatto che ad astenersi sono stati anche due esponenti della maggioranza, e cioè i consiglieri Magno D’Angeli e Danilo Tuffi.

L’AMAREZZA DELL’EX SINDACO

Daniele Natalia e Pierino Naretti

Al di là dei gossip interni, per i quali la vicenda avrebbe già creato in una precedente riunione di maggioranza frizioni molto forti, resta il fatto che, forse per la prima volta, una frattura evidente si è aperta all’interno della maggioranza per una scelta non secondaria come quella dei destini urbanistici della città. Ed è da sottolineare anche il fatto che, al di là dell’astensione dei due consiglieri sopra citati, in Consiglio mancavano anche i consiglieri Naretti e Proietti; il primo, soprattutto, da tempo un corpo estraneo alla maggioranza. Come dire che la frattura si allarga. 

Sul tema è poi intervenuto, via social, anche l’ex sindaco Franco Fiorito. Che ha rimarcato, sulla questione, la mancanza di coerenza dell’amministrazione. Spingendosi fino a replicare al segretario del Pd anagnino Egidio Proietti, che sottolineava la mancanza di diretta streaming nel consiglio in questione: “era meglio non vedere” ha detto Fiorito.

L’atteggiamento dell’ex sindaco può voler dire una cosa sola; che Franco Fiorito ha deciso di marcare distintamente (e pubblicamente) su una questione importante la propria differenza di vedute rispetto al suo delfino, l’attuale sindaco Daniele Natalia. E poiché i consiglieri Tuffi e D’Angeli sono considerati piuttosto vicini allo stesso Fiorito, questo significa che potremmo davvero essere all’interno di una situazione in cui Fiorito comincia a tirare le fila di un progetto che, evidentemente, sta portando avanti da molto tempo.

Progetto che punta a creare un raggruppamento di centro-destra legato alla propria figura, e che raccoglie anche forze politiche e consiglieri comunali di centro destra, ma più vicini a lui che all’attuale sindaco.

LE CONSEGUENZE ALLE URNE

Giuseppe De Luca

La presenza di due schieramenti di centro-destra, qualora si realizzasse questo scenario, potrebbe creare molte difficoltà a Natalia. Che dovrebbe rivedere completamente la sua strategia in ambito elettorale. Soprattutto se, come spiegavano oggi alcune fonti all’interno del centrodestra locale, dovesse entrare in campo direttamente lo stesso Fiorito come candidato a sindaco di questo gruppo, senza delegare l’incombenza all’avvocato Giuseppe De Luca

A questo punto, data per scontata la presenza dell’ex sindaco Fiorito alle prossime comunali, in prima persona o con De Luca come riferimento diretto, le possibilità per il centrodestra locale sono due: si potrebbe arrivare ad una ricompattazione; che prevederebbe però il passo indietro di Natalia, magari con un orizzonte Regionale.

O, in caso di incaponimento tra le parti, si arriverebbe ad una guerra tutta interna al centrodestra locale. Guerra dalla quale avrebbe tutto da guadagnare il centrosinistra cittadino, tuttora piuttosto ammaccato, diviso tra campi larghi non molto chiari, problemi interni al Pd provinciale e regionale, e con presenze a sinistra che rischiano di togliere spazio ai progressisti istituzionali.