E Fiorito tornò nelle liste elettorali

La Prefettura reiscrive l'ex sindaco Fiorito nelle liste elettorali. Potrà votare. Ed essere votato. Il che rende ancora più suggestivi due scenari

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

La notizia è di quelle, come direbbe Dante nel canto primo dell’Inferno, che “fanno tremare le vene e i polsi”. La Prefettura di Frosinone ha infatti reiscritto d’ufficio il cittadino di Anagni Franco Fiorito all’interno delle liste elettorali. Questo vuol dire che, in ogni elezione e/o consultazione elettorale che verrà indetta a far data da oggi in poi, l’ex sindaco della città dei papi (nonché Consigliere regionale del centrodestra negli anni d’oro del berlusconismo rampante e non solo), potrà votare e, ovviamente, essere votato.

Venne cancellato a seguito della sentenza per la gestione dei fondi nel Gruppo del Popolo delle Libertà.

Nelle liste, d’ufficio

Foto © Stefano Strani

Al di là dell’aspetto politico c’è poi un aspetto curioso. Infatti, a far rientrare l’ex sindaco nelle liste elettorali è stata la Prefettura. Che ha fatto quello che, dopo la fine della vicenda giudiziaria, lo stesso Comune avrebbe dovuto fare. E che, però, almeno finora, non aveva fatto.

Non si vuole certamente sostenere qui che il comune di Anagni in qualche modo abbia voluto fare resistenza al rientro ufficiale nella vita politica dell’ex sindaco. Ma fa certamente pensare il fatto che sia stata una autorità superiore, la Prefettura appunto, a decretare un rientro che, altrimenti, sarebbe stato nell’ordine naturale delle cose.

Il rientro ufficiale di Fiorito all’interno della vita politica cittadina è, a maggior ragione, una notizia di primo piano. Soprattutto perché arriva a pochi mesi dalla fine della consiliatura che ha visto come primo cittadino il delfino dell’ex sindaco di Anagni, l’avvocato Daniele Natalia.

Scenari suggestivi

Fiorito e De Luca

Il ritorno formale di Fiorito nella vita politica rende, in questo senso, ancora più suggestivi gli scenari che, di qui a qualche mese, si verranno a delineare nella città dei papi.

Come noto, infatti, il mondo conservatore vive in città una situazione quanto meno paradossale: c’è un centrodestra istituzionale, quello che viene delineato intorno alla figura dell’attuale sindaco che dovrebbe ricandidarsi alle prossime comunali; ma è sempre più forte la presenza di un altro schieramento conservatore, che dovrebbe fare riferimento a Franco Fiorito.

Al momento, per quanto riguarda questo secondo schieramento, le opzioni sono due: la prima ipotizza un ingresso diretto dello stesso Fiorito nella competizione elettorale, come candidato a sindaco. Un’ipotesi molto suggestiva sul piano mediatico: solleverebbe un vespaio di portata nazionale, forse proprio ciò che vorrebbe l’ex sindaco. Ma la maggiore probabilità, almeno al momento sta nella presenza, all’interno di questo schieramento, di un candidato a sindaco come l’avvocato Giuseppe De Luca, ex assessore al Bilancio della giunta Natalia, dimessosi in tempi non sospetti per problemi di comunicazione con il resto della sua giunta. (Leggi qui: La verità dell’ex assessore: “Molti si lamentano, io ho agito”).

I segnali dall’astensione

Il post della rottura tra Fiorito e Natalia

Non è un mistero che tra De Luca e Fiorito ci sia un rapporto cordiale. Pare che sia stato proprio l’ex sindaco a tornare in politica dopo le dimissioni rassegnate nei mesi scorsi. Proprio per questo sembra possibile una candidatura dell’avvocato in questo senso. (Leggi qui: Il ritorno di De Luca: “Ma con loro non voglio avere a che fare”).

Del resto, che ci sia un movimento sempre più forte che ruota intorno alla figura dell’ex sindaco è dimostrato anche dalla circostanza, testimoniata pochi giorni fa, dell’astensione in consiglio, a proposito della vicenda Savone, di due esponenti importanti della maggioranza di Natalia, ovvero i consiglieri Tuffi e D’Angeli. Che hanno votato in aperto dissenso dal resto della maggioranza. (Leggi qui: E Fiorito sconfessa Natalia).

Un dissenso che, al di là delle smentite ufficiali che sono arrivate, autorizza a pensare che ci possa essere un qualche riavvicinamento. E se l’ipotesi è quella della presenza di un altro schieramento conservatore in città, è innegabile che il ritorno ufficiale in politica dell’ex sindaco (da figura di riferimento o direttamente da candidato a sindaco) renderebbe questo secondo schieramento conservatore molto più rilevante ed attrattivo dal punto di vista del consenso elettorale.