E il generale ridisegnò il fronte

Il generale Guglielmo Rosatella spariglia i fronti politici. Annuncia il suo No alla coalizione SiAmoAnagni. E propone una riaggregazione del centrodestra. Gli scenari teorici. E quelli possibili

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Lo aveva notato già qualche occhio attento venerdì scorso, durante la cena dell’annuncio della candidatura ufficiale del gruppo SiAmo Anagni. Tra le liste della coalizione che ha Alessandro Cardinali come candidato a sindaco alle prossime elezioni comunali di Anagni non c’era Forza Azzurra; ovvero, la lista del generale Guglielmo Rosatella, attualmente coordinatore locale di Forza Italia, ma soprattutto anima storica della destra cittadina.

Un’assenza strana, visto che il generale era da tempo dato come molto vicino alla coalizione di Cardinali; insieme con il consigliere comunale Pierino Naretti, fino a pochi mesi fa esponente della maggioranza del sindaco Natalia, diventato poi indipendente, e quindi passato in opposizione. (Leggi qui: Sono Alessandro, il vostro candidato).

Insomma, c’erano i presupposti per un’adesione alla coalizione civica dell’esponente del Polo Civico. Tutto messo da parte nelle ultime ore.

Il generale vuole un nuovo fronte

Rosatella e Naretti

Guglielmo Rosatella ha rumorosamente annunciato la propria decisione di rompere con la coalizione di Alessandro Cardinali. Una mossa che spariglia; e che apre il campo ad alcuni scenari piuttosto suggestivi, anche se forse non facilmente realizzabili.

Per commentare l’accaduto, Rosatella è partito da un dato di fatto: SiAmo Anagni è un “movimento di sinistra con candidato di destra”. Un connubio “innaturale e difficilmente vincente”. Secondo l’ex assessore all’urbanistica della giunta Fiorito, il movimento di Cardinali, ancorché civico, sarebbe troppo spostato a sinistra. Di qui il disagio e la necessità di recuperare una collocazione più genuinamente a destra. E la conseguente uscita dalla coalizione.

Il punto è cosa capire cosa farà adesso in vista delle prossime elezioni, visto che nessuno in città crede alla possibilità che il generale possa rispettare un turno di stop. Più realisticamente, è plausibile il passaggio in Anagni Futura, il gruppo nato sotto l’egida dell’ex sindaco Franco Fiorito. Anche se pure all’epoca di Fiorito i rapporti tra l’ex sindaco e lo stesso Rosatella non sono stati esattamente rose e fiori.

Riunire il centrodestra

Alessandro Cardinali

Per il momento, Rosatella ha voluto, almeno ufficialmente, mettere da parte questa ipotesi. Suggerendo invece la possibilità di mettere insieme le anime del centrodestra di Anagni che attualmente sono divise.  “Occorre ripartire – ha detto- dalle figure più importanti del centrodestra; oggi il centrodestra è diviso in tre tronconi, quello delle sigle ufficiali ma svuotato delle figure più rappresentative, ai simboli non corrisponde l’elettorato effettivo, una piccola parte aggregata con Siamo Anagni che però è a stragrande maggioranza di sinistra, e la coalizione appena inaugurata Anagni Futura che seppur civica contiene forse il vero centrodestra”.

Di qui l’idea di Rosatella di puntare ad essere il riferimento per una possibile riunione delle anime del centrodestra cittadino: “Non è troppo tardi per riunirsi attorno ad un tavolo e decidere il futuro della città”. A condizione che ognuno faccia “un passo indietro”.  A partire dallo stesso Alessandro Cardinali. Che “è un uomo di destra, nato con Fiorito e transitato nei civici dopo una rottura col sindaco Natalia, non so quanto la sinistra possa sentirsi rappresentata da lui”.

Insomma Rosatella punta ad una riunione delle tre figure della destra locale, Fiorito Cardinali e Natalia. Ipotesi francamente improbabile allo stato dei fatti.

Avvicinare Natalia

Guglielmo Rosatella e Daniele Natalia

Più realisticamente si potrebbe puntare, come ha detto più di qualcuno, ad un tentativo per riunire il centrodestra istituzionale di Natalia a quello di Anagni Futura, il gruppo che fa riferimento a Fiorito. Gruppo che del resto, nella nota ufficiale di presentazione, aveva dichiarato di essere aperto ad ogni forma di interlocuzione con le altre forze politiche.

Il problema è che questo significherebbe far fare un passo indietro principalmente all’attuale sindaco Daniele Natalia. Ipotesi attualmente improbabile, anche se non è detto che nella riunione di questa sera del gruppo Anagni Futura, ufficialmente dedicato a questioni tecniche, non se ne possa parlare.

Il tutto, mentre in area progressista si aspetta di sapere cosa farà Il Pd. Mercoledì sera il direttivo del Partito Democratico, alla presenza anche del segretario provinciale Luca Fantini, dovrà decidere cosa fare e dove andare per non ridursi all’irrilevanza.