E il sindaco non andò alla processione: “Colpa del traffico”

Il sindaco non si presenta in curia per guidare la processione dell'Assunta. Ma attende direttamente sotto al palco. Gira che sia stata colpa del traffico. Ma molti non gli credono. Ecco perché

Alberto Simone

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Un caso, o forse no. C’è chi giura che si sia trattato di un banalissimo ritardo dovuto al traffico cittadino. I più maliziosi ci vedono altro. Fatto sta che, commenta un ex sindaco della Città Martire, “è la prima volta che il sindaco non va in processione con il vescovo il giorno dell’incoronazione dell’Assunta“.

Il giorno ‘sacro’

L’incoronazione

Un giorno “sacro”, il 14 agosto, per i cassinati. Due anni fa, qualche settimana prima dell’incoronazione, la giunta Salera aveva deliberato di far diventare Cassino “Civitas Mariae“. La città si divise a metà tra favorevoli e contrari: questi ultimi facevano notare come Cassino fosse la Città di San Benedetto. Non bisogna aggiungere altro. Si attivarono le diplomazie e proprio a ridosso del 14 agosto dopo arrivò la retromarcia: il sindaco Salera revocò la delibera di giunta con la quale era stato deliberato di far diventare Cassino “Civitas Mariae“. (Leggi qui: Lite sui Santi: il sindaco prepara la retromarcia. «Se divide, a Cesare ciò che è di Cesare»).

Sono serviti mesi per allentare le tensioni: nulla in confronto a quanto accaduto stamane. Ma l’episodio di cui si è reso protagonista ancora una volta il sindaco Salera è stato notato inevitabilmente da tutti. E più di qualcuno lo ha classificato come uno scivolone.

Da decenni tradizione vuole che il sindaco sfili in processione in fascia tricolore. Partendo dalla curia dinanzi la Chiesa Madre per raggiungere via del Foro dove si tiene l’incoronazione della Madonna dell’Assunta. Fino al 2014 ad attendere il primo cittadino c’era l’abate: da quando non c’è più la diocesi di Montecassino è il vescovo a guidare la processione il 14 agosto fino a raggiungere il palco dove si tiene l’incoronazione. Negli anni scorsi, durante l’amministrazione di Carlo Maria D’Alessandro il palco era stato abolito perché il sindaco di Centrodestra voleva rendere maggiormente partecipi tutti i cittadini, senza vetrine e senza palchi.

Il sindaco non c’è

E veniamo all’oggi: Il vescovo Gerardo Antonazzo era pronto a partire in processione. C’era il gonfalone della Città di Cassino con il comandante della Polizia Locale Pasquale Pugliese e, insieme a lui, il presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo. Tutti in attesa di Enzo Salera, che avrebbe dovuto presenziare con la fascia tricolore e di Gino Ranaldi, in fascia blu, in rappresentanza della provincia di Frosinone. Ma di altri amministratori comunali, in Curia non c’era traccia. Testimoni giurano che alle 11.22 il sindaco era già sotto al palco con gli altri amministratori, la processione sarebbe dovuta partire senza di lui: perché non è andato?

Un disguido nel protocollo dovuto al ritardo causato dal traffico. Fatto sta che la processione si è incamminata senza il sindaco. Il capo di gabinetto ha provato in qualche modo a rimediare, invano. L’ex capo di gabinetto, l’esperto di cerimonie Gianni Lena ha provato ristabilire l’ordine: è stato lui a parlare con il vescovo e probabilmente a scusarsi per il disguido.

I riflettori sono stati quindi tutti per il presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo che, invece, giunta puntuale, ha sfilato in processione al fianco del vescovo Antonazzo. Anche se involontariamente, si è insomma manifestata plasticamente la divisione tra il sindaco Enzo Salera e il suo presidente del Consiglio. Che nei giorni scorsi si è dissociata dal sindaco ringraziando, da sola, la consigliera regionale Sara Battisti per i finanziamenti ottenuti dal Comune di Cassino per i lavori in centro, nello specifico per la pedonaliozzazione di Corso della Repubblica. (Leggi qui: Quel post che innesca il focolaio di Cassino).

Acqua sul fuoco della processione

Il presidente del Consiglio, però, così come il sindaco, provano a gettare acqua sul fuoco. Parlano di polemica montata dai giornalisti, giurano che non c’è alcuna divisione. E che mai e poi mai Barbara Di Rollo tradirà Enzo Salera. Non studia da sindaco, tutt’altro. Si trova a suo agio nel ruolo di presidente del Consiglio, che ambisce a ricoprire nuovamente.

Intanto, approfittando dei ritardi di Salera, conquista anche la luce dei riflettori. Mentre i più maliziosi provano ad accendere i focolai: “Mai visto un sindaco che arriva in ritardo il giorno dell’Incoronazione dell’Assunta: siamo sicuri non sia stata un’assenza volontaria, quella alla processione? Perché, essendo arrivato alle 11.22 non ha raggiunto il vescovo per partire insieme alle 11.30?

Domani, la prova del nove: dalla Diocesi di Cassino hanno raccomandato al primo cittadino la massima puntualità.