È nato il candidato sindaco: è un bel… Maschietto

Alla fine Forza Italia decide di puntare sul vicesindaco Beniamino Maschietto. Per tentare di coinvolgere la Lega. Ma l'unità del centrodestra è messa in discussione dall'intreccio con le altre candidature. Fazzone: chiudere al primo turno

L’usato garantito per tentare di ricompattare al fotofinish il centrodestra di Fondi. È la mossa compiuta dal coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone per individuare l’erede di Salvatore De Meo il sindaco del suo comune, diventato Parlamentare Ue.

Il Senatore ha riunito la maggioranza che governa Fondi, presso la storica sede cittadina di Forza Italia. Ha preteso che ci fossero tutti: per ribadire che Beniamino Maschietto, 69 anni, capelli bianchi da gentleman inglese, medico con una specializzazione in anestesiologia – rianimazione e terapia antalgica, deve entrare si in conclave cardinale ma uscirne come il nuovo Pontefice regnante all’ombra della Torre Caetani.

Maschietto, vice sindaco in carica ed assessore ai Servizi Sociali sarà il candidato alla carica di primo cittadino alla testa di un “cartello”. Di cui il socio di maggioranza resta Forza Italia ma caratterizzato dall’apporto di altre formazioni civiche di centrodestra. Che sono “Io Si” (la civica del sindaco uscente De Meo),”Litorale e Sviluppo Fondano” (di cui Maschietto è stato il fondatore), “Fondi Azzurra” e “Democrazia Cristiana“. 

Fazzone  ha fatto il suo nome. Ma per non personalizzare questa investitura ha chiesto che l’indicazione arrivasse dall’attuale maggioranza e naturalmente dal sindaco Salvatore De Meo. Diventato ufficialmente dalla mezzanotte del 1 febbraio neo Parlamentare Europeo grazie all’entrata in vigore della Brexit.  Il primo cittadino lascerà il Comune prima della fine di febbraio. Probabilmente il giorno dopo che il consiglio comunale avrà approvato il Bilancio di previsione 2020 e quello pluriennale 2020-2022.

A succedergli nel ruolo di “facente funzione” sarà proprio il dottor Maschietto. Un segnale. Perché Salvatore De Meo avrebbe potuto nominare un altro vicesindaco e lasciare a lui la fascia tricolore.

Evitare il ballottaggio

Claudio Fazzone. Foto © Imagoeconomica / Stefano Carofei

Sposato e padre di due figli, Beniamino Maschietto è chiamato a traghettare il comune di Fondi verso le elezioni. Che la sua coalizione affronterà con un imperativo: tentare di chiudere la partita delle prossime amministrative già al primo turno. Se ci dovesse essere il ballottaggio a Fondi, la partita potrebbe rivelarsi pericolosa ed in salita.

Il senatore Claudio Fazzone una traccia l’ha indicata: chi vuole, ci segua. Naturalmente per vincere. Il pranzo romano avvenuto nei giorni scorsi con l’uomo forte della Lega nel Lazio Claudio Durigon ha ammorbidito – e di molto –  i rapporti locali. Maschietto vuole nella sua coalizione il centrodestra unito. Ma le tensioni che ci sono al tavolo provinciale delle candidature stanno generando qualche difficoltà. Perché si vota pure a Terracina e tra non molto andrà alle urne Latina: chiudere il quadro delle candidature nelle tre città si sta rivelando impegnativo. E la conseguenza di un accordo mancato sarebbe la rottura del centrodestra. Dovunque si vada alle urne in provincia.

Dov’è finito Lino?

 In quest’ottica il candidato avvicinato inizialmente dal senatore Claudio Fazzone, il dirigente locale di Coldiretti Lino Conti ha deciso di fare un passo di lato.  Formalmente per la gravosità di alcuni impegni di lavoro e progetti imprenditoriali avviati, in pratica per ottenere l’adesione della Lega a questo progetto elettorale: sinora aveva flirtato con i Fratelli d’Italia. (leggi qui Fazzone fa i… Conti: ecco il prossimo candidato sindaco)

Che sia giunta la stagione della responsabilità lo mettono in chiaro in un comunicato ufficiale Forza Italia e le altre liste civiche che dal 2010 sono a fianco del sindaco ed europarlamentare De Meo.

Salvatore De Meo con Lino Conti

La scelta del dottor Maschietto è stata condivisa nella consapevolezza di aprire la stessa anche ad altre forze civiche in corso di formazione o partiti di centrodestra che vogliono unirsi e partecipare alla redazione del programma amministrativo da sottoporre agli elettori.”

Chi è Maschietto

L’aspirante sindaco Beniamino Maschietto è considerato un esperto della macchina amministrativa. La prima elezione nella pubblica assise fondana risale infatti al 1994, anno in cui Forza Italia si è costituita. In precedenza aveva ricoperto la carica di assessore negli anni Novanta anche nella Comunità Montana.

L’eredità amministrativa di De Meo è impegnativa. Sia dal punto di vita amministrativo che politico. Per la sua capacità di governo della città e più ancora delle dinamiche nella su squadra. Al punto che le liste dicono “Il lavoro fatto in questi dieci anni di Amministrazione dalla squadra coesa e determinata a guida De Meo sono il punto di riferimento di cui si terrà conto per la formazione di nuovo programma di governo”.

Il senatore Claudio Fazzone nei confronti del medico anestesista ha avanzato parole di elogio. “Beniamino Maschietto è un amministratore di lungo corso e siamo convinti che sarà una persona di grande equilibrio e aperto al dialogo con i cittadini e con tutte le forze politiche e sociali di Fondi per affrontare responsabilmente le scelte strategiche per il futuro della nostra città“. 

Centrodestra diviso

L’ex sindaco di Fondi Luigi Parisella

Con l’investitura di Maschietto salgono a due, entrambi di centrodestra, i candidati ufficiali della campagna elettorale fondana.

Già da tempo è in corsa per quella che ha chiamato la “riscossa fondana“,  l’ex sindaco Luigi Parisella. È alla testa di una civica in cui compaiono transfughi del’ex An e della stessa Forza Italia.

Se il pranzo romano tra Fazzone e Durigon non dovesse sortire gli effetti sperati, sarà assai probabile che il centrodestra possa avere anche una terza candidatura. E non è escluso che si arrivi, alla fine, persino ad un quarto candidato.

Fratelli d’Italia e Lega hanno infatti già annunciato di voler correre, forse insieme, ma sicuramente non con il Partito del senatore Claudio Fazzone. Ma questo era valido fino alla scelta di Beniamino Maschietto. Che potrebbe riaprire la discussione. Almeno è questa la speranza.

I Cinque Stelle

C’è fermento nel M5S e nel Pd. Nessuno dei due ha ancora ufficializzato il nome del proprio candidato. Si ipotizza anche la formazione di un grosso movimento civico ma attende, probabilmente, di trovare coesione sul nome del candidato sindaco. Non è escluso che altri volti nuovi della politica, prima di mettersi in gioco, stiano aspettando che tutti i partiti calino le rispettive carte. 

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