E Pompeo mantiene altissima la concentrazione

Pd unito, alleanza di centrosinistra, apertura alle liste civiche ma anche attenzione ai delusi del centrodestra: così il presidente della Provincia prepara il mandato bis. Credendo nel ruolo degli amministratori locali

La parola d’ordine è “mantenere alta la concentrazione”. Antonio Pompeo, presidente dell’Amministrazione Provinciale, è sempre più immerso nella campagna elettorale per centrare il mandato bis.

Il fatto che lo sfidante non sarà il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani non cambia nulla.

 

I confini dell’alleanza sono sempre gli stessi: Partito Democratico unito, alleanza di centrosinistra, apertura alle liste civiche, attenzione a quegli amministratori di centrodestra che si trovano stretti negli attuali confini di una coalizione attraversata da forti tensioni nazionali ma anche locali.

Perché il passo indietro di Ottaviani libera spazi di manovra per altri (a cominciare dal sindaco di Pofi Tommaso Ciccone), ma consente anche strategie diverse a chi non era affatto convinto di doversi allineare.

Anche in queste ore Gianluca Quadrini prosegue con la sua mediazione e tenta di arrivare alla candidatura di Giuseppe Sacco (Sindaco di Roccasecca). Sperando in un colpaccio: il Movimento 5 Stelle. Che è orientato per l’astensione alle votazioni del 31 ottobre (in cui si eleggerà il presidente) ed alla partecipazione in quelle di gennaio (in cui verranno eletti i Consiglieri).

Nei conti di Quadrini, il voto pentastellato è in grado di ribaltare l’ago della bilancia a favore del suo candidato. E non di Ciccone perché viene visto come uomo di Partito e ancora di più espressione di Mario Abbruzzese.

 

Alle provinciali Antonio Pompeo mette alla prova un metodo sul quale ha investito tutto in questi anni: il rapporto con gli amministratori locali, indipendentemente dalle appartenenze politiche.

La condivisione larga dell’amministrazione di un ente di secondo livello, che, al contrario di Ottaviani, lui non ritiene affatto inutile.

Perché alla fine l’assemblea dei sindaci è composta da persone elette direttamente dalla gente. Come anche i consiglieri comunali.

Peraltro in un momento nel quale a livello nazionale gli spazi sono ridotti per partiti come il Pd de Forza Italia, il fatto di irrobustirsi a livello locale diventa fondamentale.

 

Ecco perché non abbasserà la concentrazione neppure per un secondo.