E se Di Giulio torna per dare più forza ai Fratelli… (di F. Ducato)

L'ipotesi (tale è al momento) vuole che Antonio Di Giulio starebbe per rimettersi in politica. Andando a rafforzare le file dei Fratelli d'Italia. Ed allora in Giunta...

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

L’ipotesi, perché di ipotesi si tratta, sempre bene sottolinearlo, è sfiziosa. Un po’ per la valenza del personaggio coinvolto, un po’ per le possibili conseguenze negli equilibri della maggioranza del Comune. La voce, che arriva da fonti estremamente autorevoli del centrodestra anagnino, è questa; starebbe per finire il lungo periodo sabbatico di Antonio Di Giulio, che si appresterebbe a riprendere la sua navigazione nelle acque della politica anagnina.

Oddio, non che Di Giulio si fosse mai allontanato dalla politica cittadina. Ma, dopo le polemiche che avevano accompagnato la sua designazione al Contenzioso, con tanto di richiesta di un passo indietro, l’ex assessore della giunta Noto aveva scelto di pensare soprattutto al lavoro ed alla carriera personale. Tanto da guadagnare negli ultimi due anni parecchi riconoscimenti in questo senso.

Ma, si sa, la politica è una passionaccia difficile da estirpare. E così sembra proprio che negli ultimi tempi Di Giulio abbia palesato l’intenzione di rientrare. Il problema è: dove? Quale sarà il Partito che accetterà il rientro del figliol prodigo? I bene informati giurano che a garantire una casa politica, e forse anche qualcosa di più, dovrebbe essere Fratelli d’Italia. Secondo le indiscrezioni sarebbe il partito della Meloni che potrebbe offrire un approdo sicuro. 

Anche perché, e qui arriva la parte sfiziosa, l’ingresso di Di Giulio nel partito consentirebbe di risolvere una contraddizione importante nel consiglio anagnino: quella di Gianluigi Ferretti. Che, come noto, da un po’ tiene i piedi in due staffe, essendo nel gruppo di Fratelli d’Italia alla Provincia, ma solamente esponente di una lista civica nella minoranza del consiglio comunale anagnino. Una ritrosia, quella ad entrare in Fdi anche al Comune, pare dovuta soprattutto ad attriti personali con Riccardo Ambrosetti, l’oramai leggendario volto maschio della destra locale (sempre in primo piano, anche se ultimamene pizzicato a copiare gli auguri agli studenti della maturità da un sito Internet).

Tornando a Di Giulio, sembra proprio che lo stesso stia giocando una partita doppia: l’ingresso personale in Fdi, e la pressione nei confronti di Ferretti per convincere quest’ultimo ad entrare definitivamente nel gruppo dei meloniani anche al Comune. Non è dato sapere, al momento, se tutto andrà come deve. L’obiettivo di Di Giulio è quello di entrare in un gruppo che, con l’ingresso di Ferretti, avrebbe più peso politico. Tanto da poter legittimamente reclamare una nuova poltrona in giunta. Che, a questo punto, dovrebbe toccare proprio a Di Giulio.

Chi potrebbe mettersi di traverso? Forse il vicesindaco Vittorio D’Ercole. Che da tempo, sia pure con il contegno moderato e signorile che lo contraddistingue, è l’anima più punzecchiante della maggioranza. Di lui si dice, ad esempio, che abbia preso malissimo la recente decisione di non concedere l’uso della biblioteca comunale per la presentazione di un libro sui cortei del 1 maggio ad Isola del Liri. Giustificata a livello ufficiale con problemi burocratici, ma da molti vista come una vera e propria censura. Una decisione considerata, di fatto, la prova del peso sempre più forte che il gruppo di Fdi sta acquistando in maggioranza. 

Chissà come la prenderebbe, D’Ercole, l’operazione Di Giulio-Ferretti in salsa FdI. C’è da giurare non bene.

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