È Zicchieri ad avere tenuto in sella Zingaretti fino ad oggi

Il Consigliere Enrico Cavallari replica al Coordinatore Regionale della Lega. «Non sono stato io ad andarmene dal Partito, ma Zicchieri mi ha costretto ad allontanarmi». «Se Zingaretti è ancora in sella, la responsabilità è tutta sua». Ecco perchè

Lo hanno definito ‘Leghista deluso‘, i più cattivi l’hanno chiamato ‘Voltagabbana‘ e ‘Traditore dei voti leghisti‘. I più distaccati lo ritengono ‘La stampella di Zingaretti‘. Ma si tratta di una storia tutta da riscrivere. Enrico Cavallari è il Consigliere regionale eletto nella Lega che insieme a Giuseppe Cangemi (uscito da Forza Italia ed ora rientrato) ha sottoscritto il Patto d’Aula: l’accordo istituzionale grazie al quale Nicola Zingaretti ha governato senza grossi problemi per un anno e mezzo.

Enrico Cavallari

Oggi sta con Italia Viva di Matteo Renzi. Non è uno sprovveduto, non è di primo pelo. Ha fatto parte delle giunte del sindaco di Roma Gianni Alemanno: lungo corso e vista acuta. Esattamente quella che dal primo minuto della nuova legislatura lo portò a prevedere ciò che sarebbe successo fino ad oggi in Regione Lazio. E cioè che Zingaretti, non avendo avuto dalle urne una maggioranza, avrebbe diviso le opposizioni e governato tramite le Commissioni. È lo schema che ha tenuto in piedi tutti i Governi di coalizione nella Prima Repubblica. Ha funzionato lì, ha funzionato in Regione.

Cavallari consigliò alla Lega di non prendere commissioni ed avere le mani libere, il resto del Gruppo era per prenderle insieme ad altri incarichi; lui fece saltare il banco. Si ritrovò fuori. E la Lega isolata. Contro di lui non ha mai smesso di lanciare i suoi strali il coordinatore regionale della Lega del Lazio, Francesco Zicchieri. Nei giorni scorsi gli ha chiesto ancora una volta di dimettersi per rispetto dei voti leghisti con cui è stato eletto. (leggi qui La Lega torna alla carica: la Mozione di Sfiducia verrà presentata).

Consigliere, accoglie l’invito di Zicchieri?

«Considerato che da giorni mi capita di leggere dichiarazioni deliranti sulla mia persona da parte del coordinatore della Lega del Lazio, Francesco Zicchieri, vorrei solo ricordare che in realtà non sono stato io ad andarmene dal Partito, ma lo stesso Zicchieri mi ha costretto ad allontanarmi».

Francesco Zicchieri © Imagoeconomica, Stefano Carofei
Cose le contestava?

«Mi ha costretto ad allontanarmi, senza dei veri e seri motivi politici. Fa fede il comunicato sgrammaticato e diramato poco dopo le elezioni regionali».

Cosa diceva Zicchieri in quel comunicato?

«Cito solo le prime righe: “Cavallari non era in linea con la linea del Partito. In un Partito ci si sta rispettando le linee guida, uno non può stare in un Partito facendo quello che vuole, e lui non era in linea su nessuna posizione che il partito ha preso”. A scanso di equivoci o vuoti di memoria è possibile consultare il lancio dell’agenzia Ansa del 4 maggio 2018».

Quali erano le linee che Cavallari non rispettava?

«Quali fossero tutte queste “linee” sarebbe interessante scoprirlo.
Come invece noto, il signore in questione non regge il confronto con chi ha qualche grandello di sale in zucca in più di lui e continua a raccontare la storiella dei voltagabbana per nascondere la sua grande colpa
».

Quale colpa ha Zicchieri?

«Se Zingaretti è ancora in sella, la responsabilità è tutta sua, proprio perché non ha saputo coordinare e gestire un gruppo regionale che si è sgretolato dopo pochi giorni dall’inizio della legislatura. Il resto è cronaca nota».

Non ha risposto alla prima domanda: le chiedono di dimettersi per rispetto dei voti della Lega.
Enrico Cavallari e Marietta Tidei, passati con Italia Viva

«Il bagaglio di esperienza, di idee, competenza e determinazione, che ho maturato e che ha segnato la mia storia politica, è mio e non della Lega. È quel bagaglio ad avermi fatto eleggere. Non il simbolo della Lega. E quel bagaglio di esperienza, di idee, competenza e determinazione lo porterò sempre come nelle sfide tanto impegnative quanto affascinanti che, da sempre, mi piace affrontare».

Alla fine, è Zicchieri quello che dovrebbe dimettersi da Coordinatore Regionale?

«Io non l’ho detto e non l’ho chiesto. Mi limito a dire che sono stato eletto per merito di quel bagaglio. E lo dico a dispetto di chi, da solo, dimostra di non valere nulla politicamente ed è costretto a nascondersi dietro ad un Partito che raggiunge percentuali alte per meriti altrui».