Ecco come e perché nell’ora più buia Antonio Tajani si è preso Forza Italia

Foto © Daina Le Lardic / Imagoeconomica

Indennità di marzo da europarlamentare devoluta a Fondi, richiesta di aumentare lo stipendio a chi sta salvando il Paese sul campo e consiglio al Governo di evitare la grande fuga della gente al Sud. Tre mosse non casuali. Per il partito adesso parla soltanto lui.

Si è preso Forza Italia. Con la coerenza, con la lealtà assoluta nei confronti del fondatore e leader Silvio Berlusconi, al quale davvero è stato politicamente e umanamente vicino nella buona e nella cattiva sorte sempre. Antonio Tajani, già presidente del Parlamento Europeo e numero due del Ppe, interviene in questi giorni a nome del Partito. Lui, nessun altro. Segnale inequivocabile che si tratta di una scelta strategica concordata proprio con Berlusconi.

Nell’arco di poche ore Antonio Tajani ha rilasciato dichiarazioni importanti, impegnative e pesanti sul piano politico.

Silvio Berlusconi e Antonio Tajani Foto © Sara Minelli / Imagoeconomica

Sui social ha annunciato: «Ho deciso di devolvere la mia indennità da parlamentare europeo, del mese di marzo, alla città di Fondi alla quale sono legato da molti anni. Ho comunicato la mia decisione agli amici Claudio Fazzone e Salvatore De Meo». Un gesto concreto che ha tuttavia anche un significato simbolico importante. Fondi è zona rossa, ma pure il fortino elettorale e politico del senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia. Per sottolineare che il Partito c’è, unito da valori come la solidarietà e l’amicizia. Nello scenario del dopo Coronavirus bisognerà ricostruire tutto e nella politica italiana Forza Italia reciterà un ruolo importante, perché ancorata all’Europa in maniera forte. Antonio Tajani lo sa e ha voluto gettare le basi.

Successivamente l’europarlamentare ha voluto rivolgere un pensiero a chi in questi giorni non smette di lavorare per il Paese. Ha detto: «A chi rischia la vita tutti i giorni, a chi è in prima linea contro il Coronavirus, va raddoppiato lo stipendio. Medici, farmacisti e infermieri, coloro che preparano il pane, insomma coloro che lavorano per noi, vanno tutelati». È un pensiero all’Italia. Un pensiero che parte da un Partito che adesso sta all’opposizione ma che ha nel proprio dna una dimensione governativa.

Infine, subito dopo l’ennesimo discorso del premier Giuseppe Conte al Paese, Antonio Tajani ha rilevato: «Tutta l’Italia diventa zona rossa come chiedevamo da tempo. Ora far rispettare le regole, anche con l’impiego dell’Esercito ed impedire fuga verso il Sud anche degli operai che non andranno in fabbrica. Evitare pandemia nel Meridione. Non si perda tempo».

Antonio Tajani con Silvio Berlusconi Foto: © Imagoeconomica, Daina Le Lardic

Un segnale di concentrazione e di lucidità, ma pure una critica al Governo, visto che due settimane fa proprio la grande fuga in treno da Milano ha portato il virus al Sud. Un’esplosione di numeri e situazioni nel centrosud come è avvenuto al Nord metterebbe in ginocchio il Paese. Un altro ragionamento che proietta Forza Italia in una futura dimensione di governo.

Antonio Tajani è l’unico a non aver bisogno di porre il tema dell’individuazione dell’erede politico di Silvio Berlusconi. Sul campo c’è lui.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright