Ecco come la Lega sta logorando il Movimento Cinque Stelle

Foto: © Imagoeconomica, Stefano Carofei

In realtà Matteo Salvini non ha fretta di andare ad elezioni anticipate. Lo ha spiegato il viceministro Massimo Garavaglia a Il Giornale: “La faccia non la perdiamo noi, ma Conte e Tria”. Giancalo Giorgetti possibile commissario europeo, per la successione c’è anche Claudio Durigon.

In fondo ha perfettamente ragione il viceministro all’economia Massimo Garavaglia, della Lega. Come riporta il quotidiano Il Giornale proprio mentre il premier Giuseppe Conte volava a Bruxelles per partecipare al vertice dei Capi di Stato ma anche per consegnare la lettera che dovrebbe scongiurare l’apertura ufficiale della procedura di infrazione, Garavaglia diceva queste parole ad un esponente di Forza Italia: «Noi stiamo imponendo i temi, l’agenda. Portiamo a casa quello che possiamo e se ci sono problemi e si perde la faccia, non la perdiamo noi ma Conte e Tria: i nostri scudi. Influenziamo senza pagar dazio. Meglio di così! Fanno tanto casino sulla prossima legge di bilancio, ma i margini li troveremo. E se la superiamo potremmo davvero durare 4 anni». 

Infatti le cose stanno proprio in questo modo, anche se qualche ora fa il leader leghista Matteo Salvini ha chiesto un calo drastico delle tasse. Altrimenti, ha aggiunto, è pronto a lasciare il Governo. In realtà la Lega non ha fretta di avviare la crisi di governo. Fa quello che vuole alla guida del Paese, con un Movimento Cinque Stelle che non può opporsi perché consapevole che alle urne correrebbe il rischio di essere ulteriormente ridimensionato.

La Lega punta su Giancarlo Giorgetti come commissario europeo. L’attuale sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio è un’autentica spina nel fianco di Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Può giocarsi la partita, nonostante il Governo italiano è isolato a Bruxelles, dove la maggioranza è saldamente nelle mani di Popolari, Socialisti e Liberali. Può giocarsela perché, da oggi fino a ottobre, delle 5 cariche “top” che vanno al rinnovo, 3 sono appannaggio di italiani: Mario Draghi (Bce), Antonio Tajani (Parlamento europeo), Federica Mogherini (esteri).

Per 3 che se ne perdono ne può arrivare 1 da commissario europeo. Dunque la Lega non premerà sull’acceleratore della crisi. Peraltro tra i nomi che circolano per prendere il posto di Giorgetti al sottosegretariato di Stato a Palazzo Chigi c’è pure quello di Claudio Durigon, mister Quota 100. Anche se in vantaggio appare Nicola Molteni.

In ogni caso, se non si va ad elezioni politiche anticipatre, non ci si va neppure alla Regione Lazio. Dove proprio il nome di Durigon è in cima alla lista per la candidatura alla presidenza. Nicola Zingaretti avrebbe bisogno di più tempo per riorganizzare il Pd. Probabilmente l’avrà.

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