Ecco come Ottaviani può avere il via libera alle “primarie”

Tra un anno saranno più chiari i rapporti con Fratelli d’Italia, ma la Lega ha comunque bisogno di un arcipelago più vasto con i partiti centristi e le civiche. In questo solco il sindaco di Frosinone intende inserirsi per arrivare direttamente a Matteo Salvini. Le strategie dietro le quinte.

A livello nazionale si vedrà. Nel senso che probabilmente tra un anno si capirà se davvero la Lega ha intenzione di federarsi o arrivare ad una fusione con Forza Italia, Coraggio Italia e altre formazioni centriste, moderate e cattoliche.

Matteo Salvini si sta muovendo in tal senso, ma non vuole bruciare le tappe. Anche perché in ballo c’è tantissimo e il leader del Carroccio si è “rassegnato” al fatto che alle elezioni politiche ormai si andrà nel 2023. Non prima.

In provincia di Frosinone Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale della Lega e sindaco del capoluogo, è da sempre un fautore dello spostamento del baricentro politico della Lega. Nel giugno 2022 ci saranno le elezioni comunali di Frosinone. Il sindaco vuole le primarie per la scelta del candidato-possibile successore. Non sarà semplice ottenere il via libera, perché nel resto della regione si sta andando avanti con la coalizione, con accordi di tipo politico.

L’altra via per le primarie

Matteo Salvini con Nicola Ottaviani (Foto Massimo Scaccia / Giornalisti Indipendenti / Ciociaria Oggi)

A questo punto però Ottaviani potrebbe provare a giocarsi la carta delle primarie in un altro modo, direttamente con il Capitano Matteo Salvini. Come del resto ha già iniziato a fare. Il presupposto  è che Fratelli d’Italia quasi sicuramente andrà avanti per la proposta strada, con un suo candidato a sindaco. Non per consumare strappi, ma perché il partito di Giorgia Meloni è in una fase tale che ha bisogno di rendersi conto su quanto consenso reale può davvero contare.

In questo contesto lo scenario al quale Nicola Ottaviani potrebbe lavorare è il seguente. Provare a tenere tutti (tranne Fratelli d’Italia) dalla stessa parte: la Lega innanzitutto, ma anche Forza Italia di Claudio Fazzone, Coraggio Italia di Mario Abbruzzese e l’arcipelago vasto delle liste civiche che lo ha sostenuto nel 2017.

E siccome le differenze non mancano, le primarie potrebbero essere una straordinaria occasione per misurarsi nell’ambito di confini definiti, condivisi e rispettati da tutti. In più l’esperimento sarebbe un “laboratorio” nel quale sperimentare le opportunità di una coalizione allargata della quale la Lega è il fulcro.

Tra un anno bisognerà vedere quali saranno i rapporti di forza tra il Carroccio e Fratelli d’Italia, ma la dimensione governativa della Lega passa attraverso un’aggregazione del genere. Ecco perché Nicola Ottaviani potrebbe ottenere il via libera alla celebrazione delle primarie. Dal Capitano in persona.