Ecco il progetto per rilanciare il Centrosinistra a Frosinone: parola di Cristofari

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Il consigliere del Pd: “Vanno coinvolte le forze migliori della coalizione. Penso a Giuseppina Bonaviri per esempio. E il mio amico Michele Marini va recuperato” “Rispettiamo Zingaretti e Smeriglio, ma nessuno metterà il cappello su questa iniziativa”

Un progetto che parte da Frosinone, ma con l’ambizione di allargarsi sul territorio provinciale. Un progetto ambizioso, «sul quale però nessuno ha messo il cappello», dice Fabrizio Cristofari. Un progetto che l’ex candidato sindaco del centrosinistra nel capoluogo illustrerà nel dettaglio alla prossima riunione dell’assemblea provinciale del Partito.

 

Io non litigo, ragiono

Fabrizio Cristofari, consigliere comunale e presidente dell’Ordine dei Medici, esordisce con una battuta: «Mi hai fatto litigare con una quarantina di persone. Cento no, ma una quarantina sì». Il riferimento è all’articolo del contrasto con il capogruppo Dem Angelo Pizzutelli proprio sul metodo utilizzato per la costituzione di un gruppo unico dell’opposizione di centrosinistra al Comune. (leggi qui Frattura insanabile tra Angelo Pizzutelli e Fabrizio Cristofari)

Fabrizio Cristofari spiega: «Io non litigo, neppure sul calcio, che è l’argomento più serio che c’è. Faccio dei ragionamenti. Allora, mi sembra che a livello nazionale Paolo Gentiloni, Carlo Calenda e Nicola Zingaretti stiano discutendo sull’opportunità di allargare il campo del centrosinistra, perfino di valutare l’opzione di un campo diverso. Io rivendico, nel mio piccolo, l’iniziativa che sto cercando di portare avanti a Frosinone. Non limitando il discorso al solo consiglio comunale però».

 

Fermi da troppo tempo

Aggiunge Cristofari: «E’ una strategia collegiale, necessaria però a rilanciare una coalizione ferma da troppo tempo. Altrimenti, non è che perderemo le passate e le attuali elezioni, ma quelle da qui ai prossimi dieci anni».

Resta da capire però chi dovrebbero essere i giocatori. È da lì che si capisce il tipo di partita che si intende disputare. «In questo campo dovrebbero giocare, questo è il mio obiettivo, tutti coloro che rappresentano molto nel mondo politico e culturale del centrosinistra cittadino. Penso alla professoressa Giuseppina Bonaviri. Ma penso anche al mio amico (sì, è mio amico) Michele Marini. Il fatto che lui stia fuori dalla coalizione è un danno enorme. Va recuperato, motivato e rimesso in campo subito. E’ una risorsa straordinaria per il partito e per il centrosinistra».

 

Senza padroni

Il sospetto dietro l’angolo è che dietro possa esserci qualcuno che ispira dalla buca, un regista occulto. Che insomma il progetto abbia uno o più ‘padroni’.

«Questa è un’iniziativa di livello cittadino, che non ha “padroni”. Rispettiamo sia Nicola Zingaretti che Massimiliano Smeriglio, ma nessuno ha messo e metterà il cappello su questa iniziativa. Per aderire alla quale non sono necessarie abiure. Rispettiamo molto i partiti, ma è perfettamente compatibile mantenere l’appartenenza al Partito e iniziare questo tipo di percorso».

Proprio per questo motivo l’ex segretario del circolo Pd di Frosinone guarda oltre. E pensa in modo ‘zingarettiano’. Guarda ad una formazione allargata. «Il ragionamento va esteso alle associazioni e alle forze civiche».

 

Il nostro caro Angelo

Non litiga ma discute. Forse si fa prendere un po’ tanto dalla passione. Certo è che con il capogruppo Angelo Pizzutelli ha avuto uno scambio di battute intenso. Al limite del feroce.

«Per quanto riguarda Angelo Pizzutelli, siamo amici e gli sono grato. Perché lui ha contribuito in maniera enorme a quello che considero il mio successo elettorale un anno fa. Molti sorrideranno, ma di successo si è trattato considerando le condizioni della coalizione. Bene, Angelo Pizzutelli, da solo, ha preso il 10% dei voti che ho preso io con tutta la coalizione a sostegno. Un risultato eccezionale. E quando si è trattato di indicare il capogruppo, ho fatto volentieri due passi indietro. Era giusto che lo facesse lui».

 

La coalizione scricchiola

Resta da capire quale sia il vero rapporto con il Pd. «Con il Partito sono in totale sintonia e illustrerò il progetto in sede di assemblea la prossima settimana. Un progetto che si fermerà per qualche polemica, un progetto che mira alla riqualificazione della politica frusinate. Dobbiamo dire ad alta voce che è assurdo che Michele Marini stia fuori, dobbiamo dire ad alta voce che è stato un suicidio “regalare” Alfredo Pallone a Nicola Ottaviani un anno fa. Dal riconoscimento degli errori si riparte. Un’ultima cosa: in questo momento però mi preoccuperei di più delle enormi lacerazioni che attraversano il centrodestra. A livello nazionale e provinciale, ma soprattutto comunale. La coalizione scricchiola. E si… sente».

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