Effetto Provinciali/ Le conseguenze su Frosinone

Le conseguenze del voto Provinciale sul Consiglio Comunale di Frosinone. La Lega potrebbe vendicarsi già giovedì per la mancata elezione di Bruni. Magliocchetti candidato sindaco dopo Ottaviani per Forza Italia. L'effetto Sardellitti nel Pd. E di Vacana nel M5S

La vendetta è un piatto che si serve tiepido. Appena il tempo di lasciar sbollire il risultato delle elezioni provinciali di Frosinone. (leggi qui Coltellate & capocciate: ecco come si legge il voto delle elezioni Provinciali). A Frosinone la Lega potrebbe presentare il conto già l’undici aprile prossimo: giovedì.

Sara importante vedere cosa accadrà quel giorno in sede di approvazione del Bilancio comunale di Frosinone. Perché il Gruppo consiliare della Lega è ferito dalla mancata elezione di Sara Bruni.

Il clima nella Lega di Frosinone

Nel Gruppo iniziano a serpeggiare dubbi, malumori, sospetti. Che hanno al centro il sindaco Nicola Ottaviani. È passato alla Lega da poche settimane. Ma si sente innanzitutto espressione del suo soggetto politico Movimento Italia, E poi della Lega. La realtà è che a Frosinone ognuno ha remato per la sua componente: Ottaviani ha eletto Andrea Campioni. Il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli ha eletto nella lista della Lega il suo Igino Guglielmi. E la Lega dura e pura di Mimmo Fagiolo è rimasta a contare, senza riuscire ad eleggere nessuno.

I conti di Fagiolo non quadrano. Non si ritrova il voto di Giampiero Fabrizi. Che fa parte del gruppo della Lega. Ma prima di tutto è un fedelissimo di Nicola Ottaviani e quasi certamente ha sostenuto Campioni.

Alla conta dei 30 voti pesantissimi di Frosinone, rimane il dubbio su come abbia votato Marco Ferrara. La matematica esclude che abbia votato per Fratelli d’Italia (la sua area di riferimento): lì i voti ponderati sono stati uno soltanto e l’ha messo nell’urna Magliocchetti. Ferrara ha votato per Igino Guglielmi il candidato di Gianfranco Pizzutelli. Marco Ferrara rivendica un assessorato che non gli viene dato. La fascia non arriva perché FdI fa riferimento al senatore Massimo Ruspandini e non a Ferrara. E questo è fondamentale.

Il clima in Forza Italia

A Frosinone Forza Italia è un Partito in via di smobilitazione. Non ha votato per gli azzurri Riccardo Masecchia. Fedelissimo di Alessandra Madarelli, i boatos dicono che avrebbe votato per FdI, cioè per Daniele Maura su indicazione del senatore Massimo Ruspandini. E questo avvalora le voci che vogliono Alessandra Mandarelli come una delle possibili candidate sindaco in quota Fratelli d’Italia dopo Ottaviani. Ma si tratta di voci infondate: Daniele Maura non ha preso voti a Frosinone. Masecchia, dicono i numeri, ha votato Igino Guglielmi.

In Forza Italia è evidente che sia mancato il voto del presidente del Consiglio Comunale Adriano Piacentini. Già coordinatore provinciale azzurro, non ha seguito Ottaviani nella Lega. Ma nessuno ha mosso un dito per continuare a farlo sentire a casa sua in Forza Italia. Se ha votato per Campioni ha solo confermato il patto di lealtà e di amicizia con il sindaco.

Magliocchetti candidato sindaco

Dopotutto, l’altra sera, con una scelta di tempi straordinaria, c’è stata una cena che ha visto al tavolo il vice coordinatore nazionale Enti Locali di Forza Italia Mario Abbruzzese, l’ex coordinatore provinciale e presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio Pasquale Ciacciarelli, il capogruppo di Frosinone Danilo Magliocchetti. Se c’è un voto sul quale il Partito può contare è il suo.

In quella cena è stato sottolineato che al prossimo tavolo del centrodestra con cui individuare il candidato sindaco di Frosinone dopo Ottaviani, Forza Italia calerà il nome di Danilo Magliocchetti.

L’annuncio ufficiale arriva poco dopo il risultato elettorale. A dichiararlo è il coordinatore provinciale Tommaso Ciccone. Dice «per me e per Forza Italia l’unico riferimento certo su Frosinone è Danilo Magliocchetti, uomo leale e incline al gioco di squadra, da 25 anni sempre dalla stessa parte. Anche per i prossimi appuntamenti elettorali che riguarderanno il capoluogo, il perno su cui muoverá ogni riflessione politica di Forza Italia sarà lui».

Pd, prospettiva Sardellitti

Alessandra Sardellitti (componente Pompeo) entra in Consiglio Provinciale superando il segretario provinciale del Partito Domenico Alfieri. (leggi qui tutti i dettagli Coltellate & capocciate: ecco come si legge il voto delle elezioni Provinciali). Ma supera anche Vincenzo Savo (componente De Angelis & Buschini).

È un dato politicamente di peso. Intanto per il peso specifico che va ad aggiungere alla neonata area che fa riferimento al Presidente della Provincia. E poi per quanto riguarda le prospettive di candidatura a sindaco di Frosinone.

È chiaro che il fatto di vedere arrivare prima Alessandra Sardellitti imponga una riflessione a tutta l’ala di Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e del segretario cittadino Andrea Palladino. Soprattutto in chiave di candidatura a sindaco. Infatti, la Sardellitti prima a Frosinone dice che anche l’area Pompeo può dire la sua al tavolo delle decisioni nel capoluogo.

A titolo di esempio. Nell’area c’è Norberto Venturi, c’è Michele Marini, c’è in prospettiva Stefano Pizzutelli. E proprio la saldatura dell’area che fa riferimento alla Sardellitti con Venturi e Stefano Pizzutelli può essere importante.

Le Cinque stelle di Bellincampi

Luigi Vacana ha lavorato benissimo sull’area del Movimento 5 Stelle. Non ha raggiunto un’intesa con il Movimento, non lo rappresenta. Ma ha un patto con il consigliere comunale di Frosinone Christian Bellincampi. Che è andato a votarlo.

Un patto in base al quale Vacana si è impegnato a portare le istanze grilline di Bellincampi in consiglio provinciale. Ma solo le sue. Effetti del uno vale uno. Anche a Frosinone.

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