Elezioni -6, il diario dell’ultima settimana

Il riassunto della giornata quando mancano sei giorni alle elezioni regionali. Da Silvio a Mattino 5 a D'Amato che smaschera il termovalorizzatore. Rocca punta il dito sulla Sanità e la Valle del Sacco. E sulla discarica...

L’ultima settimana di campagna elettorale comincia con le dichiarazioni di Silvio Berlusconi, prosegue con la mossa di Alessio D’Amato che sfila l’ultima maschera al Movimento 5 Stelle. Si conclude con Francesco Rocca che punta il dito sulla ricostruzione di Amatrice. Sul Le elezioni regionali del Lazio sono in agenda per il 12 ed il 13 febbraio ed il clima è quello da girone finale. (Leggi qui).

La mattinata con Silvio

Silvio Berlusconi in collegamento a Mattino 5

Le elezioni Regionali del Lazio sono maledettamente importanti per il centrodestra. Ed in bilico in vari centri chiave. Al di là della vittoria o meno del centrodestra, strategico sarà il risultato dei singoli Partiti che sostengono Francesco Rocca. È per questo che Silvio Berlusconi interviene a ‘Mattino cinque‘ su Canale 5.   Dice: “Dopo la vittoria del centrodestra alle elezioni politiche è fondamentale prevalere anche i queste due regioni, che sono il cuore economico e politico del Paese“.

Che il Lazio sia diventato in questi anni il cuore economico del Paese lo ricorda Alessio D’Amato. Concede al Cav appena il tempo di spegnere i riflettori che lancia sulla rete una dichiarazione in cui sottolinea che il Lazio si conferma la locomotiva d’Italia registrando un +17.4% nell’export in base ai Monitor Intesa Sanpaolo. «È un risultato figlio del grande lavoro di questi anni che dimostra le grandi potenzialità della nostra Regione. Il farmaceutico è il motore con il quarto trimestre consecutivo con crescita a doppia cifra conferma la scelta fatta da questo governo regionale di puntate nel favorire l’internazionalizzazione, Ict e aerospazio».

Iannarilli sostiene Ciacciarelli

Pasquale Ciacciarelli con Matteo Salvini

L’ultima settimana di campagna elettorale è quella in cui si tirano fuori gli assi. Il leghista Pasquale Ciacciarelli incassa l’appoggio dei consiglieri comunali di Frosinone Dino Iannarilli e Giovanni Bortone. Con lui anche l’assessore Rossella Testa. Nelle ore scorse da Amaseno hanno ufficializzato l’appoggio il consigliere comunale Vittorio De Lellis e Gianni Zomparelli.

L’obiettivo del Consigliere regionale uscente è quello di tirare la volata all’intera squadra di candidati, puntando ad una percentuale che faccia scattare in maniera naturale un assessorato per la provincia di Frosinone.

La dimostrazione sta nell’appuntamento delle prossime ore a Ceccano. Dallo staff di Ciacciarelli assicurano che il Consigliere uscente non andrà a chiedere i voti per se stesso ma per il candidato locale Marco Corsi.

La maschera del M5S

Alessio D’Amato

Alessio D’Amato intanto toglie la maschera a Giuseppe Conte ed al suo candidato Donatella Bianchi. Ribadisce che quella candidatura serve solo per consegnare il Lazio al centrodestra: i sondaggi fatti fino al giorno in cui è stato possibile rivelarne il contenuto, confermano questa tesi, un’alleanza Progressisti + Movimento 5 Stelle sarebbe davanti al centrodestra.

Conferma che la scorsa estate i vertici regionali di Pd e M5S erano al tavolo per scrivere le linee guida del programma elettorale congiunto. A mandare all’aria quel tavolo è stato Giuseppe Conte puntando il dito sulla questione del termovalorizzatore di Roma. “Eravamo tutti d’accordo su un punto di partenza. E cioè che Roma ha bisogno di impianti. Senza impianti non riuscirà mai a gestire tutta quella massa di rifiuti prodotta quotidianamente. E l’assenza di impianti favorisce gli affari delle ecomafie”.

La premessa fondamentale è una. L’amministrazione Zingaretti ha approvato un Piano dei Rifiuti che vieta la realizzazione di nuovi termovalorizzatori. Ogni ragionamento politico non può evitare di partire dal fatto che la Regione Lazio ha vietato la costruzione sul suo territorio di nuovi termovalorizzatori. Quello di Roma è stato attuato con un provvedimento del Governo Draghi: sulla cui necessità possiamo discutere quanto vogliamo. Ma il dato fondamentale resta uno: il Lazio aveva fatto una legge che è tuttora in vigore. Ha rispettato la parola data all’alleato”.

La soluzione pugliese

Giuseppe Conte e Donatella Bianchi

“In caso di vittoria, convocheremo un tavolo scientifico con il quale verificare quale sia la tecnologia più moderna e meno impattante” ha ribadito oggi l’assessore regionale alla Sanità e candidato alla guida del Lazio.

La soluzione più moderna sul piano tecnologico ed ambientale è quella approvata di recente in Puglia. Lì è stato dato il semaforo verde per la prima volta un impianto che rivoluziona del tutto il concetto di termovalorizzatore. Elimina le discariche ed elimina anche gli impianti come Colfelice dove i rifiuti vengono lavorati recuperando il possibile, trasformando il resto in combustibile per termovalorizzatori.

In pratica: niente fiamme, niente viene bruciato, niente ceneri, niente emissioni nell’aria. Il rifiuto viene tritato, spruzzato dentro un gigantesco catino riscaldato ad altissima temperatura per vetrificare tutto. In pratica si generano palline di vetro: che possono essere utilizzate in vari campi industriali, come le basi per gli asfalti o la bio edilizia. Stando al progetto pugliese il suo costo è di due volte più basso di quello dei termovalorizzatori.

Digitalizzare i posti letto

Francesco Rocca (Foto: Carlo Lannutti © Imagoeconomica)

Francesco Rocca punta sulla sanità. «Nei primi 100 giorni faremo una digitalizzazione dei posti letto per risolvere il problema dei Pronto Soccorso» dice a TgCom24 .

Per quanto riguarda le liste d’attesa, le strutture private accreditate sono fuori controllo perché non governate dalla Regione” ha aggiunto. Per Rocca è necessario tornare a governare le prestazioni per abbattere immediatamente le liste d’attesa e a investire nelle province del Lazio. «Pubblico e privato concorrono insieme ma se non si governa c’è sempre qualche piccola sacca. Puliamo le acque e controlliamo». 

A TgCom24 Francesco Rocca parla anche della provincia di Frosinone e della Valle del Sacco. Sostenendo che si debba «fare ripartire le imprese e dare occupazione. Nella Valle del Sacco, dove ci fu il caso della società Catalent che voleva investire 100 milioni e poi è scappato per la burocrazia. Ci sono 50 milioni di euro per la bonifica ma non vengono utilizzati. Non bastano ma sarebbe stato un inizio».

Un altro passaggio parla di Viterbo ma tocca indirettamente anche il sud del Lazio. Il candidato governatore del centrodestra dice «Il Lazio è al 18esimo posto in Italia per raccolta differenziata. Quello di creare discariche è un altro aspetto imbarazzante. Hanno nuovamente fatto una delibera che deroga i limiti stabiliti, perché non c’era più spazio, e nel viterbese si continua a scaricare. Questa è una cosa che deve terminare subito».

Il che andrà ad incidere anche sulla destinazione dei rifiuti che partono dalla provincia di Frosinone.

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