Alle urne alle urne, forse perfino a luglio. Chi sarebbe ricandidato e chi spera

FOTO: © Stefano Strani

Nel caso di accelerazione della crisi di governo, le elezioni anticipate sarebbero imminenti e necessariamente si ripartirebbe dagli uscenti. Con qualche eccezione però. Attenzione a Ottaviani (Lega), Quadrini (Forza Italia), De Angelis e Pompeo (Pd). Il caso Ciacciarelli.

Tra gli scenari ipotizzati dopo l’ultimatum del premier Giuseppe Conte alla Lega e ai Cinque Stelle c’è quello del voto anticipato in tempi brevissimi. Ottobre o addirittura luglio. Sia Matteo Salvini che Luigi Di Maio hanno  risposto che loro sono pronti ad andare avanti, aggiungendo però troppi “ma”. All’ultimatum di Conte, inoltre, manca la scadenza.

Certo è che nel caso di elezioni anticipate rapide sarebbe impossibile cambiare molto nello scenario delle candidature locali. Non ci sarebbe il tempo. Inoltre è da tener presente che il sistema elettorale per le politiche è maggioritario e proporzionale al tempo stesso. Ci sono i collegi uninominali (maggioritari) e poi quelli plurinominali (proporzionali). Si ripartirebbe dagli uscenti. Ma come?

Nella Lega nessun dubbio per la conferma di Claudio Durigon come capolista del proporzionale Frosinone-Latina. Nello stesso collegio ci sarebbe sicuramente anche Francesca Gerardi. Per Francesco Zicchieri doppia opzione: ricandidatura al collegio nord della provincia di Frosinone oppure spostamento in quello di Terracina, sempre alla Camera. In questo secondo caso il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani concorrerebbe in Ciociaria al posto di Zicchieri. Gianfranco Rufa nel 2018 è stato eletto a Viterbo. Sarà riconfermato, ma bisogna vedere dove.

Nei Cinque Stelle è probabile che il limite dei due mandati abbia una deroga, altrimenti tanti big resterebbero fuori. A cominciare da Luigi Di Maio. Nella stessa situazione dei due mandati è Luca Frusone. Gli altri eletti di questo territorio sono Ilaria Fontana ed Enrica Segneri. Semmai è da vedere chi avrebbe il coraggio di andare nel maggioritario, dopo i numeri da “scoppola” emersi alle Europee. Ci sarebbe invece la fila per il proporzionale.

Il centrodestra si ripresenterebbe unito. Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia). sarebbe confermato nel maggioritario del Senato. E Forza Italia? Dipenderà anche dall’esito del ballottaggio di Cassino. Se Mario Abbruzzese diventerà sindaco, allora potrebbero aprirsi spazi per la candidatura al collegio sud della Camera. Gianluca Quadrini si è già prenotato, ma dovrà guardarsi da Danilo Magliocchetti. E anche da Pasquale Ciacciarelli: in caso di ritorno alle urne, non potrà evitare di candidarsi Nicola Zingaretti determinando la procedura per il ritorno al voto anche della Regione Lazio. Ciacciarelli seguirebbe la stessa strada imboccata dal Governatore: quella che porta in Parlamento, lasciando libero uno spazio per la Regione. Sul quale ha già messo l’opzione Tommaso Ciccone. Se invece a Cassino vincerà Enzo Salera, allora Mario Abbruzzese sarà tenuto in considerazione.

E nel Partito Democratico? Francesco De Angelis capolista nel proporzionale alla Camera. Oppure posizione blindata al Senato. Poi possibile spazio anche per il presidente della Provincia e dell’Upi Lazio Antonio Pompeo. Dipenderebbe da lui.

Attenzione anche alle quote rosa, in tutti i Partiti. Nella Lega, per esempio, c’è Maria Veronica Rossi, fresca di oltre 23.000 voti alle europee.

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