Mignanelli torna a destra: «Votate Abbruzzese sindaco»

L'ex vice presidente della Provincia di centrosinistra ora torna nel centrodestra. E riabbraccia Mario Abbruzzese. In nottata l'invito ai suoi elettori a sostenerlo nel ballottaggio di domenica.

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

Senza un annuncio ufficiale. Senza un post sulla sua bacheca. L’ex vice presidente della Provincia Massimiliano Mignanelli torna a destra e riabbraccia Mario Abbruzzese. Lo voterà domenica al ballottaggio per diventare sindaco e altrettanto chiederà di fare ai suoi elettori.

Li ha contattati di persona. Inviandogli via WhatsApp la locandina che ha usato per ringraziarli dei voti raccolti il 27 maggio: modificata, ora contiene l’invito a tornare alle urne per il ballottaggio. Ed a votare Abbruzzese. Nessuna possibilità di equivoco: “Il 9 giugno sostieni con me Abbruzzese sindaco“.

Il messaggio

Ad accompagnare la foto c’è un breve messaggio di testo. “Ciao, dopo il buon risultato del 26 maggio tanti cittadini ci hanno chiesto di portare avanti i temi che ci stanno a cuore. Ci siamo confrontati con Mario Abbruzzese ed Enzo Salera per capire cosa intendono fare per far ripartire la nostra amata città».

Con Mario Abbruzzese è emersa la volontà condivisa di fare squadra e di impegnarci su progetti concreti e realizzabili. Capaci di migliorare la qualità della cita dei cittadini, accrescere il livello di sicurezza nelle scuole e nei luoghi pubblici, promuovere la cultura, favorire la crescita occupazionale e impegnarsi nel sociale per non lasciare nessuno indietro».

Per questo ti invito a sostenere domenica 9 giugno il progetto “X una grande Cassino” del candidati sindaco Mario Abbruzzese».

Triplo salto mortale

Quello di Massimiliano Mignanelli è un triplo salto mortale. Perché a febbraio fu tra i protagonisti della raccolta di firme con cui buttare giù l’amministrazione di centrodestra guidata da Carlo Maria D’Alessandro. A distanza di quattro mesi è tornato sui suoi passi. Ed ora invita a votare per l’uomo che all’epoca riteneva fosse il regista occulto di ogni scelta del sindaco.

Non solo. Con questa operazione Mignanelli torna nel centrodestra. Fino a febbraio era il vice presidente della Provincia di Frosinone guidato dal Pd di Antonio Pompeo. Ci era stato eletto candidandosi nella lista del Partito Democratico, seppure come indipendente. Perché veniva dalle file di Beatrice Lorenzin dopo una vita intera trascorsa in Forza Italia e Ncd.

C’è di più. Sua nipote Rossella Chiusaroli era la capogruppo di Forza Italia nella scorsa Consiliatura. Fu lei ad organizzare tutte le mosse che culminarono con la caduta del centrodestra a Cassino. Ed a determinare così il ritorno alle urne. Paradosso vuole che Rossella Chiusaroli sia la prima dei non eletti alle spalle di Mignanelli: se Mario Abbruzzese dovesse vincere il ballottaggio e Mignanelli essere chiamato in giunta a fare l’assessore, lei ritornerebbe in Consiglio Comunale in quella stessa maggioranza che ha buttato giù circa cento giorni fa.

Via le ruggini antiche

I rapporti politici tra Mario Abbruzzese e Massimiliano Mignanelli si erano interrotti circa dieci anni fa. Al tempo di un’altra grande crisi politica: quella che portò alla caduta anticipata del secondo governo cittadino di Bruno Scittarelli. Fu proprio Mario Abbruzzese all’epoca il protagonista di un lungo e sfibrante braccio di ferro con il sindaco: per un rimpasto che comprendesse anche la carica di Presidente del Consiglio Comunale, ricoperta da Mignanelli.

Quando Abbruzzese poi aveva aderito a Forza Italia, Mignanelli aveva preferito spostarsi nel Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. E in seguito era andato con Beatrice Lorenzin. Pur di non militare nello stesso partito di Abbruzzese.

Il tempo cura ogni ferita. Anche quelle politiche.