Così il Pd vuole riprendersi il capoluogo

Come nel 1998 De Angelis punta sul voto trasversale Corteggiamento verso il Polo Civico di Pizzutelli e pressing su Tucci

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Dopo due sconfitte consecutive e dieci anni all’opposizione il Partito Democratico e il centrosinistra hanno messo nel mirino le prossime elezioni comunali di Frosinone. Mancano ventidue mesi, ma le strategie sono già iniziate.

In pole position per la candidatura a sindaco c’è Mauro Vicano e per lui si sta muovendo Francesco De Angelis, presidente del Consorzio Asi e leader di Pensare Democratico, la componente maggioritaria del Pd.

Vince chi è trasversale

FRANCESCO DE ANGELIS CON GIANFRANCO SCHIETROMA

È stato proprio De Angelis a rilanciare il cosiddetto “modello Marzi”, che poi altro non è che la capacità della coalizione di centrosinistra di “attrarre” gruppi e liste civiche che solitamente fanno riferimento al centrodestra. Insomma, la possibilità di intercettare il voto trasversale, quello cosiddetto di confine. Le elezioni comunali lo consentono, anche nei Comuni con oltre 15.000 abitanti. Perché le liste civiche sono spesso decisive. 

È successo con Domenico Marzi, ma anche con Michele Marini. E con Nicola Ottaviani, che sia nel 2012 e nel 2017 ha avuto dalla sua parte esponenti e formazioni che alle politiche, alle regionali e alle europee hanno votato per partiti del centrosinistra. 

Francesco De Angelis già in passato ha avuto un ruolo fondamentale in questo tipo di strategie. Nel 1998 l’accordo al ballottaggio tra Domenico Marzi e Adriano Piacentini è passato alla storia come “il patto di Valmontone”, perché lì fu ufficialmente siglato nel corso di una cena. Ma l’intesa vera e propria era stata raggiunta qualche ora prima a Ferentino. In un vertice ristrettissimo al quale avevano preso parte Francesco De Angelis (allora leader dei Democratici di Sinistra), Adriano Piacentini (candidato sindaco di un fronte centrista che rispecchiava l’Udr) e Domenico Spaziani Testa, fedelissimo di Piacentini.

A ventidue anni di distanza Francesco De Angelis è ancora in prima linea. Pronto a scatenare l’offensiva per portare nel centrosinistra formazioni ora a sostegno di Nicola Ottaviani o che tre anni fa hanno sostenuto il centrodestra. 

Pizzutelli, il sogno poco proibito

Gianfranco Pizzutelli con Francesco De Angelis e Miriam Diurni al Consorzio Asi

In cima alla lista di Francesco De Angelis sembrerebbe esserci il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli (membro del cda dell’Asi): 2.578 voti tre anni fa, per una percentuale del 9,93%. Con 5 consiglieri comunali e 2 assessori il Polo Civico è la prima forza politica della maggioranza di centrodestra che appoggia Nicola Ottaviani

Il “corteggiamento” politico di De Angelis sarebbe già iniziato ed è destinato ad aumentare. Il leader dei Democrat ripete due concetti ai fedelissimi. Il primo: Nicola Ottaviani non potrà essere candidato a sindaco la prossima volta. Il secondo: dobbiamo mettere in campo tutto il nostro peso politico per cercare di “attrarre” formazioni civiche di centrodestra.

Evidente che in questo scenario rientrano anche spazi di agibilità politica importanti, sui quali Francesco De Angelis e il centrosinistra potrebbero puntare. A livello regionale non mancano certamente enti e possibili incarichi di prestigio. Si tratta di un fronte caldissimo, ma ci sono pure delle variabili. Perché a settembre la partita politica italiana può cambiare. 

Non soltanto per i riflessi dell’election day (Comunali, Regionali e Referendum), ma anche per le indiscrezioni sempre più tambureggianti. Una delle quali riguarda l’ipotesi di un’entrata di Nicola Zingaretti nel Governo. Il che condurrebbe ad elezioni anticipate alla Regione Lazio nella primavera del 2021. Ed è evidente che il quadro politico potrebbe cambiare anche alla Pisana

Va sempre tenuto presente che le comunali di Frosinone sono in programma nel maggio 2022. E che le accelerazioni del quadro politico italiano rendono impossibili disegni di scenari a medio e lungo termine

Il ruolo di Tucci

CARLO GAGLIARDI

Oltre al Polo Civico, però, il centrosinistra è in pressing su Carmine Tucci, da anni fondatore di liste civiche che hanno avuto ruoli importanti alle comunali.

Tre anni fa Tucci appoggiò la candidatura di Nicola Ottaviani con la lista Cuori Italiani, nella quale venne eletto consigliere Carlo Gagliardi. Dopo una parentesi in quota Lega, Carmine Tucci ha ripreso a lavorare al progetto civico “Noi per Frosinone.

Mentre nei giorni scorsi Gagliardi è uscito dalla Lega e con Tucci non ha mai interrotto i rapporti. Il Pd è intenzionato a sondare la disponibilità di Tucci a sostenere una candidatura a sindaco sostenuta dal centrosinistra, ma con una forte impronta civica. 

E qualche contatto, secondo autorevoli indiscrezioni, ci sarebbe già stato. 

E destra non stanno al balcone

NICOLA OTTAVIANI. FOTO © STEFANO STRANI

Il centrodestra però non resta a guardare e sono già scattate le contromisure.

Intanto il sindaco Nicola Ottaviani è intenzionato a continuare a recitare un ruolo di primo piano anche sul piano politico. Non soltanto come dirigente di spicco della Lega, ma anche e soprattutto come leader di una coalizione, quella di centrodestra, che da otto anni amministra il capoluogo. 

Tre anni fa Ottaviani vinse al primo turno con 15.038 voti, vale a dire il 56,38%. È da quel dato che intende ripartire. Un risultato ottenuto con uno schema di alleanza fortemente caratterizzato sulle liste civiche oltre che sui Partiti. Proprio per utilizzare al massimo pure il fattore trasversale. 

D’altronde l’importanza della posta in palio delle elezioni comunali di Frosinone è nota. Il centrosinistra ha amministrato per tre mandati (quindici anni) il capoluogo: due volte con Domenico Marzi sindaco, una con Michele Marini. 

Poi è iniziata la stagione del centrodestra, con le due vittorie di Nicola Ottaviani: nel 2012 battendo Michele Marini al ballottaggio, nel 2017 trionfando al primo turno. 

Nel 2022 sarà un duello all’ultimo voto. Trasversale. 

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