Elezioni a Ferentino, la madre di tutte le battaglie

La vera posta in palio per il Centrosinistra nelle elezioni Comunali del 10 giugno. Soprattutto a Ferentino. Dove Antonio Pompeo si gioca il bis al Comune. Ma anche alla Provincia. Ed il futuro ruolo all'interno del Partito Democratico

Non vuole stravincere, stavolta si accontenta di vincere. Antonio Pompeo sa che il mandato bis a Ferentino assumerebbe una valenza importante sotto molteplici punti di vista. 

 

La reale posta in palio 

Intanto interromperebbe la lunga serie di sconfitte di un candidato del Pd nei Comuni più grandi (Frosinone, Ceccano, Cassino). Poi gli aprirebbe la strada alla conferma nel ruolo di presidente della Provincia.

Quindi lo proietterebbe de facto sulla scena dei futuri leader del Partito Democratico in Ciociaria. Infine, particolare non trascurabile, raggiungerebbe il risultato auspicato da Nicola Zingaretti, contribuendo alla risalita di un Partito che corre il rischio di essere condannato all’irrilevanza.

E l’antidoto è dato esclusivamente dalle vittorie nei Comuni e dal protagonismo degli amministratori. Perché intanto, prima delle elezioni del 10 giugno, la direzione nazionale dei Dem, il 19 maggio, potrebbe indire le procedure per il congresso nazionale e Matteo Renzi ha già detto che verrà scelto con le primarie. Quindi, se Nicola Zingaretti dovesse essere della partita, gli amministratori locali di questo territorio avranno una straordinaria occasione di mettersi in mostra. Antonio Pompeo lo sa.

 

Cinque candidati a sindaco

A Ferentino però dovrà confermarsi. Guiderà una coalizione composta da 7 liste, una in meno della volta scorsa, quando a supportarlo c’erano otto formazioni. Però indubbiamente Pompeo guiderà una coalizione di centrosinistra.

Quattro gli avversari. Il primo è Franco Collalti, sostenuto da 5 liste di un’alleanza di centrodestra: quella del sindaco, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Cambiare.
Poi c’è l’imprenditore Giuseppe Virgili con 3 liste civiche. In campo anche Maurizio Berretta: 3 liste civiche a suo favore. Berretta sarà sostenuto dal socialista Gianni Bernardini.

Nulla di strano, non soltanto perché i rapporti tra Pompeo e Bernardini sono sempre stati conflittuali, ma anche perché confermano una tradizione “belligerante” tra Pd e Partito Socialista. Sul piano provinciale, ma questo è un altro discorso, continua a non essere chiara la strategia dei Socialisti di Gianfranco Schietroma.

Senza l’intesa con il Pd sono condannati all’irrilevanza politica e per una formazione di sinistra (vedi le percentuali di Liberi e Uguali alle politiche) i tempi non sono maturi.

Infine, c’è Fabio Magliocchetti, sostenuto da una lista civica.

 

Il precedente dell’altra volta

Il 26 maggio 2013 alle urne si recò il 75,08% del corpo elettorale. Antonio Pompeo stravinse al primo turno con il 65,26% dei consensi, pari a 8.519 voti. Le liste della coalizione di centrosinistra fecero ancora meglio: 9.755 voti, il 78,02%. Con il Partito Democratico al 18,24% (2.280 voti).

Marco Valeri, sostenuto dalla coalizione di centrodestra formata da tre liste, arrivò al 29,49% (3.849 voti). Da tenere presente che stavolta Valeri e Antonello Iannarilli non sosterranno il centrodestra. Cinque anni fa c’era anche il candidato sindaco dei Cinque Stelle, Corrado Caiti: 5,28% (686 voti). Stavolta i Cinque Stelle non ci saranno a dimostrazione però che per quanto riguarda le elezioni comunali, in provincia di Frosinone quasi non esistono.

Ma c’è un’altra considerazione che Pompeo sta facendo. Nel collegio uninominale della Camera il 4 marzo scorso, a Ferentino, Francesco Zicchieri (centrodestra) superò largamente il 38% dei voti, mentre Raffaele Nalli (Cinque Stelle) oltrepassò il 36%. Centrosinistra ininfluente.

Se a Ferentino Antonio Pompeo dovesse confermarsi al primo turno, coglierebbe un risultato enorme sul piano personale ma anche per il Pd e il centrosinistra.

Infine, il voto disgiunto, la possibilità cioè di votare un candidato consigliere di uno schieramento e un candidato sindaco di un altro. Sarà anche questo un elemento di grande valutazione.

Specialmente nel centrodestra. Perciò le comunali di Ferentino saranno la madre di tutte le battaglie politiche in provincia di Frosinone.

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