Elezioni provinciali da resa dei conti. Più d’un Congresso

Le accelerazioni nazionali stanno cambiando il quadro politico. Impossibile per i Partiti organizzare delle assemblee, ma si respira la voglia di “conte” all’ultimo voto. Anche in provincia di Frosinone tutti i Partiti cercano assetti ed equilibri. Pd: Pompeo prova l’assalto a De Angelis. Lega: derby Ottaviani-Ciacciarelli. Forza Italia: tra Fazzone e Tajani guai a chi perde. Fratelli d’Italia: Foglietta sogna lo sgambetto a Ruspandini.

I Congressi di Partito non si fanno più. Anzi, non li fa più nessuno, tranne i Democrat, che anzi ne celebrano pure troppi. Il fatto che oggi ci sia la pandemia non cambia il fatto che un Congresso non si convocasse più neppure prima. Men che meno in provincia di Frosinone.

Peraltro c’è un dato da tenere presente: pochi anni fa il congresso lo fece Forza Italia, eleggendo Tommaso Ciccone segretario. I vincitori furono Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli, che pochi mesi dopo lasciarono gli “azzurri” approdando in Cambiamo. Questo per dire come sia complicato oggi affidare ad un Congresso quelle che alla fine sono delle conte interne. (Leggi qui Forza Italia ritorna al futuro: Tommaso Ciccone eletto Coordinatore).

Ecco perché le elezioni provinciali della prossima primavera rappresenteranno validi “surrogati” dei Congressi che furono. Per un motivo: alla urne saranno chiamati sindaci e consiglieri comunali. Insomma, gli amministratori dei partiti. A loro volta collegati ai  big. Dunque, cosa c’è di meglio di “contarsi” a colpo di voto ponderato? Non esiste un’occasione migliore. (Leggi qui come andò la volta scorsa: Effetto Provinciali/ Top e flop. Chi ha vinto e chi ha perso alle elezioni).

Pd, la sfida in due tempi

ANTONIO POMPEO E FRANCESCO DE ANGELIS (Foto: AG. ICHNUSAPAPERS)

Cominciamo dal Partito Democratico. Intanto il presidente della Provincia Antonio Pompeo può decidere la data delle elezioni. Il mandato dei 12 consiglieri scadrà il 7 aprile. Da quel momento Pompeo avrà 90 giorni di tempo per indire le elezioni. E lanciare, come leader di Base Riformista, la sfida a Pensare Democratico di Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Sara Battisti. La composizione della lista rappresenterà il primo tempo.

Poi ci sarà il secondo con il voto. La volta scorsa finì 2-2. Massimiliano Quadrini e Vincenzo Savo i consiglieri dell’area di De Angelis, Alessandra Sardellitti e Germano Caperna (poi passato con Italia Viva di Matteo Renzi) quelli di Pompeo.

Fu trovato un accordo equilibrato. Ma stavolta sarà diverso, perché far capire all’avversario interno di avere la maggioranza rappresenterà “tanta roba” in previsione delle candidature alle politiche e alle regionali.

La sfida di Ottaviani

Nella Lega il coordinatore provinciale Nicola Ottaviani sta accelerando sulla campagna di adesioni. Per lui le provinciali sono un appuntamento cruciale e già sta lavorando sia alle liste che alle alleanze interne per capitalizzare il voto ponderato. (Leggi anche Coltellate & capocciate: ecco come si legge il voto delle elezioni Provinciali).

Igino Guglielmi

La volta scorsa la lista della Lega elesse due consiglieri… non leghisti: Andrea Campioni ed Igino Guglielmi, uno espressione diretta del Polo Civico ed uno del sindaco Ottaviani che all’epoca non era ancora leghista. Questa volta Ottaviani vuole dimostrare che con lui al timone anche il carroccio riuscirà a piazzare i suoi uomini a Palazzo Iacobucci.

Ma Ottaviani non è l’unico che si sta muovendo. Lo sta facendo anche il responsabile dell’Organizzazione Pasquale Ciacciarelli, intenzionato a mostrare i muscoli. Sarà un confronto interessante e molto significativo.

Il congresso dei Fratelli

Battesimo del fuoco per il neo commissario provinciale di Fratelli d’Italia, il senatore Massimo Ruspandini. Le provinciali sono ostiche, perché già in questa consiliatura Alessandro Foglietta ha dimostrato di poter piazzare i suoi “colpi”. Nel 2019 Fratelli d’Italia si presentò in una lista unitaria con gli “azzurri”. Stavolta sarà difficile, bisognerà contarsi e Ruspandini non può fallire.

D’altronde però Alessandro Foglietta, Antonello Iannarilli e Alessia Savo non possono sprecare l’ultima occasione che resta loro per battere davvero un colpo. (Leggi qui Ruspandini come Pirro: vince la battaglia, rischia la guerra).

Ed il Congresso di Forza Italia

Rossella Chiusaroli, Daniele Natalia, Adriano Piacentini e Giuseppe Patrizi

Infine Forza Italia, all’interno della quale la contrapposizione è chiara e durissima. Da una parte ci sono i fedelissimi di Claudio Fazzone, cioè i tre sub commissari Daniele Natalia, Adriano Piacentini e Rossella Chiusaroli. Dall’altra gli attuali consiglieri provinciali Gianluca Quadrini e Gioacchino Ferdinandi. I quali hanno lanciato la sfida: tutti i migliori in lista.

Quadrini e Ferdinandi vogliono dimostrare di avere più voti ponderati per poter poi chiedere con forza il congresso.

Dall’altra parte Daniele Natalia e Adriano Piacentini potrebbero non avere altra scelta che provare a candidarsi loro per contrastare Quadrini e Ferdinandi.

Insomma, come un congresso.

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