Elezioni provinciali, i numeri cambiati all’ultimo minuto (di C. Trento)

Elezioni provinciali. Mercoledì si vota dalle otto. I numeri aggiornati. Chi vota e chi no. Quanto pesa ogni voto in rapporto alla popolazione. Il colore delle schede. E gli appelli finali.

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Due grandi elettori in meno: 1.133 (90 sindaci e 1.043 consiglieri comunali) invece di 1.135. Ieri il controllo definito da parte dell’ufficio elettorale della Provincia.

Ci sono due consiglieri in meno. Uno è Alessandro Savoni (Ceccano), nel frattempo diventato assessore. La surroga è prevista alla prossima seduta di consiglio, ma comunque dopo mercoledì 31 ottobre.

L’altro è Gianni Ferraccioli (Pastena), che si è dimesso da consigliere comunale. Pure in tal caso la surroga ci sarà a breve, ma in ogni caso dopo le elezioni per il presidente della Provincia.

Cambiano leggermente dunque i grandi numeri. 

 

Divisi in fasce

La fascia più alta (scheda verde) è quella di Frosinone e Cassino, che rientrano nei Comuni con una popolazione residente compresa tra 30.000 e 100.000 abitanti.

In totale 58 grandi elettori: 2 sindaci e 56 consiglieri comunali. L’indice di ponderazione del singolo voto è pari a 288.

Poi ci sono i 9 Comuni ricadenti nella fascia demografica tra 10.000 e 30.000 abitanti. Scheda rossa. Parliamo di Alatri, Anagni, Ceccano, Ferentino, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano, Pontecorvo, Sora, Veroli. Sono 152 gli aventi diritto: 9 sindaci e 143 consiglieri comunali. Ogni singolo voto ponderato è pari a 230 (era 228).

In terza fascia (da 5.000 a 10.000 abitanti) ci sono 12 Comuni. Scheda grigia. L’elenco comprende Aquino, Arce, Arpino, Boville Ernica, Ceprano, Cervaro, Fiuggi, Paliano, Piedimonte San Germano, Ripi, Roccasecca, Sant’Elia Fiumerapido. Sono 156 i grandi elettori: 12 sindaci e 144 consiglieri comunali. L’indice di ponderazione è di 115.

Si arriva così alla quarta fascia, quella composta dai 16 Comuni da 3.000 a 5.000 abitanti. Scheda arancione. Parliamo di Amaseno, Atina, Castelliri, Castro dei Volsci, Castrocielo, Esperia, Morolo, Patrica, Pico, Piglio, Pofi, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, Serrone, Supino, Torrice. Per un totale di 208 grandi elettori: 16 sindaci e 192 consiglieri comunali. Ognuno di loro avrà un voto ponderato pari a 62.

Infine, la quinta e ultima fascia. Scheda azzurra. Comprende 51 Comuni, quelli fino a 3.000 abitanti. Si tratta di 559 aventi diritto al voto: 51 sindaci e 508 consiglieri comunali. L’indice di ponderazione è pari a 30. 

 

L’appello per Pompeo

Intanto sono 50 i sindaci che hanno sottoscritto l’appello a favore di Antonio Pompeo. Si tratta dei primi cittadini di Alatri, Amaseno, Aquino, Arce, Arpino, Belmonte Castello, Boville Ernica, Broccostella, Campoli Appennino, Casalattico, Castelliri, Castelnuovo Parano, Castro dei Volsci, Castrocielo, Ceprano, Colfelice, Collepardo, Esperia, Falvaterra, Ferentino, Fontana Liri, Fontechiari, Fumone, Gallinaro, Giuliano di Roma, Guarcino, Isola del Liri, Morolo, Paliano, Patrica, Piglio, Pignataro Interamna, Posta Fibreno, Ripi, S. Ambrogio, S. Andrea del Garigliano, S. Donato Valcomino, S.Giovanni Incarico, Sant’Apollinare, Sora, Supino, Terelle, Trevi nel Lazio, Trivigliano, Vallecorsa, Vallemaio, Veroli, Vico nel Lazio, Villa Latina, Torre Cajetani.

Spiegano i sindaci in una nota: «La Provincia di Frosinone guidata da Antonio Pompeo ha costruito un nuovo modo di governare il territorio, fatto di attenzione, condivisione, serietà e programmazione. È stato sempre messo al centro il territorio e valorizzati gli amministratori, andando al di là degli schieramenti e delle appartenenze. E questo modello ha garantito risultati sulla viabilità, sulle scuole, sull’ambiente e sulle tematiche di maggiore interesse dei nostri cittadini, a partire dal lavoro e dai servizi. Abbiamo bisogno di un ente al servizio dei Comuni, per supportarci e sostenerci nello sforzo quotidiano di amministrare il territorio, così come è accaduto in questi quattro anni. Sono le risposte delle quali hanno bisogno gli amministratori e per le quali è fondamentale confermare Antonio Pompeo».

Proseguono: «Siamo arrivati ad un momento importante, il 31 ottobre si vota per la carica di presidente della Provincia e non ci si può fermare: il lavoro fatto da Antonio Pompeo, insieme ai sindaci e agli amministratori locali, va consolidato e ampliato, facendo del nostro territorio un esempio di inclusione, di condivisione e di attenzione alle reali necessità di questa terra. Per cui pieno sostegno a Pompeo». 

 

Ciccone per invertire la rotta

«Una campagna elettorale dura ma entusiasmante che mi ha portato ad incontrare gli amministratori di tutti i territori per confrontarmi con loro e prendere visione dei problemi da risolvere». Così Tommaso Ciccone, candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia.

Rileva: «Ho avuto modo di comprendere, parlando con sindaci, consiglieri comunali e assessori, di quanto lavoro ci sia da fare per migliorare una provincia che negli ultimi quattro anni è arretrata in molti aspetti per via di un’azione amministrativa timida e del tutto insufficiente. Grazie alle segnalazioni degli amministratori locali sono riuscito ad integrare il programma che ho voluto sin dall’inizio tenere aperto proprio perché ritengo fondamentali i suggerimenti di chi i territori li vive giornalmente e conosce meglio di chiunque le criticità. L’ascolto ed il confronto sono le ricette migliori ed indispensabili e su questo mio modo di intendere la politica ho ottenuto un giudizio positivo pressoché unanime da parte di tutti gli interlocutori».

Argomenta Ciccone: «La mia Provincia è pronta a schierarsi con gli amministratori e i cittadini in tutte le battaglie che intendono restituire dignità al territorio. Ho spiegato ai sindaci che non resterò a guardare mentre la nostra terra subisce il costante depauperamento ma sono pronto anche a fare le barricate se ce ne sarà bisogno».

Conclude: «Tutte le aree del territorio devono essere dotate delle stesse infrastrutture, perché riteniamo fondamentale intervenire in maniera equa su tutto il territorio». 

 

 

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