Provinciali, il verdetto per le liste civiche e per gli “incursori” dietro le linee nemiche

Non soltanto i partiti attendono il voto ponderato. Ma anche i Cuori Italiani di Carmine Tucci e il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli, che continua ad agire lontano dai riflettori. Nel centrosinistra in azione Luigi Vacana e Massimiliano Mignanelli, per cercare di ottenere quanti più consensi trasversarli possibili.

Fra due giorni ci sono le elezioni per il presidente della Provincia. I Partiti sono in gioco tutti, con la sola eccezione del Movimento Cinque Stelle, che non parteciperà a questa competizione. (In ogni caso i pentastellati in Ciociaria hanno appena sei consiglieri comunali su 1.135 grandi elettori. Ininfluenti).

 Nel centrodestra gli strateghi del voto sono già al lavoro per interpretare le preferenze ponderate nei vari Comuni. Per capire il grado di compattezza di Forza Italia, della Lega, di Fratelli d’Italia, di Noi con l’Italia. Nel centrodestra. Del Pd e dei Socialisti nel centrosinistra.

Ma ci sono pure le liste civiche e gli “sherpa” dei vari movimenti.

Schierati con Tommaso Ciccone, per esempio, ci sono i Cuori Italiani di Carmine Tucci e il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. Il quale, pur rimanendo lontano dai riflettori, sta osservando con attenzione l’evolversi della situazione politica.

La sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato il seggio a Corrado Renzi al Comune di Frosinone (respingendo il ricorso che chiedeva uno scranno in più per Alternativa Popolare) ha dato una spinta importante a Pizzutelli. Perché nel capoluogo, grazie al patto federativo con la Lista per Frosinone di Antonio Scaccia, può contare su 6 consiglieri comunali. Per non parlare dei tre assessori, tra i quali il vicesindaco. Inoltre, il Polo Civico, è rappresentato ad Anagni, Fiuggi e Boville. Le provinciali sono un banco di prova importante.

 

Nel centrosinistra, a sostegno di Antonio Pompeo, si giocano molto i due attuali consiglieri provinciali, Luigi Vacana e Massimiliano Mignanelli. Anche in queste ore stanno agendo dietro le linee “nemiche”, per quei voti trasversarli destinati a fare la differenza.

Vengono, entrambi, da due ‘terre di mezzo’ della politica. Nelle quali in molti si sono ritrovati senza casacca e senza collocazione. Massimiliano Mignanelli viene da quell’ala del cattolicesimo liberaldemocratico che da subito non si è trovato a proprio agio dentro una Forza Italia che ha smesso di tenere i congressi, tagliando il merito legato ai voti ed alle preferenze; ha seguito Beatrice Lorenzin in ogni suo spostamento; non è del Pd nemmeno un po’ ma riesce a dialogarci.

Percorso opposto per Luigi Vacana che viene dall’ala Dem ed è stato anche vice presidente provinciale del Pd. Ma si è sentito soffocare in un Partito sempre più alle prese con un dibattito sterile di risultati amministrativi, sempre concentrato sulla politica. Frequenta gli ambienti di Smeriglio, cena con poeti ed artisti, si confronta con l’ex leader del Fuan Biagio Cacciola.

Entrambi stanno cercando di drenare consensi nel sempre più largo mondo dei Civici che amministrano i Comuni della provincia di Frosinone.

 

Ad urne chiuse, oltre che per i partiti, i voti ponderati saranno importanti per le civiche.