Spunta l’uomo… Forte della Lega per il voto a Castelforte

Con la benedizione di Claudio Durigon l'ex sindaco sfiderà l'uscente Cardillo. Che gongola. Perché ora i candidati di centrodestra sono due. Se non ci sarà convergenza con Angelo Pompeo ('investito' da Pasquale Fusco e Claudio Fazzone) la frattura rischia di essere fatale

La Lega annuncia il suo candidato sindaco ed il Pd gongola. Più di tutti gioisce il primo cittadino uscente di Castelforte e Consigliere provinciale, Giancarlo Cardillo. Ha le sue valide ragioni per essere felice: con un terzo candidato in lizza alle prossime amministrative, Cardillo rischia di vedersi spalancare davanti un’autostrada più libera che in un giorno di lockdown. Spianata verso la successione a se stesso. Poco conta che l’avversario sia un osso duro. Durissimo come l’ex sindaco Giampiero Forte, beneficiario dell’investitura arrivatagli personalmente dal coordinatore regionale della Lega Claudio Durigon. Cardillo lo sa ma gongola lo stesso: perché Forte è il secondo candidato del centrodestra. La logica vuole che i voti li vada a drenare più all’altro avversario che a lui.

Non è un novellino Giampiero Forte. Ricevuta l’investitura si è subito messo al lavoro. Lo ha fatto confidando nel fattore tempo. Perché anche le elezioni amministrative di primavera nel Comune più meridionale del Lazio potrebbero subire un rinvio a settembre causa dell’emergenza sanitaria.

Unità che è ancora utopia

Gianpiero Forte con Claudio Durigon

Ma anche se il voto dovesse esserci alla scadenza naturale della prossima primavera bisogna esperire tutti i tentativi di perseguire un’unità nel centrodestra castelfortese.

Unità che al momento sembra essere un’utopia. L’ex sindaco aurunco, che ha guidato ininterrottamente il comune di Castelforte dal 2002 al 2012, vuole provarci. Ma sa che la strada è maledettamente in salita.

Tanto per cominciare ha incassato la benedizione blindata della Lega. C’è molto altro oltre il via libera del Coordinatore regionale Claudio Durigon. C’è anchequello del commissario provinciale del carroccio, il senatore Gianfranco Rufa. E quello dell’eurodeputato Matteo Adinolfi, che è responsabile dell’Organizzazione del Partito in provincia di Latina. Nessuna sbavatura interna.

Durigon in piscina, Pompeo in lizza

Giampiero Forte ha così completato la prima fase di un percorso politico iniziata lo scorso luglio. Cioè quando l’ex sindaco di Castelforte aveva organizzato una cena. Dove? A bordo piscina da sua sorella, nelle campagne di Santi Cosma e Damiano, a poche decine di metri dalla riva laziale del Garigliano. E chi fu lo “special guest” di quell’incontro? Semplice, Claudio Durigon, invitato soprattutto nel tentativo di ricucire i rapporti, nel frattempo sempre più sfilacciati, tra il Carroccio e Forza Italia.

Quella cena era stata rivelata da Alessioporcu.it. (Leggi qui Metti una sera Durigon a cena: per domare la dinasty di Castelforte).

I segnali di distensione sono partiti. Più volte. Ma le linee di dialogo non sono state riallacciate. Tutt’altro. Le colombe sono state rimandate indietro. Castelforte rischia di essere un altro dei Comuni pontini nei quali il Centrodestra andrà alle urne diviso. Come è avvenuto già a Terracina ed a Fondi.

La ricandidatura di Giampiero Forte è ora una risposta. Risposta alla decisione presa da Forza Italia di gettare nella mischia, quale aspirante sindaco il consigliere Angelo Felice Pompeo.

Fusco la volpe e il gancio con Costa

PASQUALE FUSCO

Da settimane è in campo alla testa di una lista civica che si chiama “Castelforte Rinasce”. Lista che ha un copyright ben definito. Si chiama Pasquale Fusco. E’ stato a lungo sindaco per la Dc e compagno di viaggio di Giampiero Forte all’interno dello stesso Partito, l’Udc. Questo quando il suo leader provinciale è stato il senatore e compianto sindaco di Formia Michele Forte. (Leggi qui E’ morto il senatore Michele Forte).

E’ stato assessore in Provincia e ha guidato la Polizia provinciale a Latina. Tuttavia, scomparso il dominus Michele Forte nel 2016, Fusco senior si è avvicinato a Claudio Fazzone ed a Forza Italia. Attraverso la mobilità si è “avvicinato” a casa. Diventando dirigente del settore Ambiente presso il secondo comune più fazzoniano del panorama laziale, quello di Gaeta guidato da Cosimino Mitrano.

Per la sua scaltrezza politica ha guadagnato il nomignolo di “Fox”. Ha capito bene che il figlio 37enne Alessio, coordinatore comunale di Forza Italia a Castelforte, può anagraficamente ancora attendere. Da qui la decisione di convergere su una persona amabilissima.

Si tratta di Angelo Felice Pompeo, dipendente della clinica privata “Casa del Sole” di Formia. Clinica balzata agli onori delle cronache politiche per essere guidata da Maurzio Costa. Cioè dal leader di “Ripartiamo con voi”, la lista che ha determinato la caduta dell’amministrazione del sindaco Paola Villa.

I voti e i crediti del signor Rossi

Il via libera dei vertici regionali della Lega alla candidatura di Giampiero Forte in contrapposizione all’altro candidato di centrodestra Angelo Felice Pompeo è stata un’operazione strategica. Che ha creato subito qualche grattacapo all’avversario. In che modo?

Angelo Felice Pompeo

La coalizione powered by Forza Italia ha un secondo azionista di maggioranza. È un uomo forte della destra locale, Matteo Rossi. Grazie ad alcune residenze sanitarie per anziani ha un invidiato pacchetto di voti che vorrebbe mettere a disposizione per la sfida elettorale di Angelo Felice Pompeo.

Lo aveva già fatto nel maggio 2019 per sostenere la candidatura alle Europee di Matteo Adinolfi. Che però è della Lega.

Rossi ha diversi contenziosi aperti con il comune di Castelforte per il mancato riconoscimento delle indennità economiche dovute, nel corso degli anni, per l’assistenza ai suoi ospiti.

Sinora il sindaco Dem Cardillo, unitamente al collegio dei revisori del comune di Castelforte, è stato inflessibile: «Fatti riconoscere i tuoi crediti dai comuni in cui sono residenti i tuoi ospiti». Di sicuro la situazione economico-finanziaria e gestionale, tutt’altro che idilliaca, del comune di Castelforte è stata una delle ragioni forti. Ragioni che hanno spinto Durigon ed il Senatore di Veroli Rufa a chiedere a Giampiero Forte di essere della partita.

«E’ la persona giusta, è una risorsa essenziale per rilanciare Castelforte.– hanno detto affiancati dal parlamentare europeo Adinolfi – . E per farlo mettendo a sistema le peculiarità locali con quelle provinciali grazie al modello Lega».

«Non è accettabile l’immobilismo di Castelforte. Riteniamo indispensabili le competenze e l’esperienza amministrativa di Forte».

Forte, con simbolo o senza

GIANCARLO CARDILLO

Chiaro il messaggio di Durigon e soci: Giampiero Forte è la persona giusta per rilanciare il comune aurunco. Lo è grazie al corso del suo doppio mandato e grazie al suo profilo morale: non è stato mai lambito da alcuna inchiesta giudiziaria. Grazie alla sua attività professionale e di mediazione, all’interno e fuori i confini comunali. Ed è la persona giusta dopo il quinquennio amministrativo del sindaco Dem Cardillo.

Forte naturalmente ora deve affrontare e sciogliere un nodo politicamente significativo. Cioè se presentarsi con il simbolo della Lega o alla testa di una lista civica.

Questa seconda soluzione potrebbe essere lo strumento, una “scorciatoia” per depotenziare la formazione di cui è candidato a sindaco Angelo Felice Pompeo? «Lo verificheremo. – ha detto Forte – Anche se il terreno perduto da recuperare è tanto e il tempo a disposizione è poco. Mi dispiace che quando qualcuno ha scelto di candidare Angelo Felice ha dimenticato di chiedere il pensiero mio e degli amici. Anche nelle nostre realtà territoriali l’unità del centrodestra deve essere un valore sempre, a prescindere dalle stagioni e dalle convenienze».

I due peccati originali di Forte

A Forte vengono rimproverati due peccati originali. L’ultimo risale alle amministrative del 2016. Quell’anno sostenne l’elezione dell’attuale primo cittadino Giancarlo Cardillo: lo aveva avuto come vice nell’ultimo mandato. È stata un’esperienza negativa. L’alleanza tra il sindaco Cardillo e Forte si è rotta quasi subito; in pochi mesi è uscita dalla giunta la rappresentante di Forte, l’ex vice sindaco ed assessore alla scuola Stefania Ruggiero. Ed il consigliere comunale Michele Saltarelli è passato ben presto all’opposizione.

Il primo “peccato” rimproverato a Forte risale al 2015. Cioè quando sfiduciò il primo sindaco donna di Castelforte, Patrizia Gaetano. Sindaca Udc ed eletta dopo il doppio mandato di Forte.

Nella prossima tornata elettorale Forte troverà la Gaetani schierata nella squadra del suo avversario di centrodestra Angelo Felice Pompeo. Lì ci sarà anche la consigliera fedelissima di Matteo Rossi, Michela Terillo.

L’obiettivo di Forte sarà quello di tentare di depotenziare la lista di Pompeo. E di farlo nella fase in cui avrà capito l’impossibilità di raggiungere un difficile accordo unitario. Anche se è vero che di acqua, dal 2016, ne è passata sotto i ponti, l’obiettivo (comune) di Forte e Pompeo è evitare a Cardillo di succedere a se stesso.

Non hanno altre soluzioni.

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