Emergenza rifiuti, Zingaretti dichiara guerra alla Raggi

(Foto: Benvegnu' Guaitoli / Imagoeconomica)

Il presidente della Regione alla sindaca: “Non si ha minimamente idea dei rischi immensi a cui si espone la Capitale. Atteggiamenti polemici e ancora dilatori senza soluzioni sono davvero gravi. Come Regione ci siamo, stiamo lavorando e risolveremo noi anche questo problema”. Si candida lui?

E se fosse proprio il tema dei rifiuti a sbloccare lo stallo che c’è nel centrosinistra a Roma sulla candidatura a sindaco? Potrebbe essere il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a intestarsi questa operazione. Basta mettere in fila quanto successo negli ultimi giorni: per fronteggiare l’emergenza determinata dall’esaurimento della discarica di Roccasecca, dove i rifiuti romani sono confluiti per anni. (Leggi qui Discarica: ripresa immediata dei lavori a Roccasecca. Solo sulla carta).

Elementi rivoluzionari sui rifiuti

Nicola Zingaretti (Foto: Leonardo Puccini / Imagoeconomica)

L’altro ieri Nicola Zingaretti ha spiegato: “L’ordinanza per la gestione dei rifiuti contiene molti elementi rivoluzionari”. Vediamo quali: “L’obbligo della gara europea per portarli all’estero se Roma non ce la fa a collocarli; l’obbligo della ricerca di accordi fuori regione, su cui già stiamo lavorando per dare concretezza a questa prospettiva; prevede l’obbligo di individuazione del sito all’interno della Capitale per la discarica di Roma che è l’altro pilastro; se questo non dovesse avvenire scatteranno i poteri sostitutivi della Regione”. Già, ma dopve farla questa bendetta discarica? “Ci sono sette aree già individuate su cui c’è già l’accordo fra Comune di Roma, Città metropolitana e Regione Lazio. Ora Roma deve scegliere”.

Al Comune di Roma e ad Ama Zingaretti ha dato un ultimatum: un mese di tempo per un piano impiantistico sui rifiuti.  Dovranno “trasmettere un piano impiantistico ai fini dell’autosufficienza in termini di trattamento, trasferenza e smaltimento”. Significa che il piano dovrà dunque prevedere Tmb e discariche all’interno del territorio di Roma,  per essere autosufficiente sullo smaltimento dei rifiuti che produce, pena il commissariamento.

Tra le misure previste dall’ordinanza per far fronte ad un’imminente emergenza c’è la gara per esportare i rifiuti all’estero tramite Invitalia, accordi con impianti fuori Regione e chiarire cosa si intende fare con il Tmb di Rocca Cencia, in vista del rinnovo dell’autorizzazione in conferenza dei servizi.

L’affondo politico di Zingaretti

Virginia Raggi (Foto: Leonardo Puccini / Imagoeconomica)

L’affondo politico però è arrivato nelle scorse ore, quando Nicola Zingaretti ha detto: “Le prime risposte giunte da Roma Capitale sull’ordinanza per salvare la città dall’emergenza rifiuti sono veramente deludenti e irresponsabili. Non si ha minimamente idea dei rischi immensi a cui si espone la Capitale. Atteggiamenti polemici e ancora dilatori senza soluzioni sono davvero gravi. Come Regione ci siamo, stiamo lavorando e risolveremo noi anche questo problema”.

E’ la definitiva dichiarazione di guerra politica alla sindaca Virginia Raggi. Se infatti sarà la Regione a risolvere l’emergenza rifiuti in questa fase, il tema sarà quello più importante della campagna elettorale (si voterà in autunno).

Sicuri che a quel punto Zingaretti non si candiderebbe per il Campidoglio?