Emozioni forti e primato in tasca, Garritano torna a casa

Il jolly è nato a Cosenza e cresciuto a 2 passi dal “San Vito-Marulla”. Ha sempre tifato per i “lupi”, frequentando la Curva Sud. Sabato con il Frosinone difenderà la vetta in uno stadio dove da avversario non ha mai vinto ed è stato protagonista solo in una stagione. Anche per Caso sarà una partita particolare

Alessandro Salines

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Il destino è cinico e baro e prima o poi vincerà anche lì nel suo stadio, quel “San Vito-Marulla” che da bambino guardava con ammirazione e soggezione, sognando un giorno di diventarne “re”. I tifosi del Frosinone sperano che succeda già sabato per continuare così a guardare tutti dalla vetta della classifica. Luca Garritano, cosentino doc, cresciuto a pane e pallone nel quartiere di via degli Stadi proprio a 2 passi dal “San Vito”, tornerà per la quarta volta (2 pareggi e 1 sconfitta i precedenti) da avversario nella sua città per affrontare la squadra di cui è sempre stato tifoso curvaiolo.

Tornerà da primo della classe e con il cuore diviso a metà. In una inevitabile mozione dei sentimenti. Una gara sempre speciale per il cosiddetto “figlio del San Vito-Marulla”. “Abitavo in una casa attaccata allo stadio – aveva raccontato in un’intervista – Passavo i giorni giocando per strada e quando scendeva in campo il Cosenza andavo a vedere le partite in curva”. Ma Garritano, una delle colonne della squadra di Grosso, sa benissimo che nel calcio le emozioni spesso devono essere messe da parte. E sarà così sabato quando l’arbitro fischierà l’inizio.

Partita ad alta tensione

Luca Garritano

Per Garritano non sarà certo una rimpatriata. Il match tra Cosenza e Frosinone si preannuncia al calor bianco. I “lupi” sono in crisi: dopo un buon avvio hanno incassato 3 sconfitte di fila con 10 reti al passivo e sono fermi a quota 11 in una classifica comunque ancora accettabile. La società ha rinnovato la fiducia al tecnico Davide Dionigi almeno fino a sabato. La squadra preparerà la sfida con doppie sedute ed andrà in ritiro anticipato. Una gara che rappresenterà un bivio per i calabresi.

Ma ovviamente sarà importantissima anche per il Frosinone, reduce da 3 vittorie di fila e dalla conquista del primato. Un esame che saggerà la crescita della squadra di Grosso che tra l’altro in trasferta ha avuto qualche difficoltà in più rispetto al rendimento interno.

Avversari ma nemici mai

Garritano in azione la stagione scorsa nella gara di Cosenza

Ritroverà tanti amici come il difensore Michele Rigione, suo compagno al Chievo. “So benissimo che Luca è molto legato a Cosenza – ha svelato il difensore del Cosenza – Dopo le partite, quando apro il telefono, uno dei primi messaggi è sempre il suo. Ci tiene davvero tanto”. Ed è chiaro che un po’ d’emozione lo assalirà. Pezzi di vita gli scorreranno davanti agli occhi in uno stadio intitolato al suo idolo, il bomber calabrese Gigi Marulla.

La stagione scorsa la partita è finita 1-1. Garritano, malgrado l’impegno e la determinazione, non è riuscito a lasciare il segno pur sfiorando il gol in un paio di occasioni. Sabato sarà un’altra storia. Per Grosso è un elemento imprescindibile (10 presenze, 1 gol e 2 assist): un autentico tuttocampista. I suoi compiti svariano dalla marcatura del regista avversario al collegamento dei reparti fino alle incursioni in area. Non ultimo ha l’incarico di tirare i calci piazzati. Insomma le sorti del Frosinone passeranno anche tra i suoi piedi.

Quando era al Chievo ha collezionato un altro pareggio (1-1 nel 2019-20) ed una sconfitta (1-0 nel 2020-2021). Nelle gare interne invece ha vinto segnando con la maglia del Chievo (2-0, 2020-2021) e col Frosinone la scorsa stagione (1-0).   

“Re” per due notti

Garritano festeggiato dai suoi compagni dopo il gol a Benevento

Nonostante il forte legame con la terra d’origine, Luca non è stato finora profeta in patria. Innanzitutto non ha iniziato a giocare nel Cosenza ma nel Real Cosenza, una polisportiva fondata nel 1991 e “Stella d’Oro” al merito sportivo per la sua attività con i giovani. Da qui ha spiccato il volo approdando all’Inter dove nel 2012 ha esordito in Serie A ed in Europa League.

Soltanto nel 2018 ha avuto la chance che sognava: vestire la maglia del suo Cosenza. Ma come a volte capita la realtà è un’altra cosa: un campionato in chiaroscuro, qualche critica, forse troppe attese su di lui.  Una delle poche soddisfazioni di una stagione tra alti e bassi è stato il gol-vittoria segnato nel finale sotto la curva contro il Padova il 1 dicembre del 2018. “Re” per una notte. Una gioia effimera perché la sua avventura al Cosenza non è andata oltre una stagione (26 presenze e 3 reti). A giugno il ritorno al Chievo per fine prestito. Qualcuno dice che abbia pianto.

Angelo Corsi, ex capitano del Cosenza

Ma il destino è strano. E così la stagione seguente Garritano torna ad essere “re” di Cosenza anche se a distanza di quasi mille chilometri. E’ suo infatti il gol-vittoria del Chievo sul Pescara che ha consentito ai “lupi” di salvarsi (il successo sulla Juve Stabia non sarebbe bastato). Con un anno di ritardo si è ripreso il suo Cosenza. Lontano 996 chilometri. Una videochiamata notturna del capitano dei calabresi Angelo Corsi gli ha dato onore e merito: “Grazie Luca, ci hai dato un grossa mano”.

Un ex non per… Caso

Anche per il fantasista, un altro dei pilastri del Frosinone capolista, sarà una partita speciale. Giuseppe Caso ha giocato nel Cosenza la scorsa stagione in prestito dal Genoa. E’ stato uno dei trascinatori dei calabresi nella corsa alla salvezza. Cinque gol in 39 partite ma anche e soprattutto giocate di alta qualità come dribbling, strappi ed assist. Una vera e propria arma letale. Tanto da conquistare la convocazione in Nazionale da parte del ct Mancini.

Classe 1998, a Cosenza ha trovato continuità e consapevolezza nei propri mezzi in un campionato importante come la Serie B dove non aveva mai giocato. Diventando subito uno dei beniamini della tifoseria. In estate il Cosenza ha provato a riprenderlo ma il Genoa voleva cederlo solo a titolo definitivo. E così il Frosinone è riuscito ad acquistarlo. Sabato, emozione a parte, sarà al solito uno delle “frecce” più acuminate nella faretra di Grosso.

Ben Kone

La galleria degli ex si completa con Ben Kone e Gennaro Borrelli. Il centrocampista ivoriano ha militato a Cosenza dal 2019 al 2021 in prestito dal Torino, collezionando 36 presenze e 2 reti. Oggi è una delle rivelazioni del Frosinone, un giocatore al quale Grosso non rinuncia a cuor leggero. Borrelli, match-winner sabato scorso contro il Bari, invece, ha avuto una piccola parentesi (3 partite) a Cosenza da gennaio a giugno 2021 in prestito dal Pescara.

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