L’Analisi di Salines: spento e poco lucido… al Frosinone resta il sogno Crotone

Quello che preoccupa non è tanto la sconfitta ma il Frosinone visto in campo. Restano San Silverio e Ormisda e... il miracolo del Crotone. Che...

Alessandro Salines

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I presagi di un weekend da incubo per il Frosinone c’erano tutti. La vittoria scacciapensieri di venerdì del Cagliari contro la Fiorentina, i successi a sorpresa e fondamentali di ieri della Spal con la Roma e del Bologna a Torino. Brutti segnali ai quali il Frosinone oggi non ha saputo rispondere. E così nel catino del “Castellani” di Empoli il weekend da incubo è diventata una dura e cruda realtà con tanto di fantasmi. I canarini si sciolgono letteralmente e perdono la partita finora più importante della stagione. Quella che era stata presentata da tutti come un autentico spareggio-salvezza contro la formazione toscana guidata da Aurelio Andreazzoli tornato in panchina dopo la parentesi di Beppe Iachini. Una sconfitta che suona come una sentenza anche perché il Frosinone è apparso al capolinea. Gomme sgonfie e confuso. 

Ora servirebbe un miracolo

Andiamo al sodo comunque. Il capitombolo di Empoli potrebbe rivelarsi decisivo nel cammino del Frosinone. I canarini precipitano a -8 dalla stessa squadra toscana e dall’Udinese (ko a Napoli) e quindi dalla salvezza. Con il Bologna di mezzo distante 7 lunghezze.

Con 10 gare da giocare solo un miracolo di San Silverio e Sant’Ormisda con l’aggiunta di San Gerardo (devotissimo in città) potrebbe evitare la retrocessione. E come detto preoccupa l’involuzione mostrata a partire dal secondo tempo con il Torino.

Domenica prossima ci sarà la sosta. Dopodiché il doppio turno interno contro la Spal e il Parma ma ormai il tempo per recuperare sembra davvero agli sgoccioli.

Aggrappati alla matematica e al… Crotone

Restano la speranza che è sempre l’ultima a morire e l’aritmetica che non è un’opinione.

Al di là dei luoghi comuni di cui il calcio si nutre ogni giorno in qualsiasi latitudine, la matematica tiene in vita il Frosinone. In teoria ci sono ancora 30 punti in palio e quindi potrebbe succedere di tutto e di più. E poi c’è la favola del Crotone. Il club rossoblu nel campionato 2016-2017 dopo 28 giornate era penultimo con soli 14 punti ad 8 lunghezze guarda caso dall’Empoli e dalla salvezza.

Grazie ad un finale straordinario il Crotone riuscì a conquistare la permanenza in serie A (34 punti) a spese proprio degli azzurri (32). Curiosità: nella società calabrese il vice presidente era Salvatore Gualtieri, oggi direttore marketing dei giallazzurri.

La disfatta del “Castellani” 

Una partita che nel primo tempo è stata la prosecuzione della ripresa giocata contro il Torino. Squadra spenta, stanca e poco lucida. Troppi errori individuali e di reparto. La “bambola” sul secondo gol dell’Empoli è stata la fotografia perfetta della brutta prova dei canarini.

Poi nel secondo tempo il Frosinone ha avuto un sussulto d’orgoglio, complice anche un vistoso calo dei toscani che comunque con Farias hanno fallito il 3-0 al 57′. Valzania ha accorciato le distanze e con Ciofani e Dionisi (al rientro dopo il grave infortunio) si poteva pure pareggiare. 

Non hanno convinto inoltre le scelte del tecnico Marco Baroni che forse si è un po’ appiattito su giocatori e modulo. Nei momenti decisivi e difficili le idee possono fare la differenza  soprattutto quando la cifra tecnica della squadra è bassa. Un’intuizione talvolta cambia il corso degli eventi. Ed invece il Frosinone, sceso al Castellani, è stato monocorde. Un refrain stonato.

I giallazzurri non sono stati neppure capaci a fare la cosiddetta “minestra”: difesa ad oltranza, tenere lo 0-0 e magari nella ripresa quando gli avversari sono più stanchi tentare il blitz. E’ pur vero che il campionato del Frosinone non è stato compromesso solo nella gara di oggi. Il girone d’andata è stato disastroso. Due numeri su tutti: 1 punto nelle prime 8 giornate e 1 vittoria in 19 turni. 

A testa alta fino alla fine

Il campionato si ferma per gli impegni delle nazionali (Cassata, Valzani e Pinamonti convocati dall’Under 21). Una pausa che consentirà ai giallazzurri di ricaricare le batterie e recuperare gli infortunati (Pinamonti, Viviani e Sammarco).

Poi alla ripresa domenica 31 alle 15 la sfida interna contro la Spal. Il Frosinone non dovrà assolutamente mollare la presa. Guai a farsi sopraffare dalla rassegnazione. Bisognerà continuerà a lottare fino all’ultimo respiro.

Come dice Baroni liberarsi dalle paure e giocare al massimo senza guardare la classifica. «Dobbiamo affrontare ogni partita come se fosse l’ultima nel rispetto del campionato, della società e dei tifosi. Non possiamo permetterci altre pause mentali come abbiamo fatto oggi nel primo tempo», chiosa il tecnico giallazzurro al termine di un weekend da paura. 

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