Energia, Iacobucci HF annuncia il licenziamento collettivo

Doccia gelata sui lavoratori Iacobucci HF Aerospace di Ferentino. L'azienda annuncia la procedura di licenziamento collettivo per un terzo del personale.

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Il colpo di grazia lo ha dato la bolletta dell’energia: anche Iacobucci HF Aerospace di Ferentino deve rivedere i suoi conti. L’azienda ha annunciato questa mattina ai sindacati l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per un terzo dei suoi dipendenti.

Riguarderà 31 dei 120 addetti. Avverrà attraverso l’ex articolo 4 e 24 della legge del 23 luglio 1991. In pratica è la norma alla quale si fa ricorso quando l’impresa ammessa alla cassa integrazione straordinaria ritenga di non essere in grado di garantire il reimpiego a tutti i lavoratori sospesi e di non poter ricorrere a misure alternative.

La notizia è arrivata inaspettata. Ora ci saranno i canonici 70 giorni di tempo per evitare i licenziamenti attraverso gli incontri con i sindacati e la Regione Lazio nei prossimi giorni.

Covid, energia e guerra

Iacobucci HF Aerospace è una delle aziende di riferimento nel mondo della componentistica interna per aerei di linea ed executive. Con i suoi design ed i suoi brevetti è riuscita a ricavarsi nel tempo una buona quota nei segmenti degli arredamenti interni, delle poltrone, dei carrelli, dei compattatori per i rifiuti prodotti a bordo. Aveva avviato anche la produzione di macchinette per il caffè espresso: delicatissime se installate in un aeroplano: questione di pressione, non ci si può permettere il minimo errore..

Il primo duro colpo lo ha dato due anni fa il Covid: ha letteralmente svuotato i cieli e messo a terra le flotte. C’erano stati i primi segnali di ripresa. A quel punto anche sulla Iacobucci si è abbattuta la crisi dell’energia che ha moltiplicato le bollette.

Il fatturato nel 2021 é diminuito di circa il 20% rispetto all’anno precedente ed anche il volume delle produzioni negli ultimi due anni ha avuto una contrazione del 40%.

Gli ordini di nuovi aerei sono ormai ridotti al lumicino e la crisi di settore é evidente. Si è ricorso spesso agli ammortizzatori sociali come dimostrano le 51 settimane di cassa integrazione del 2021 e le 41 settimane del 2020.

Iacobucci e sindacati alla ricerca della soluzione

Ora i sindacati sono al lavoro per individuare una soluzione. Si studiano forme di incentivi per coloro che sono vicini alla pensione o altri ammortizzatori.

La proprietà sta cercando di allargare il mercato ed agganciare nuovi clienti ma non é facile. Solo un recente accordo con  SIA Engineering Company Limited (SIAEC) di Singapore ha attenuato gli effetti della crisi. Anche grazie a questo accordo l’anno si era chiuso con prospettive ottimistiche. L’impennata dei prezzi dell’energia ha modificato l’intero scenario. (Leggi qui Iacobucci non rinnova la cassa e guarda all’Asia)

La notizia della Iacobucci arriva solo pochi giorni dopo il fermo produttivo per due settimane deciso dal gruppo Saxa Gress che ha mandato in cassa integrazione tutti i dipendenti dei quattro stabilimenti italiani, due dei quali in Ciociaria.

Venerdì scorso la Corden Pharma di Sermoneta ha annunciato la “sospensione momentanea di tutte le attività della seconda campagna di produzione Ampi”.  La sospensione sarebbe dovuta ad una sovraproduzione: nei magazzini c’è merce ferma ed allora conviene spegnere le linee e risparmiare l’energia elettrica. Lo stop durerà fino all’esaurimento delle scorte immagazzinate. 

Alla Corden Pharma da mesi è stata avviata la procedura per tagliare 80 lavoratori, dichiarati in esubero.