Engine4You, premiata forneria di cervelli

Al Liceo di Ceccano sfida tra giovani menti su sostenibilità ambientale, inclusione sociale e istruzione di qualità. Si è svolta la prima edizione del provinciale Engine your mind hackathon. Hanno partecipato quattro team: WI-5, Manchester Protein, Cerebrum e HalfByte. E hanno inventato le app Mina, Gyp, Cuttle e Lexive. Anche contro le bollette pazze di luce e gas

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Ancora fermi alla boa con internet nell’oceano? Saputo di Gaia e delle tre vite della canapa industriale? Ecco, quello è già passato. Ormai Engine4You recluta altri genietti made in Ciociaria. Il progetto nato tra i banchi di scuola, il Liceo di Ceccano, si è ormai trasformato in un’Associazione di promozione sociale ad alto potenziale intellettivo. Una Aps che ha lo scopo dichiarato di «creare uno spazio dedicato ai giovani per esprimere le loro passioni, promuovere l’informazione e dare spazio alla creatività».

L’associazione è guidata dall’ex liceale Francesco Maura, Alfiere della Repubblica e Ambasciatore digitale nazionale. Ha appena 19 anni ed è mezzo frusinate e mezzo ceccanese. Tre anni fa aveva già inventato O-Back e ArmillaR: lo zaino anti scoliosi e il braccialetto per i pazienti con tutti i loro contatti e le informazioni mediche.

Ora i cervelli associati hanno organizzato la prima edizione di Engine your mind hackathon. E non poteva che svolgersi al Liceo scientifico e linguistico di Ceccano. In collaborazione, oltre che con l’istituto scolastico, con l’associazione IndieGesta: quei folli che, intanto, vogliono davvero una città del cinema nell’ex saponificio.

E con il patrocinio del Comune. Hanno presenziato, tra gli altri, il sindaco Roberto Caligiore, la sua vice Federica Aceto – delegata alle politiche sociali e ai rapporti con le associazioni – e l’assessore all’Ambiente Riccardo Del Brocco.

«Engine your mind»

Francesco Maura, presidente di Engine4You

I quattro team hanno accettato il guanto di sfida e presentato i loro progetti. Dovevano rientrare in una delle quattro macro aree lanciate per la scorsa tre-giorni: sostenibilità ambientale, turismo sostenibile, inclusione sociale e istruzione di qualità.

Come main partner Engine4You ha scelto Seeweb, agenzia frusinate di servizi di cloud computing. Come gold partner Duferco Energia, gestore degli investimenti della holding internazionale nelle fonti rinnovabili. Come silver partner Teknoline, fornitore frusinate di accessori e prodotti per l’informatica.

Il momento clou della tavola rotonda, giovanile ma precoce, è arrivato con la Pitch Battle: la battaglia campale in cui i partecipanti fanno la guerra con le idee. In tre minuti: nel modo più chiaro e convincente possibile. Il risultato? Quattro belle idee. E i partecipanti, oltre a buoni spesa, avranno la possibilità di frequentare i corsi firmati E4Y.

Alla fine ha vinto Mina

WI-5, il team vincente con il progetto Mina

Si è portata a casa la vittoria, rispondendo alla Challenge sull’inclusione sociale, Mina dei WI-5. E poi, in ordine di piazzamento ma con altrettanta genialità, le altre tre invenzioni: Gyp di Manchester Protein, Cuttle di Cerebrum e Lexive di Halfbyte. La crisi energetica, ovviamente, non poteva passare inosservata.

Mina è l’applicazione inventata dal quintetto ciociaro dei WI-5: Damiano Compagnone, Federico Ciotoli, Francesco Perfili, Davide Felici e Francesco Colasanti.

«È un’app che mette in contatto persone con difficoltà negli spostamenti con auto attrezzate, per garantire loro la mobilità urbana. Questo progetto prevede, inoltre, per le persone non vedenti o ipovedenti, un bracciale associato all’app con linguaggio braille». Fragili e ciechi, grazie a loro, hanno la possibilità di richiedere agevolmente il mezzo desiderato.

Gyp e Cuttle contro le bollette pazze

Manchester Protein, secondi classificati con Gyp (Generate your preventive)

Al secondo e al terzo posto, invece, si sono piazzate due applicazioni in contrasto alle pazze bollette di luce e gas. Per loro la Challenge sulla sostenibilità ambientale.  Il team Manchester Protein – Marco Santodonato, Danilo Napoleoni, Alice D’Avelli e Michelangelo Ghignoni – ha presentato Gyp.

La sigla G.y.p. sta per Generate your preventive, facilmente comprensibile. «Si basa su un algoritmo che permette la scansione delle bollette di Luce e Gas proponendo un preventivo che mette in evidenza i consumi e sottolinea l’alternativa ecologica e maggiormente economica».

Cerebrum, terzi con Cuttle

Un algoritmo piaciuto molto, visto che hanno ottenuto anche il Premio Social. Anche la concorrente Cuttle, la seppia di Cerebrum, va dritta al sodo: «Un’app che ti permette, tramite una foto, di ricevere la migliore offerta per luce e gas».

Lexive, per un’istruzione di qualità

A chiudere il cerchio dell’intelletto, per la Challenge sull’istruzione di qualità, Lexive del team Halfbyte: «Un sito web che si impegna a fornire aiuto in modo innovativo a bambini e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento».

Halfbyte, in gara con Lexive

Come? Con giochi interattivi animati e un forum attivo ventiquattr’ore su ventiquattro. «Aiuta ad apprendere competenze di base quali lettura, scrittura e calcolo in modo facile e intuitivo», spiegano gli inventori

L’obiettivo poi si allarga: «Attraverso punti guadagnabili con sfide giornaliere e giochi, è possibile aiutare il pianeta e compensare il proprio impatto ambientale piantando alberi scelti dall’utente».

L’Amministrazione patrocinante

Il sindaco Caligiore ringrazia «i ragazzi di Engine4You, organizzatori dell’evento, per la passione e la professionalità mostrata». Sperando, aggiunge, «per le mie possibilità, di aver contribuito negli spunti di riflessione che ho condiviso con i vari team al lavoro». La vicesindaco Aceto, assessora alla Socialità, è «tornata nella mia scuola per la prima volta in qualità di giudice – ha accentuato via social – per il primo hackathon della provincia di Frosinone».

Ex liceale anche l’assessore Del Brocco: «Una sfida tra giovanissimi a colpi di tecnologia – ha postato -. È davvero un piacere sostenere le iniziative di questi ragazzi». Ragazzi che, con Gaia, sono stati già coinvolti nella BioSacco Valley: la bonifica dei terreni inquinati attraverso la piantumazione della canapa industriale, cofinanziata dall’Amministrazione Caligiore 1.

Ma la Valle del BioSacco, con il Caligiore 2, fa ormai parte della più larga Green Valley: la Valle Verde da cui, una volta disinquinate le zone industriali, la canapa viene ceduta per creare biomassa e bioplastica.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright