Entro giugno l’erede di Betta al timone dell’Unicas

Tutte le date per l'elezione del nuovo rettore. Quando si vota, come e dove. Quanto pesano i voti. Chi sono i candidati. E quali sono gli scenari. La riunione del Senato accademico. Via libera al bilancio.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Entro il 30 giugno l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale eleggerà il nuovo rettore. Giovanni Betta resterà comunque in carica fino al 31 ottobre 2021 per completare il suo mandato di 6 anni: è stato eletto nel giugno del 2015 e si è insediato il 1° novembre dello stesso anno. Poi salirà in cattedra il suo successore. Le date per le le elezioni sono state fissate questa mattina nel corso della riunione del Senato Accademico.

Tutte le date per il dopo Betta

Gli aspiranti rettore: Carmelo Intrisano, Marco Dell’Isola e Giovanni Capelli

La legge prevede che si possa andare alle urne non prima di 120 giorni dal giorno dell’insediamento, fissato per il 1° novembre. Il Senato Accademico dell’Unicas ha quindi individuato la prima data il giorno 16 giugno. A seguire, seggi aperti anche il 22 e 24 giugno.

Sono chiamati al voto tutti i docenti, il cui voto vale “uno”. Ponderato è invece il voto del personale tecnico-amministrativo: ci sarà un seggio appositamente dedicato ai dipendenti. Un terzo seggio è invece previsto per i rappresentanti degli studenti in seno al Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, al Consiglio degli Studenti, al Comitato Unico di garanzia e al Comitato per la promozione delle attività sportive.

I seggi saranno allestiti al Campus Folcara dalle 8 alle 18; nel caso in cui la curva dei contagi dovesse tornare a rialzarsi e ci saranno delle limitazioni, si procederà con il voto online.

Come si pesano i voti

Alla prima “chiama”, il 16 giugno, servirà la maggioranza assoluta degli aventi diritto che è calcolata in circa 170 voti. Mentre il voto dei docenti vale uno, quello dei 70 rappresentanti degli studenti è ponderato allo 0,8% ed incide per il 20%. Sale dal 10% al 15% il “peso” elettorale del personale tecnico-amministrativo: significa cioè che se prima i circa 300 dipendenti contavano circa 25 voti complessivi, adesso si attestano sui 38 voti.

Nel caso in cui il 16 giugno non si raggiungesse il quorum, si tornerebbe alle urne il 22 e 24 giugno: alla seconda e terza “chiama” sarà sufficiente raggiungere il 50% più uno dei voti validi di coloro che si recheranno alle urne.

Qualora anche dopo questi due giorni non si raggiungesse il quorum necessario, il Senato Accademico di questa mattina ha fissato il 30 giugno quale data ultima: si andrà al ballottaggio tra i primi due che avranno ricevuto il maggior numero di voti. Nll’ultima votazione e per vincere basterà un solo voto in più rispetto all’avversario.

Gli eredi di Betta

Uno dei poli dell’Unicas

Per ufficializzare le candidature ci sarà tempo fino ad una settimana prima, ovvero fino al 9 giugno. Serviranno almeno 20 firme a sostegno di ciascuna candidatura.

Ad oggi sono tre le candidature in campo. Dopo Marco Dell’Isola e Giovanni Capelli, anche Carmelo Intrisano ha ufficializzato la sua discesa in campo con una missiva indirizzata ai colleghi. Appare difficile possa esserci una quarta candidatura così anche come una retromarcia da parte di uno dei tre.

A partire con i favori del pronostico è l’ingegnere Marco Dell’Isola: può contare su gran parte dei due dipartimenti di Ingegneria e anche una parte di Lettere. Da Ingegneria vengono i rettori che hanno governato l’ateneo negli ultimi vent’anni. Dopo i due mandati del professor Paolo Vigo ci sono stati i due del professor Ciro Attaianese e poi dell’attuale rettore Giovanni Betta. Tutti ingegneri.

Sembra tramontata l’ipotesi di un’alleanza Capelli-Intrisano con il passo indietro di uno dei due: semmai, è possibile un’intesa al ballottaggio, se ci sarà. Questo perchè sia Capelli che Intrisano si pongono in discontinuità con l’era Betta, mentre non è certamente di rottura la candidatura dell’ingegnere Marco Dell’Isola. (Leggi qui Tre nomi per un rettore: le chiavi della sfida per Unicas).

Il piano di rientro

Giovanni Betta coin il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

E intanto, a proposito di continuità, c’è il piano di rientro da portare a termine, chiunque sia il nuovo rettore. Ma dal punto di vista economico la strada sembra nettamente in discesa. Questa mattina il Senato Accademico, dopo aver approvato le date per le elezioni del rettore, ha dato anche il parere favorevole al Consuntivo 2020: l’ok definitivo arriverà domani mattina dal Consiglio d’Amministrazione.

Chiudiamo con un utile di esercizio superiore ai 4 milioni di euro” ha spiegato con orgoglio il rettore Giovanni Betta. Che poi, a proposito del piano di rientro, ha evidenziato: “Partivamo da un disavanzo di circa 50 milioni di euro, adesso siamo scesi ampiamente sotto i 35 milioni”. 

Nel corso del 2020 è stata pagata la seconda rata relativa all’anticipazione concessa dal Ministero, riducendo così il debito nei confronti del Dicastero a poco più di 20 milioni di euro. Si attesta al di sotto dei 10 milioni di euro il debito verso l’istituto cassiere riguardante l’anticipazione di cassa. Quello che sarà approvato domani in via definitiva dal Cda è l’ultimo bilancio targato Betta, poi la campagna elettorale per le elezioni del nuovo rettore è destinata ad entrare nel vivo: la dead line è segnata, ora ci sono anche le date.