L’eroico appiedato sul raccordo. E anche multato.

Donne e motori sono gioie e dolori: anche se sei l’eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (pervicace alla liquidazione) Gianluca Quadrini. Le automobili gli hanno dato grossi dispiaceri per due volte in questa settimana.

Appassionato di vetture comode, è l’unico presidente di un ente italiano che non cerca l’auto blu. Ma viene inseguito dalla berlina con i colori istituzionali e se la ritrova magicamente in garage (leggi qui ‘E l’auto blu insegue il presidente Quadrini’). E’ riuscito finanche ad ottenere il lampeggiante e la sirena omologati, al termine di una lunga e faticosa battaglia burocratica (leggi qui ‘Qualcuno minaccia il presidente: chiesta una scorta per Quadrini’)

 

OTTAVIANI LA SERPE
A dare il primo dolore all’Eroico è stato il bi sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Perfido come il serpe nel giardino dell’Eden, all’uscita dal convegno sulla Legalità ospitato a Frosinone, il sindaco nota la vettura di servizio della Comunità Montana di Arce.

Si volta verso sua eccellenza il prefetto Emilia Zarrilli che insieme a lui stava lasciando il consesso. E (ben conscio della battaglia per non autorizzare né sirena né lampeggianti per l’Eroico) Ottaviani il perfido dice al prefetto: «Emilia, è la tua auto di servizio? No? Scusami, il lampeggiante mi aveva tratto in inganno».

A Sua Eccellenza c’è mancato poco venisse un travaso di bile. Ha preteso che venisse un agente di polizia e multasse l’Alfa 166 della Comunità Montana. «Ma è autorizzata: può usarla solo per motivi di Protezione Civile» fa notare timidamente qualcuno.

La risposta del prefetto pare sia stata: «Bene, allora presenti ricorso ai miei uffici: seguirò io stessa la pratica».

 

APPIEDATO SUL RACCORDO
Il secondo grande dolore è stato nei giorni scorsi. Gioioso e giulivo, l’eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (pervicace alla liquidazione) è riuscito a trovare finalmente una Lancia Thesis. A buon prezzo ed in grado di circolare.

In un attimo ha messo da parte la delusione per quella che a lungo gli avevano promesso ma alla fine il concessionario non è riuscito a rianimare. Ha pure archiviato la paura per il rischio di morire tra i fumi di scarico della Punto con la quale nel frattempo sta spostando la sua augusta massa (leggi qui ‘Dai conti del Monnezza alla Thesis dell’Eroico’).

Ha raggiunto Roma e finalmente ha preso possesso della presidenziale vettura.

Felice come un bambino ha imboccato il Grande Raccordo Anulare, seguito a ridente distanza dalla nuova collaboratrice a bordo della Punto.

La gioia è durata poco. Dopo 3 chilometri il veicolo ha esalato l’ultimo respiro e si è fermato sulla corsia d’emergenza.

L’Eroico ha dovuto fare rientro nei suoi imperiali uffici dell’indomita Comunità Montana di Arce (pervicace alla liquidazione) dove lo aspettavano già pronta per festeggiare il nuovo destriero.

Poverino. Dovrà continuare ad usare la 166 con lampeggiante e sirena. Sempre che il prefetto non se ne accorga.

(Sarà per questo che si è messo a dieta e ora mangia solo verdure?)

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