Errori e blackout frenano il Frosinone

La formazione giallazzurra continua a pagare la poca continuità durante la partita. Fin quando gioca a ritmi alti può far male a qualsiasi avversaria ma appena cala l'intensità diventa fragile

Alessandro Salines

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I numeri ed i risultati sono da crisi. Quattro punti nelle ultime 5 partite infatti è un ruolino di marcia pericoloso. Il Frosinone, pur non demeritando in toto, vive il primo vero momento di difficoltà della stagione. La squadra di Grosso in quest’ultimo periodo paga gli errori individuali, l’incostanza e l’incapacità di leggere i vari momenti di una gara. A Monza bene per 70’ e poi il blackout che ha permesso ai biancorossi di pareggiare il doppio svantaggio ed addirittura di vincerla. (Leggi qui Frosinone, doppia beffa in venti minuti).

Il crollo nel finale è preoccupante: è sembrato che in campo ci fossero undici novellini ed invece c’era tanta esperienza che sarebbe dovuta servire per congelare il risultato. “Nel caos finale non siamo stati bravi a gestire determinate situazioni ed abbiamo pagato a caro presso questi errori perché penso che il pareggio ci sarebbe stato anche stretto – ha provato a spiegare Fabio Grosso –  Tante cose le abbiamo fatte bene ed altre no. Quelle buone dobbiamo essere bravi a riproporle, quelle non buone a migliorarle”. (Leggi qui Il Giudizio Universale: Monza – Frosinone 3-2).

LA FRENATA

Il primo goal del Monza

Quattro punti negli ultimi 5 turni (5 pareggi e 1 ko) con una media di 0,8 a gara sono un bottino molto magro. Nelle precedenti 12 giornate i giallazzurri avevano conquistato 20 punti viaggiando ad una media di 1,6 a partita. Praticamente il doppio. La frenata è evidente ed ha fatto scivolare il Frosinone al decimo posto fuori dai playoff, scavalcata da Cittadella e Perugia.

Nel giro di 5 match la squadra ha ceduto 6 posizioni. La formazione ciociara ha perso anche solidità incassando 7 reti in 5 match contro le 10 in 12.

Certo i canarini arrivavano da una serie utile di 9 turni e con 2 sconfitte restano i meno battuti del campionato insieme alla capolista Pisa, al Lecce ed allo stesso Monza. A 2 giornate dalla fine del girone d’andata ed a 3 dalla sosta invernale, il Frosinone deve rialzarsi e tentare di chiudere in bellezza il 2021. D’altronde il campionato resta equilibrato con 8 compagini che sgomitano in 6 punti per accaparrarsi i posti al sole. Basta poco per tornare in quota. Già sabato allo “Stirpe” contro la Spal serve una risposta forte.

I PROBLEMI

Ciano in azione

Anche a Monza il Frosinone ha mostrato due volti. Quando tiene il ritmo alto, pressa, azzanna l’avversario e tiene il pallino del gioco è una squadra che può far male a qualsiasi avversario. Ma appena cala l’intensità diventa fragile e vulnerabile.

Insomma Ciano e soci faticano a gestire i vari momenti della gara. Soprattutto le pause che inevitabilmente ci sono in 90 e passa minuti. E per questo è fondamentale indovinare i tempi dei cambi. Sabato probabilmente le sostituzioni sono arrivate troppo tardi quando qualche elemento era sulle gambe e la squadra aveva tirato i remi in barca. Insomma è un Frosinone poco continuo ed è un difetto di fabbrica che si porta dietro dall’inizio della stagione.

Occorre migliorare perché in Serie B la regolarità è la virtù principale per arrivare lontano. Ancora di più nel girone di ritorno.

DIFESA E CHARPENTIER

Charpentier sarà assente per un po’ di gare

L’assenza di Gatti per una gara e mezza si è fatta sentire. Ma soprattutto è emersa ancora una volta la mancanza di un’alternativa di ruolo al centro della difesa. Senza nulla togliere a quei giocatori che sono stati adattati (Cotali e Gori) ed hanno dato tutto. Un problema che probabilmente andrà affrontato sul mercato di gennaio, considerando che i vari Koblar, Bevilacqua e Kremenovic non sono riusciti ad entrare nei meccanismi della squadra.

Inoltre adesso c’è la tegola-Charpentier da gestire. Il bomber (8 gol) si è fatto male (sospetto stiramento) e come ha anticipato Grosso non ci sarà per qualche partita. In questo caso le opzioni non mancano a partire da Novakovich il quale sarà chiamato a dare un apporto differente da quello finora fornito.     

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