Eterno-Marra, campione del mondo a 54 anni: “Il karate come stile di vita”

Il maestro ferentinate ha conquistato il terzo titolo iridato nell’ultima gara della sua luminosa carriera. A Skopje in Macedonia del Nord ha vinto l’oro anche come ct della Nazionale femminile dove milita la figlia Giulia che ha raccolto il testimone del papà. “Questa disciplina mi ha regalato tante emozioni e ha insegnato a prendermi sempre le responsabilità”, ha chiosato l’atleta

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Il talento non ha età. E poi quando ci sono grande passione, lavoro e spirito di sacrificio si può vincere un titolo mondiale a 54 anni suonati. La lezione è arrivata da Luigi Marra, maestro di karate ed allenatore della nazionale Fesik. L’evergreen ferentinate si è laureato campione iridato togliendosi la soddisfazione di battere avversari più giovani anche di 20 anni nella categoria over 35.

La medaglia d’oro chiude una carriera luminosa (4 anni fa ha vinto anche l’Europeo) in una manifestazione che lo ha visto vincitore pure come allenatore della nazionale femminile dove milita la figlia Giulia, sua erede sul tatami e per l’occasione coach del papà durante la finale. Una bella storia di sport e di vita quella di Luigi, calciatore mancato, diventato karateka per difesa personale (“Ma poi ne ho fatto uno stile di vita”, ha detto) e da sempre impegnato nel sociale.

Tris mondiale    

L’Italia ai Mondiali di karate

I campionati mondiali si sono disputati nello scorso week-end a Skopje in Macedonia del Nord. Per Luigi Marra è il terzo titolo iridato individuale dopo quelli del 2002 a Miami negli Stati Uniti e quello del 2003 a San Pietroburgo in Russia. Ma il tris ha un sapore particolare perché si trattava dell’ultima gara della carriera e poi la vittoria è stata conquistata contro atleti più giovani di lui con un’agilità sulla carta superiore. Così è stato pure in finale contro il portacolori della Slovacchia. Il campione ferentinate, però, si è superato dimostrando ancora una volta grande classe ed un carattere di ferro. Un exploit che ha suscitato grande clamore a Ferentino con tanto di complimenti del sindaco Antonio Pompeo e di tutta l’Amministrazione comunale.

Ma Marra è stato super anche come allenatore portando al successo la Nazionale femminile, dove milita la figlia Giulia di 23 anni. Le ragazze hanno vinto l’oro a squadre al termine di un campionato indimenticabile, condotto con tanta autorità. E non è tutto: ottimi piazzamenti sono arrivati anche nelle categorie giovanili con il secondo posto conquistato dai ferentinati Federico Polletta e Robert Cristian.

Il karate come stile di vita

Il podio mondiale

Marra, visibilmente emozionato, ha iniziato a praticare il karate per imparare a difendersi. Ma nel corso del tempo l’arte marziale giapponese è diventata uno stile di vita. E una disciplina sportiva dove ha vinto tutto. “Ho cominciato con il karate a 15 anni, il mio maestro è stato Pietro Trossi, che ringrazierò sempre per avermi fatto conoscere questa magnifica arte di cui ne ho fatto uno stile di vita – ha raccontato Luigi – Ho scelto il karate per difendermi, ero un ragazzo che amava stare per strada e quindi dovevo essere preparato”.

Il karate tra l’altro gli ha insegnato ad assumersi sempre le proprie responsabilità.  “Sinceramente ho provato a giocare a calcio ma oltre a non essere molto portato ho capito subito che non era per me – ha svelato il campione del mondo – E’ un gioco di squadra dove spesso dipendi dalle prestazioni degli altri. Il karate è una disciplina individuale dove sei tu a doverti prendere responsabilità giuste o sbagliate e si affrontano le cose per migliorare sempre. Il mio karate è da combattimento e debbo dire che mi ha dato molto”.

La figlia Giulia e la felpa portafortuna

La Nazionale femminile guidata da Marra

Con l’oro in Macedonia del Nord, Marra ha chiuso la carriera. A raccogliere il testimone e l’ormai famosa felpa portafortuna sarà la figlia Giulia che a 23 anni sta già bruciando le tappe. “Regalerò la felpa che uso da 20 anni nelle gare più importanti a mia figlia Giulia sia come augurio per la sua carriera agonistica che come sprone per proseguire  il nostro viaggio iniziato insiemeha continuato LuigiA Giulia nessuno ha imposto il karate. E’ stata una sua scelta e sono contentissimo perché sta andando benissimo ed ha molti margini di miglioramento”.

Per Luigi emozioni a non finire per suggellare una carriera ricca di successi e soddisfazioni. “Il mio grande obiettivo l’ho raggiunto: portare i miei ragazzi sul podio mondiale, in particolare mia figlia Giulia, medaglia d’oro – ha chiosato – E poi averla come coach nella finale mondiale è stata un’emozione unica che non riesco a descrivere. Ancora sono emozionato. Se la vita è fatta di emozioni in questo caso sono stato il protagonista”.

Campione dal cuore d’oro

Luigi Marra sul podio dei Mondiali

Non solo muscoli, tecnica e grinta, Luigi Marra è sempre stato vicino ai giovani meno fortunati. Il suo impegno nel sociale è continuo. Una sorta di missione che porta avanti con dedizione.

A dicembre come gruppo karate di Ferentino organizzeremo una rassegna, una giornata per i ragazzi disabili e meno fortunati al palazzetto dello sport di Tecchiena – ha annunciato – Continuerò ad allenare cercando di trasmettere ai ragazzi i valori dello sport. Il karate fa bene, li prepara ad essere sempre responsabili delle proprie azioni quotidiane. Poi è anche un modo per toglierli dalla strada. Io ringrazio in particolare la mia famiglia, gli amici, ma soprattutto la città di Ferentino per la vicinanza e per avermi fatto provare emozioni uniche”.

Il talento non ha età.

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