Europee e comunali, verdetto finale per la politica locale

Tutti si giocano tutto. Ma è a Cassino che si farà la differenza: il centrodestra alla ricerca di una difficile unità, il Pd deve metabolizzare in fretta la lezione di Nicola Zingaretti. Mentre il Movimento Cinque Stelle non può snobbare la seconda città della provincia.

Due mesi di tempo per prepararsi al massimo all’election day, in programma per il 26 maggio prossimo. Un mese per presentare le liste e i candidati. Anche in provincia di Frosinone i partiti e le liste civiche  sono al lavoro per un doppio appuntamento che lascerà il segno. Si voterà in 39 Comuni, tra i quali Cassino, dove recentemente la consiliatura di Carlo Maria D’Alessandro si è interrotta per via delle dimissioni di massa.

Alle Europee si vota con il proporzionale: ogni Partito per conto suo. Difficilmente ci saranno candidati di questa provincia che potranno essere eletti al Parlamento di Strasburgo. Rischia di allungarsi la striscia negativa, considerando che gli ultimi due a varcare il portone europeo sono stati Alfredo Pallone (Pdl) e Francesco De Angelis (Pd). Un elemento sul quale le forze politiche locali dovrebbero riflettere.

A Cassino è un terno al lotto, troppe le incognite in questo momento. Nel centrodestra bisognerà vedere se il patto a tre fra Mario Abbruzzese (Forza Italia), Francesco Zicchieri (Lega) e Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) reggerà e se il centrodestra presenterà un solo candidato. Sarebbe clamoroso dopo le fratture degli ultimi tempi. La Lega reclama il diritto ad esprimere il nome ma non lo indica, Forza Italia e FdI nell’attesa preparano le loro liste, al prossimo tavolo ognuno dovrà indicare due nomi. Scatterà il gioco dei veti incrociati. Con il rischio di dover convergere su un nome esterno. O su uno davanti al quale non si può dire no. Mai dire mai però. Se poi addirittura si scommettesse ancora su Carlo Maria D’Alessandro, allora sarà complicato evitare le telecamere di… Scherzi a Parte. Ma la politica non finisce mai di sorprendere. 

Il Pd dovrà cercare di comprendere e metabolizzare in fretta la lezione di Nicola Zingaretti segretario. La candidatura unitaria del centrosinistra è fondamentale per cercare di vincere. In pochi giorni i nomi dei possibili candidati sono stati esposti a intemperie di ogni tipo, finendo nel frullatore mediatico. Eppure parliamo di Giuseppe Golini PetrarconeEnzo Salera,Marino FardelliSarah GriecoBarbara Di Rollo. Insomma, andavano maggiormente protetti. Più cautela.

La lezione che ancora Cassino non dimostra di avere imparato è che solo con l’unità si vince. Ha iniziato a fare i conti con questa realtà il tavolo del Pd che si è riunito ieri sera, tentando una sintesi tra le posizioni dell’area che fa riferimento all’ex sindaco Peppino Petrarcone (che l’altro giorno ha ritirato la propria disponibilità, leggi Pd, Petrarcone rinuncia. Fardelli: “Potrei candidarmi”), quella contrapposta e che fa riferimento a Francesco Mosillo (disposto a convergere su un nome diverso da Petrarcone), quella dei petrarconiani senza Peppino (vorrebbero candidare l’ex assessore Enzo Salera), quella di Salvatore Fontana e Alessandro D’Ambrosio (vorrebbero capitalizzare il massimo politico possibile, nel frattempo partecipano a tutti i tavoli, compresi quelli più improbabili).

Si è ancora in tempo però. Nessun segnale invece dal Movimento Cinque Stelle. Cassino è la seconda città della provincia. Loro ci saranno?