Evangelista santo, Palombo coordinatore, Di Mambro sul Carroccio e… (Conte della Selvotta)

I telegrammi del Conte della Selvotta sulla politica Cassinate. Evangelista santo subito. Quelli che non vogliono il dissesto. E quelli che solo ora hanno scoperto cosa accadrebbe. Palombo coordinatore provinciale. Di Mambro con la Lega

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

Un ingente sciame di api invase il Foro di Cassino”. ANNO CCVIII a.C. Tito Livio Libro XXVII.
Cassino 2018 d.C. Uno sciame d’api invade l’Aula consiliare.

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FRANCO EVANGELISTA, SANTO SUBITO

A Fra’ quando c’eri tu la città era pulita, le buche riparate, l’erba tagliata, gli alberi potati a zero, le lampadine cambiate. Mo’ è buio pesto. I monumenti con l’erba alta, e tutto è alto. Fai bene a non votà il dissesto. Tu sei un santo e in Comune non lo sanno!”.

Il consigliere comunale di Forza Italia Franco Evangelista, ribelle per natura, è sull’Aventino. Sbotta: «Sto ricevendo solidarietà da cittadini non solo di Cassino, dai colleghi di opposizione, dai dipendenti comunali ad eccezione di un dirigente che deve andarsene. E ad eccezione degli amministratori di maggioranza. Io, comunque, continuo a lavorare nell’interesse della città. E non dico altro». Ipse dixit.

Sono con lui il consigliere di Forza Italia Francesca Calvani ed anche Giuseppe Sebastianelli (cacciato dal sindaco per la sua ribellione). Tutti e tre sono pronti a fare un gruppo di ribelli e a chiedere un assessorato forte.

Per Evangelista va tolto l’assessorato al consigliere Antonio Valente (osò indossare la fascia tricolore al posto suo alla festa religiosa di Sant’Angelo in Theodice, leggi qui Niente fascia per Franco: «E allora l’erba in città tagliatevela voi, pure con la fascia») con la rimozione della professoressa Maria Iannone.

 

CMD’A ACCERCHIATO DA CINGHIALINI E SCIAMI DI API

Il Conte della Selvotta rientrato da una battuta di caccia alla volpe ha trovato il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro (in breve CMD’A) accerchiato da cinghialini e sciami di api.

La caccia al cinghiale per CMD’A non è andata bene. Ma ha visto proliferare tanti cinghialini. Ed ha pensato: Come in Comune, stanno nascendo tanti gruppetti. (Leggi qui I tronisti della Sala Di Biasio)

Ma che succede? In Comune ci sono i ribelli e il dissesto slitta a fine giugno e forse anche oltre. Il presidente della commissione bilancio Gianrico Langiano rassicura CMD’A. Per approvare il dissesto c’è tempo fino al 31 luglio. Se non si fa, si va a casa.

Gongola la Lega. “Senza di noi non si fa nulla”.

 

M.A. ALLE RIUNIONI SEGRETE

Il telegramma serale arriva al Conte della Selvotta alle ore 22 del 7 giugno. Avverte: “All’Azzurra è in corso un vertice tra M.A., CMD’A, Dino Secondino, il marito di una consigliera comunale e un imprenditore (pompe di benzina, costruzioni ed altro)”.

Ossia il cerchio magico dal quale è stato fatto fuori il cerimoniere abbaziale Benedetto Leone (che corregge troppo spesso il sindaco, per evitargli cantonate).

Tema: il dissesto (se vale la pena farlo) e il Cosilam. Ossia chi mandare al posto di M.A., l’imprenditore vicino a M.A. in ogni campagna elettorale.

 

LA STRATEGIA DELLA LEGA

La Lega rientra in maggioranza a precise condizioni. Con un direttorio che dovrà sostituire, con i fatti e non con parole il “cerchio o cencio magico”, il progetto sicurezza e il rientro dell’assessore Carmelo Palombo. (leggi qui Un Cosilam per Mario. Ma a sua insaputa). CMD’A ha detto sì.

Deve essere scritto nero su bianco”, tuonano i consiglieri leghisti Robertino Marsella e Claudio Monticchio. E poi c’è il dubbio: quando far rientrare in giunta Palombo. Prima o dopo il dissesto?

Meglio dopo, anche per evitare le bordate di critiche, pronte dai banchi della minoranza e di parte della maggioranza. E per i posteri: ”Io non c’entro nulla con il dissesto, lo hanno fatto gli altri”.

La strategia prevede anche la seguente situazione: Palombo rientra ma al ritorno dalle vacanze, dopo l’estate, lascerà l’incarico assessorile per dedicarsi al Partito come coordinatore provinciale.

 

LA LEGA RADDOPPIA IN AULA

Nel frattempo la Lega aumenterà di un consigliere, passando da due a tre: sarà Carmine Di Mambro che traslocherà dalla lista di Leone alla Lega, prima rientrerà nell’Ugl dove stava al tempo della Polverini, dalla quale venne cacciato.

Adesso il parlamentare della Lega Durigon (Ugl) lo ha contattato per un rientro nel sindacato e quindi con la prospettiva nel Partito. Una cosa che farà arrabbiare il titolare della lista nonché assessore Leone.

DISSESTO, SI’, NO. TEMPI LUNGHI

I revisori dei conti hanno sentenziato: ci servono almeno un paio di settimane per scrivere la relazione sul dissesto. Tanto da far rinviare la Commissione Bilancio e il consiglio a data da destinarsi. Comunque entro il 27 giugno.

Perché questo ritardo imprevisto sull’iter del default? Solamente ieri mattina la giunta ha fornito ai revisori l’atto di indirizzo avviando la procedura del dissesto. Senza fretta. Una frenata alla corsa iniziale. Motivo: problemi politici ed amministrativi.

Dal 7 giugno sono bloccati gli impegni di spesa. Ma la data del dissesto è slittata perché un dirigente, nonostante una disposizione scritta del sindaco, ha fatto un impegno di spesa extra provocando il rinvio.

E’ lo stesso dirigente che non vuole il dissesto e solo giovedi ha consegnato ai revisori le carte richieste.

Intanto stanno per scadere i 60 giorni per il pagamento alla Turriziani Petroli (1.600.000 euro). Dopo il 18 giugno ci penserà il prefetto di Frosinone a liquidare la società petrolifera.

E alla Lega si chiedono: ”Fare il dissesto dopo aver pagato Turriziani….la Lega non lo voterà. In consiglio ci sarà una epidemia di colera e tanti saranno gli assenti“.

 

LEONE FURIOSO

I vigili urbani comandati dall’assessore Benedetto Leone sono furiosi per gli straordinari in strada.

Non erano più abituati. “Prima si stava meglio, quando ritorna quel san Palombo? Era una pacchia”. Perché ora, anche in quattro, sono costretti a girare per le strade del centro muniti di blocchetti, anche scaduti, per fare le multe alle auto in sosta vietata.

Leone tuona e avverte: Quando arriverà il nuovo o il vecchio assessore alla Polizia Locale farò il bilancio dei risultati. Adesso è tornato l’ordine. I parcheggi sono tornati in regola. E in cassa stanno arrivando soldi freschi. Così si amministra.

E intanto Leone, a dispetto di altri colleghi, continua la spola tra il Comune di Cassino e la regione Lazio, dove non incontra il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli (che ha sostituito M.A., ormai dal potere sterilizzato).

Leone va negli uffici dei Servizi Sociali per chiedere contributi. “Così si lavora. Bisogna andare a Roma, a bussare, e a chiedere risorse.”

Il fallimento comunale, però, colpirà anche il suo assessorato e Leone, che se ne è accorto solo ora, minaccia la rivolta contro la dirigente finanziaria per aver scritto quel fatidico documento di condanna.

E il severo ex assessore petrarconiano Enzo Salera fa rilevare:”Prima l’avete indottrinata e adesso vi lamentate”.

 

A VOLTE RITORNANO, FONTANIERI E GIARDINIERI

Franco Evangelista ha abdicato al ruolo della manutenzione perché criticato per la sua gestione dai colleghi di maggioranza. E al suo posto è subentrato il consigliere Angelo Panaccione, delegato al decoro urbano, ma già noto come fontaniere-giardiniere per aver rimesso a posto le fontane (non usciva acqua ma aria) dell’era Scittarelli ma progettate dall’architetto Giancarlo Antonelli, attuale dirigente dell’area tecnica in procinto di licenziamento dopo il dissesto. (Lo prevede la norma: fuori tutti quelli che non sono dipendenti). Fu incaricato da M.A. in questo settore.

Panaccione è nella bufera perché con il poco personale e senza soldi non può fare miracoli. Erba alta ovunque, anche al monumento ai caduti davanti al palazzo municipale, buche senza asfalto, senza lampadine ed altro.

La maledizione di Evangelista si abbatte su di loro. Come uno sciame d’api…