Fabio Di Fabio, il candidato sindaco ‘vecchia maniera’

Come è avvenuta la designazione di Fabio Di Fabio a candidato sindaco di Alatri. Il confronto in Direzione. L'ordine di non strappare. La convergenza per designarlo all'unanimità.

Giurano che sia stata una designazione alla ‘vecchia maniera‘. Arrivata al termine di un confronto intenso e per nulla scontato. Dove ad un certo punto è stato chiaro che c’erano una maggioranza a favore di un nome ed una minoranza molto consistente a favore dell’altro. E che a quel, proprio alla ‘vecchia maniera‘, senza drammi e senza lacerazioni, tutti siano andati sul nome con più consensi: quello del vice sindaco uscente di Alatri Fabio Di Fabio. È lui il candidato sindaco del Pd all’unanimità che punta a raccogliere l’eredità amministrativa dell’uscente Giuseppe Morini. Così ha deciso la Direzione Dem cittadina. (Leggi qui Il Pd sceglie il candidato sindaco: unico dogma l’unità).

L’erede designato

Roberto Sarra e Fabio Di Fabio

Era lui l’erede designato. Per tre volte è stato il vice di Morini. Su di lui si era aperto il dibattito tra chi voleva un rinnovamento nella tradizione e chi invece invocava un cambio di passo più radicale, puntando sul dottor Roberto Sarra il medico simbolo delle lotte per salvare l’ospedale di Alatri.

Quella designazione all’unanimità e senza strappi nasce dal dibattito politico e dal segnale preciso che avevano dato il Segretario provinciale Pd Luca Fantini e l’ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio Mauro Buschini, entrambi di Alatri. La maggioranza degli uomini nelle loro file avrebbero preferito Sarra: l’ordine è stato di non ostacolare chiunque dei due possibili candidati, al termine del dibattito, avesse più numeri. Fare un passo di lato e convergere. Esattamente come accadeva alla ‘vecchia maniera‘ nei Partiti.

Il segnale politico

Un segnale politico per tutti gli altri dibattiti aperti nei Comuni chiamati al voto. E per quelli nei quali ci si è scannati qualche mese fa: Pontecorvo e Ceccano ne sono gli esempi negativi, culminati in spaccature, abbandoni e nessun eletto in Consiglio.

MAURO BUSCHINI CON LUCA FANTINI

Ora al candidato sindaco designato cucire la coalizione che dovrà sostenerlo ed eleggerlo. A partire da due elementi. Dovrà verificare i mrgini di ricucitura con l’assessore Roberto Gizzi: da tempo si è allontanato dall’amministrazione e molti rumors lo danno per cadidato sindaco a capo di un suo schieramento. L’altro elemento è la civica Programma Alatri, che si era mostrata disponibile ad una convergenza ma non se ci fosse stato come candidato sindaco proprio Fabio Di Fabio.

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