Montecitorio riconta le schede: Fabio Forte ha i voti da deputato

La Giunta per le Elezioni della Camera dei Deputati ha finito di ricontare le schede delle scorse Politiche. Barbara saltamartini innesca un effetto domino. Durigon eletto in un altro collegio. E lascia libero il posto a Fabio Forte. C'è però una partita ancora aperta. È...

Fabio Forte bussa a Montecitorio. Chiede di entrare dal portone principale. A spalancarglielo potrebbe essere ora la Giunta per le Elezioni presieduta dall’onorevole Roberto Giachetti. Ha ricontato le schede delle elezioni di marzo 2018. E rilevato che i numeri stanno come sosteneva l’ex sindaco di Arpino ed ex consigliere provinciale di Frosinone.

Il presidente Roberto Giachetti

La Giunta ha disposto un ulteriore approfondimento. Lo farà a gennaio. Se non interverranno nuovi elementi, Fabio Forte verrà proclamato deputato. Al suo posto uscirà l’onorevole Sebastiano Cubeddu del Movimento 5 Stelle.

Il riconteggio ha permesso di scoprire che c’erano 432 nuovi voti validi ai candidati e alle liste nella circoscrizione Lazio I. Ma non erano stati assegnati. Per errore degli scrutatori erano stati considerati come voti non validi. Dopo il riconteggio, il numero delle schede bianche è passato da 2.151 a 2.075; il numero delle schede nulle è passato da 2.773 a 2.440.

Quei 432 voti innescano un effetto domino che parte da Roma ed arriva fino alla provincia di Frosinone.

Infatti 95 nuovi voti validi sono stati riconosciuti al deputato eletto l’avvocato lavorata Sebastiano Cubeddu che è salito così ad un totale di 55.467 voti. Però alla sua avversaria Barbara Saltamartini la stessa Giunta ora ha riconosciuto altri 238 dei nuovi voti accertati. In questo modo il totale dei voti assegnato alla deputata è salito a 55.582. Scavalcando il risultato ottenuto da Cubeddu. Prima della nuova conta c’era una differenza di 17 voti tra i due, la verifica ha ribaltato la situazione dando 115 voti di vantaggio all’esponente della Lega. Era lei ad avere vinto le elezioni in quel Collegio e non il candidato grillino.

Cosa determina tutto questo? In assenza di elementi nuovi, Barbara Saltamartini deve essere proclamata eletta nel collegio Uninominale 12 – Lazio 1. Invece è entrata a Montecitorio passando da un altro collegio nel quale era candidata: il Plurinominale.

Barbara Saltamartini

Cosa cambia? Se Saltamartini entra dal’Uninominale, lascia libero il seggio Plurinominale. E chi entrerebbe al posto suo? L’ex sottosegretario Claudio Durigon di Latina.

Pure Durigon era candidato in più collegi. Infatti a marzo 2018 è entrato a Montecitorio passando per il Plurinominale Lazio 2, cioè Frosinone-Latina. Se ora cambia il risultato e viene eletto nel seggio finora occupato da Barbara Saltamartini, lascia libero il posto Frosinone-Latina.

Chi entra al suo posto, in quel caso? L’ex sindaco di Arpino Fabio Forte.

La spada di Damocle

C’è un rischio enorme che potrebbe far franare l’intero castello. È il nodo che verrà affrontato a gennaio nel corso della prossima seduta della Giunta.

La verifica ha riguardato tutte le 259 sezioni del collegio. Però non è stato possibile controllare le schede bianche e nulle di quattro sezioni: sono sparite, non sono state ritrovate nei plichi.

Sono le schede delle sezioni 38 e 60 di Guidonia Montecelio, dove c’erano 14 schede nulle nella prima, 8 schede bianche e 3 nulle nella seconda. La sezione 5 di Marcellina (9 schede bianche e 14 nulle). La sezione 51 di Tivoli (6 schede bianche e 3 nulle).

Claudio Durigon Francesco Zicchieri Foto: © Imagoecoinomica Raffaele Verderese

Un’obiezione sulla quale il professor Francesco Pignatiello, ordinario di Diritto Amministrativo e difensore di Fabio Forte nel procedimento, ha già pronta la risposta: nemmeno tutte le schede bianche e nulle di quelle 4 sezioni sarebbero in grado di ribaltare nuovamente il risultato e togliere l’elezione di Barbara Saltamartini.

E l’ingresso di Fabio Forte a Montecitorio.

Sul Carroccio

In caso di proclamazione non si porrebbe il problema della collocazione di Fabio Forte. È stato eletto nella Lega. Ma dopo le scorse elezioni è stato emarginato da Francesco Zicchieri appena eletto deputato. Gli ha revocato l’incarico di coordinatore provinciale e lo ha escluso dalla vita politica leghista. Al punto che l’estate scorsa Fabio Forte aveva tenuto una conferenza stampa nella quale denunciare la situazione. (leggi qui Bombe leghiste sul Carroccio: iniziata la guerra di Savo e Forte).

In quell’occasione aveva chiarito però che sarebbe rimasto nella Lega. In posizione di dissenso ma comunque leghista. Resta da vedere se l’elezione a Montecitorio cambierebbe le sue convinzioni.