Quadrini – De Donatis: Non avrete il nostro scalpo

Quadrini e l'assedio per non farlo diventare commissario in Comunità Montana. "Un complotto e vi dico chi c'è dietro". De Donatis e FdI pronta a cambiare cavallo: "Ecco cosa farò ora"

Roberto De Donatis, sindaco di Sora, eletto a capo di uno schieramento civico. È uno dei pochi sopravvissuti di quella stagione: fatta di rifiuto della politica e di movimenti che si tenevano lontani dai Partiti. Ma era solo apparenza. Gianluca Quadrini, controverso presidente della Comunità Montana di Arce e vice coordinatore di Forza Italia nel Lazio. Sono stati loro i protagonisti della seconda puntata di Faccia a Faccia diVenerdì la sfida all’ultima domanda contro il direttore Alessio Porcu.

I round – L’assedio – De Donatis

Roberto De Donatis, sindaco di Sora
Eletto sindaco a capo di un movimento civico che impose ai Partiti, a quell’epoca, circa tre anni fa, di ammainare il loro simbolo. A Ceccano hanno fatto lo stesso e il sindaco Caligiore è caduto, a Formia la sua collega Paola Villa non se la passa tanto bene, a Latina il sindaco Coletta è in crisi perenne. Pure lei vive un periodo di fibrillazione. Politicamente mangia il panettone quest’anno? 

“Io preferisco il pandoro. Però speriamo di avere i motivi per andare avanti sotto l’aspetto amministrativo in relazione al raggiungimento degli obiettivi. Chiaramente tutte le situazioni vanno contestualizzate. Diciamo che a Sora questo clima c’è sempre stato. C’è anche adesso”. 

Il periodo dei civici è finito? 

“Io ritengo che il civismo nasca da una crisi della politica e dei Partiti, quindi è necessario rigenerare la politica. Soprattutto raccogliendo le istanze dei territori: una rigenerazione della politica e dei Partiti che possa poi sommarsi a quella che è l’esperienza civica”. 

Ma sarebbe possibile pensare oggi ad una riedizione del progetto che l’ha eletta sindaco? Oppure quel progetto aveva senso tre anni fa e oggi i cittadini sono tornati ad avere fiducia nei Partiti?

 “Credo che ancora esista una grande ‘liquidità’ dei Partiti. Credo che sia possibile fare una nuova esperienza civica, soprattutto per quanto riguarda l’ente locale. Però ritengo sia necessario che il Partito dimostri di saper selezionare e mettere in campo una classe dirigente capace, anche di amministrare gli enti locali”. 

Di fatto lei sta governando senza che si siano le segreterie dei Partiti a metterci il naso. Però a volte i Partiti sono utili: fanno da filtro, le mandano i consiglieri e gli assessori già fiaccati dalla discussione politica interna. Meglio non averli tra i piedi oppure sono utili?
Il Consiglio comunale di Sora. Foto: © IchnusaPapers

“I partiti sono utili quando vengono in soccorso, dando dei riferimenti al territorio e riuscendo a dare delle risposte”. 

Ne sente la mancanza? 

“Io sento la mancanza di un rapporto e di un riferimento con la politica sotto l’aspetto delle competenze. Ecco, quello che forse manca oggi è avere, al di là degli schieramenti, dei riferimenti che abbiano delle competenze elevate”. 

La Lega ha già il suo candidato, Fratelli d’Italia pure ha individuato il suo. E FdI è una delle componenti della sua maggioranza eterogenea. Che fanno, la scaricano? (leggi qui Fratelli d’Italia prepara il congedo per De Donatis)

“Io ritengo che solo il tempo potrà dire se la mia esperienza rappresenti un valore. I Partiti fanno i loro percorsi, noi facciamo il nostro. Che è un percorso amministrativo. Qui ci si dimentica che a decidere sono sempre e solo i cittadini”. 

I round – L’assedio – Quadrini

Gianluca Quadrini
Gianluca Quadrini, vicecoordinatore del Lazio di Forza Italia: è stato la scialuppa di salvataggio per l’amministrazione De Donatis. Praticamente state tenendo in piedi un’amministrazione in cui ci sono anche pezzi di Pd. Che fa, inciucia?

“Noi non siamo stati la scialuppa dell’amministrazione di Sora, né abbiamo intenzione di essere scialuppa; stiamo osservando, stiamo guardando attentamente quelle che sono le proposte che vengono dalla giunta di Sora e dal sindaco De Donatis per tutto un territorio che vede Sora al centro.

Il progetto civico funziona o si deve tornare alle bandiere di Partito?

Oggi c’è tanta crisi di identità. E allo stesso tempo ci sono fame di politica e sete di partiti”.

 Ma ha un senso quello che fece tre anni il sindaco De Donatis oppure aveva un senso solo allora e oggi è inutile che lo rifaccia? 

“No, io dico che ha senso anche oggi se le cose… poi saranno i cittadini a giudicare…” 

Però a Ceccano non ha funzionato e anche a Formia e Latina hanno problemi. La politica serve? 
Il Consiglio Comunale di Formia

“La politica serve assolutamente. La politica serve e i Partiti devono rimanere al centro delle scelte anche delle stesse amministrazioni. Però le idee camminano sulle gambe delle persone… Io ad esempio su Sora guardo attentamente la situazione politica cittadina perché lì ci sono delle persone valide…”

In quanti gruppi si sono frammentati ia Partiti a Sora? 

“Attualmente su Sora ci sono almeno tre gruppi di Forza Italia…” 

Solo Forza Italia in tre gruppi, più almeno due gruppi il Partito Democratico: cioé l’assenza di Partiti ha portato l’individualismo all’interno della politica.

“Non è proprio così. Piuttosto l’assenza di figure di riferimento autorevoli nel Partito. Io mi ritrovo ad aver assunto questo ruolo di vicecoordinatore di FI da tre mesi…” 

Quindi chi c’era prima non ha saputo tenere le redini? 

“Probabilmente Sora è stata un po’ abbandonata. Diciamo Sora ed il Sorano…” 

Gianluca Quadrini e Roberto De Donatis
È vero che ha proposto al sindaco di prendere la tessera di Forza Italia dicendo ‘Guarda che se vieni con noi ti sosteniamo al tavolo del centrodestra e ti riproponiamo come candidato unitario?

“Ho proposto al sindaco di lavorare bene e di continuare a farlo per il bene dei cittadini. Lo stiamo osservando… Si, è un osservato speciale da un punto di vista del Partito. Non possiamo assolutamente buttare l’acqua sporca con tutto il bambino. La sua amministrazione ha tante opere in cantiere che spero e mi auguro per lui…” 

E se non dovesse iscriversi al Partito e dovesse riproporre una piattaforma civica, Forza Italia ci starebbe o starebbe con il centrodestra unito? 

“Innanzitutto Forza Italia è un Partito di centro destra, e questo è indubbio; prossimamente avremo anche un incontro a livello provinciale di tutte le…”

Lunedì… 

…”componenti” 

All’ora di pranzo…

“Si, perché lei direttore lo sa ancora prima di noi, quindi…” 

A Frosinone… 

“Si, ha ragione direttore. Io l’ho scoperto dalla sua Testata prima ancora di ricevere l’invito. Si, è vero, noi abbiamo questo incontro per cercare di ricompattare il centrodestra. Lei giustamente affermava che FdI ha il candidato: mi resta un po’ difficile vedere Fratelli d’Italia con un candidato quando da un anno e mezzo sostiene l’amministrazione De Donatis. Qualora De Donatis nel 2021 si ricadidasse allora FdI che farà?

II round – Le spine – De Donatis

Roberto De Donatis
Farmacia Comunale: è la spina nel fianco di questo periodo. La riassumo in dieci secondi: Il Comune di Sora alcuni anni fa decide di istituire una farmacia comunale. Decide di fare una gestione a metà, cioé “io ci metto la farmacia e per gestirla trovo un socio privato: ogni tot anni c’è il rinnovo. Lei ha avanzato un dubbio e ora le possibili strade sono due. Quali? 

“Una è quella che ha indicato lei, della società mista cioé…” 

E questa è la prima. L’altra ipotesi? 

“È quella che sta prendendo piede. La gestione cosiddetta ‘in house’. In virtù del fatto che già il Comune di Sora ha una società partecipata al 100%, cioè Società Ambiente, c’è la possibilità di avere un modello sociale che preveda anche la farmacia dentro la Ambiente. Con una ricaduta di tipo diverso. La società mista deve produrre utili e quegli utili possono andare a far erogare ulteriori servizi nel campo del sociale. La società in house invece questa azione la fa direttamente, attraverso l’integrazione dell’offerta socio sanitaria, con una politica diversa rispetto alle farmacie di tipo privato…”

Cosa cambia, all’atto concreto, per il cittadino? Oppure per il cittadino non cambia niente ed è solo una questione di contabilità?

“E’ più una questione di percezione. Nel senso che il modello delle società in house si sta affermando in maniera virtuosa in altre realtà perché riesce a coprire una fascia di servizi… Facciamo un esempio così i cittadini possono capire: le farmacie privare tendono a non avere nella loro disponibilità alcuni farmaci per il diabete; la farmacia comunale invece deve avere quei farmaci perché deve comunque fornire quel servizio a coloro che ne hanno bisogno nell’immediato e che sanno di avere un punto di riferimento nella farmacia comunale”. 

La farmacia comunale di Sora
L’opposizione cosa dice? 

“Chiaramente è più favorevole all’altro modello, infatti presenteranno una proposta di deliberazione”. 

Perché secondo lei sbagliano? 

“Non è un errore. Si tratta di due modelli previsti dalla legge…” 

Sono due modi di interpretare la stessa cosa? Non ce n’è uno giusto ed uno sbagliato…?  

“Sono due filosofie diverse. E’ chiaro che nella gestione privata della società mista partecipata l’obiettivo è quello di produrre molti utili”. 

II Round – Le spine – Quadrini

Quadrini con il personale della Comunità Montana di Arce
Chi non vuole Gianluca Quadrini come commissario della Comunità Montana di Arce? 

“Secondo me nessuno, perché c’è la legge che parla chiaro…” 

Non è mica automatico… 
“Non lo è ma sarebbe una discriminazione rispetto agli altri presidenti che poi vengono nominati commissari…” 
Embé, siccome ne confermano un certo numero allora bisogna conferirli tutti? Non sta scritto, da nessuna parte.

“Va tutto verificato…” 

Politicamente la stanno assediando? Le tracce del PD le abbiamo viste, gli altri chi sono? 

“C’è una sorta di revival, diciamo il vecchio presidente che ha messo l’ente sotto assedio. Però il problema serio in questa situazione…” 

E il vecchio presidente è di area PD? 
“Si, di un’area ormai obsoleta, che viene da un retaggio…” 
Adriano Palozzi, Mario Abbruzzese, Pasquale Ciacciarelli
Il gruppo di Giovanni Toti, Cambiamo, cosa ne pensa? A Cambiamo lei qualche dispettuccio lo ha fatto: gli ha buttato giù Mario Abbruzzese dalla presidenza del Cosilam. 

“No, assolutamente…” 

Non è un regolamento di conti quello che si sta svolgendo? 

“Nella maniera più assoluta. Io non ho buttato nessuno giù dal Cosilam, non ho assolutamente…” 

E che, l’ho buttato giù io Abbruzzese?

“No, io faccio il consigliere comunale ad Arpino, faccio il consigliere provinciale, non ho queste…” 

Quindi lei non ha fatto un accordo politico con il sindaco Pd di Cassino per rivedere la governance del Cosilam? 
“Allora, nel momento in cui…” 
Si può anche sostenere che Gesù sia morto di raffreddore, però si diventa poco credibili presidente… 

“Relativamente alla questione delle dimissioni del CdA del Cosilam noi avevamo, come gruppo di FI, un nostro rappresentante all’interno del Cda…” 

Quindi ha buttato giù il presidente del Cosilam, che era Mario Abbruzzese, che è di Cambiamo. Ed è logico che adesso Cambiamo stia partecipando all’assedio per toglierle la presidenza della Comunità Montana; è un’evidenza. 

“Direttore, cambiamo può fare quello che vuole, ma è comunque un Partito alleato del centrodestra, alleato di Forza Italia, cerchiamo di amministrare insieme ove possibile. Poi quel che vuole o vorrà fare Cambiamo a questo punto sono problemi loro. Io non sono nella loro testa…” 

La sede del Cosilam
Lunedì però al tavolo ci sarà anche Cambiamo, lei non potrà chiedere l’aiuto di Cambiamo per la conferma del ruolo di Commissario della Comunità Montana perché le direbbero ‘Bèh, insomma, tu non è che ci hai aiutato tanto con il Cosilam’. 

“Direttore, se mi parla di aiuto il discorso è diverso, se mi parla di disarcionare il vecchio presidente, noi abbiamo solo preso atto del fatto che non c’era più la maggioranza nel Consiglio di amministrazione nel momento in cui la maggioranza dei consiglieri si è dimessa…” 

Non glielo ha detto lei di dimettersi?

“No, per carità, io ho preso atto…” 

Lei non ha fatto il Patto degli abbuoti sopra Terelle con il sindaco di Cassino? (leggi qui tutti i dettagli del patto fatto a Terelle Abbruzzese via dal Cosilam: Salera fa scattare la trappola)

“Ci siamo incontrati a Terelle, eravamo alla Sagra…” 

Provate a negarlo…

“dell’Abbuoto, abbiamo parlato di politica, di sociale…” 

E in quell’occasione avete delineato quella strategia… 

“In quella occasione lui mi ha detto che c’erano delle problematiche interne ai consiglieri di amministrazione del Cosilam e abbiamo detto ‘siamo qui…'” 

La partita però per la sua nomina a commissario della Com unità Montana è aperta. Pare che esista già il decreto pronto con il nome Quadrini. A lei risulta o no che esiste questo decreto? 

“Io faccio il consigliere provinciale, non faccio il consigliere regionale, però diciamo che c’è stata una commissione nella quale hanno rimandato tutti i nostri decreti per approfondimenti. Penso che quanto prima si andrà di nuovo al vaglio della stessa e verrà affrontato di nuovo il problema di tutti e 22 i commissari”.

III round – Carte Bollate – De Donatis

L’amministratore della Ambiente
Sindaco De Donatis, ci diceva che l’ipotesi è quella di fondere la farmacia con la società Ambiente che si occupa di rifiuti urbani… 

“E’ sul tavolo, la stiamo valutando con molta attenzione…” 

L’opposizione però dice che in quel modo va tutto a uno… 

“La critica che muove l’opposizione è che qualora il farmacista sia titolare di un posto di lavoro pubblico potrebbe non avere quelle motivazioni che invece ha il gestore privato nel cercare di produrre utili. In realtà ci sono sistemi…” 

Però la vedrebbe bene la fusione delle due società? 

“Si, la vedrei bene con un nome che potrebbe essere ‘Ambiente e Salute’.

L’attuale amministratore della Società Ambiente potrebbe restare? 

“In quel caso andrebbe fatta una modifica statutaria, perché probabilmente il CdA andrebbe riportato da uno a tre”. 

Carte bollate sono circolate dopo la nomina di questo amministratore…. 
La componente del Nucleo di valutazione che ha avanzato riserve sulla nomina

“Ci sono stati dei problemi sollevati da due membri del Nucleo di Valutazione, ma nell’ambito di competenze anche da valutare, perché da quello che mi dicono gli esperti il Nucleo ha altre competenze. Ma al di là di questo mi sembra che sia stata fatta chiarezza”.

Ma lei è ancora convinto che quei titoli che sono stati presentati per diventare amministratore siano buoni? 

“Io sono abituato a separare l’indirizzo politico dall’attività gestionale; c’è un iter istruttorio che è stato svolto dagli uffici che hanno acquisito i curricula. E una volta ritenuti idonei, li hanno sottoposti al voto del Consiglio comunale. Io di questo mi occupo: se c’è qualche discrasia o se ci sono cose non evidenziate ci sono altri organi che devono intervenire. Tuttavia questo non dipende dall’indirizzo politico”. 

C’è stato un accordo politico con Fratelli d’Italia per quella nomina? 

“Ad alcune figure sono state affidate responsabilità di indicare delle professionalità all’intero di un percorso. In questo caso sicuramente all’interno di quella espressione di curricula c’era questa indicazione da parte di FdI. Però è pur vero che la fase istruttoria che deve controllare se le figure che si sono presentate avessero o meno le caratteristiche per svolgere…” 

Capisco bene? Fratelli d’Italia ha fatto una serie di nomi o un nome, altri le hanno fatto degli altri nomi. A prescindere poi dalla collocazione politica la commissione, senza tenere conto della provenienza politica, ha controllato se i titoli fossero a posto e poi c’è stato il Consiglio Comunale. In Consiglio c’è stata una discussione aperta, cioé non vi siete giocati ai dadi l’incarico per Fratelli d’Italia. 

“In realtà è avvenuta una cosa molto semplice: una volta che è arrivata la cosiddetta ‘Short list’ degli amministratori ritenuti idonei dalla procedura fatta dagli uffici, c’è stata una discussione politica sia in maggioranza che in maniera trasparente all’interno del Consiglio comunale. E poi si è proceduto alla votazione secondo la coscienza dei singoli amministratori, rispetto alle candidature che erano sul tavolo”. 

 III round – Carte Bollate – Quadrini

Gianluca Quadrini
Quadrini, ma il certificato dei Carichi Pendenti lo ha portato in Regione per farsi confermare alla guida della Comunità Montana?

 “Si, l’ho mandato, nonostante…” 

Cosa c’è scritto in quel certificato?

C’è il procedimento nel quale siamo stati chiamati a chiarire la procedura seguita per raccogliere le firme dei cittadini di Ceccano quando sono state presentate le candidature al Consiglio Comunale quattro anni fa. Secondo un’interpretzione le firme andavano raccolte in un certo modo, mentre secondo un’altra interpretazione andavano invece raccolte in un’altra maniera. 

E che altro abbiamo? 

“Ci sono dei procedimenti personali, come tecnico…” 

Quanto c’è di vero nelle cose che stiamo leggendo in questi giorni sui giornali? Lei ha dei procedimenti per le assunzioni fatte alla Comunità Montana, si o no? 

“Assolutamente no”. 

Lei ha dei procedimenti che sono stati incardinati per dei finanziamenti che ha dato tramite la Comunità Montana? 

“Assolutamente no”. 

Lei ha dei procedimenti aperti per avere dato degli incarichi o affidato dei servizi? 

“Nella maniera più assoluta, no”. 

E allora che cosa c’era nell’interrogazione che ha presentato il senatore Maria Spilabotte che è stata ‘ricicciata’ l’altro giorno in Commissione regionale, per dire no alla sua nomina a Commissario della Comunità Montana? 
Maria Spilabotte © Imagoeconomica / Sergio Oliverio

“Chiaramente è un’opera di killeraggio politico, più che politico personale. Probabilmente dò fastidio perché le cose le faccio, ci metto la faccia, probabilmente questo mio modo di fare dà fastidio e di conseguenza… La Regione Lazio, l’altro giorno in Commissione ha preso atto che oltre a qualche articolo di giornale non c’è niente di concreto. Al punto che non sono neanche indagato…” 

IV Round – Stai sereno – Quadrini

Perché sta mettendo sotto assedio il Presidente della Provincia Antonio Pompeo? Perché tra le varie cose lei è anche consigliere provinciale… 

“Il problema non è mettere sotto assedio Antonio Pompeo. Ognuno è artefice del proprio risultato e del proprio ‘male’. Qualche giorno fa ha scaricato sulla regione le colpe dei ritardi per le certificazioni ambientali. Non sono assolutamente d’accordo. Ognuno è artefice del proprio risultato e del proprio ‘male’. Noi in Provincia siamo lenti, lenti e fermi; non ci muoviamo, non si muove nulla…” 

Non è solo una questione di ambiente, lei lo ha assediato anche sulla questione del Documento Unico di Programmazione, cioé dove si mettono i soldi e si dividono… 

“Non è che si dividono i soldi, per carità…” 

Gianluca Quadrini con Antonio Pompeo
Si dividono fra i vari capitoli di bilancio… Malizioso, presidente… 

“Io devo stare attento a tutto quello che dico, perché ogni cosa che dico…” 

Perché ha assediato Antonio Pompeo sul Dup? 

“Perché è un documento condiviso e programmatico, lo dice proprio l’acronimo, Le linee guida le dà il Consiglio provinciale, quindi nel momento in cui io devo votare un documento che invece è già preconfezionato e predisposto da quella che attualmente è la minoranza consiliare (perché il PD attualmente è in minoranza) a quel punto io quindi voglio vederci chiaro…” 

Fratelli d’Italia sta facendo da stampella a Pompeo, che è del PD? 

“Diciamo che l’ultima volta con Fratelli d’Italia si era deciso insieme di fare una valutazione, quindi di non votare il Dup se non ne avessimo conosciuto i risultati. Alla fine il punto è stato poi ritirato, è stato per una decisione condivisa da tutti noi del centro destra e si è trattato di una decisione presa in grande armonia. Poi che FdI per un certo periodo sia stato un po’ più vicino alla politica amministrativa di Antonio Pompeo è un fatto che più di qualche volta ho sostenuto sulla stampa…” 

Antonio, stai sereno? 

“Questo lo dovrebbe dire qualcun altro che poi non si capisce da che parte stia proprio lui. Io ‘Stai sereno’ non lo dico… Dico che il presidente Antonio Pompeo è grande e vaccinato, però deve decidere se gestire ed amministrare un ente di secondo livello in maniera condivisa con l’attuale maggioranza di centro destra oppure se deve continuare ad andare avanti a capofitto per la sua strada, fregandosene di tutto e di tutti”.

Comunque noi ci siamo e vogliamo dire la nostra, detteremo delle linee programmatiche diverse da quelle di coloro che pensano di intraprendere altre strade di carattere dispotico ed autoritario come sta facendo il presidente Pompeo. Però ci tenevo a dire…” 

Dispotico ed autoritario… 

Si, perché non dà assolutamente spazio a nessuno. A me piace invece condividere e questa è la motivazione per cui Forza Italia sta crescendo in provincia di Frosinone, o meglio, non sta decrescendo.

V Round – Stai sereno – De Donatis

Roberto De Donatis
Sindaco lei pure vuole dire ‘Stai sereno’ a quelli che nella sua maggioranza stanno già guardando ad un’altra possibile candidatura? 

“Io li vedo sereni, nel senso che sono conpsapevoli che il dividendo politico, qualunque sia la loro azione futura, passa attraverso il raggiungimento degli obiettivi sui quali stiamo lavorando in maniera coesa”. 


La faccio concludere presidente Quadrini… 

“Volevo dire, diciamola tutta direttore: sindaci della Lega in provincia di Frosinone non ce ne sono, ci sono sindaci del PD e di Forza Italia, e non sono pochi quelli di FI…” 

Bisognerà vedere il prossimo giro… 

“Però intanto adesso siamo noi i maggiori rappresentanti, come tenuta di sindaci e di consiglieri. La settimana prossima faremo anche la prima convention di Forza Italia, di tutti gli iscritti e simpatizzanti consiglieri. E’ un partito in movimento, Forza Italia è un partito…” 

Quelli che se ne vanno pensano proprio che non lo sia… Sbagliano? 

“Però mi deve dire direttore quelli che se ne sono andati da FI…” 

Se vuole, ma occorrerebbe un’altra puntata…