Il facebook della Sera: dal predellino di Ottaviani ai brogli di Cassino

Il Facebook della Sera. Scorrendo le bacheche dei sedicenti ‘protagonisti’ della politica nostrana è possibile ricavarne il termometro della discussione. I temi più trattati sul social in questo momento sono due: le primarie indette a Frosinone da Nicola Ottaviani (leggi qui) ed il fatto che i sospetti sui brogli elettorali a Cassino non riguarderebbero né il sindaco Carlo Maria D’Alessandro né le liste che lo hanno sostenuto al primo turno (leggi qui).

Il post che ottiene in pochi minuti migliaia di lettori e decine di condivisioni è quello sui brogli. Tra i primi a commentare c’è il padrino politico dell’operazione D’Alessandro a Cassino: il consigliere Mario Abbruzzese scrive sulla sua bacheca «Spero sia fatta al più presto chiarezza …#avanti bisogna saper attendere !!!!!»

Un commento che suscita la reazione di Salvatore Fontana, l’imprenditore che ha sostenuto invece la candidatura per la rielezione del sindaco uscente Giuseppe Golini Petrarcone: «Caro Mario Abbruzzese credo che questa sia una caduta di stile, gioire perché “forse” non si tratta di un candidato di D’Alessandro è poco istituzionale. E se fosse un candidato che al secondo turno ha appoggiato D’Alessandro? Condivideresti comunque? In questo casi bisogna solo affidarsi agli inquirenti e sperare che facciano luce presto su questa brutta storia! Ah, un consiglio queste cose falle fare ai tifosi di tutte e due le parti, tu sei una istituzione!»

Ostentando indifferenza, l’istituzionale consigliere risponde «Non mi sembra stia offendendo nessuno. Mi sono limitato a pubblicare un articolo di un giornale… Salvato’ se hai la coda di paglia mi dispiace» Al che Fontana non ci sta e risponde in pochi minuti: «Dai Mario Abbruzzese… Sta cazzata della coda di paglia è veramente di basso livello!». Inizia il ping pong con Abbruzzese che dice «Non capisco allora perché continui ad alimentare … Prendiamo atto di quello che scrivono». E Fontana che chiude con un «Vabbé se vuoi giocare continua pure!»

A Frosinone il Pd ribatte all’annuncio delle Primarie del Predellino annunciate da Nicola Ottaviani sabato pomeriggio. A reagire sono Andrea Palladino – Vicesegretario circolo PD di Frosinone ed Antonella D’Emilia della segreteria Provinciale PD di Frosinone. Sulle loro bacheche commentano «… così, non pago di aver fatto deridere una Città intera agli occhi degli Italiani con la boutade delle Olimpiadi a Frosinone, ora, annuncia le sue “primarie per la città” che stabilisce ovviamente da solo, essendo egli stesso un candidato partecipante alla competizione; non contento di stabilire in solitudine un regolamento avendolo condiviso solo con se stesso, lo pubblica sulla propria pagina fb pubblicizzandolo addirittura con un logo riportante il proprio nome… è come se prima di Roma-Juventus l’arbitro fosse il Signor Bonucci. No, non è una genialata questa, è solo un modo per offendere l’intelligenza di noi Frusinati».

A queste accuse ha risposto il consigliere comunale e segretario cittadino di Forza Italia, Giuseppe Scaccia secondo il quale il Pd: «dimentica che fu proprio Nicola Ottaviani, quattro anni fa, quando ancora non era sindaco, a introdurre per la prima volta a Frosinone le primarie per le elezioni comunali, mentre il Pd preferiva portare avanti le solite guerre interne che fanno parte del quotidiano di questo partito».

Il segretario provinciale del Pd Simone Costanzo sulla sua bacheca invece parla di sicurezza e della necessità di potenziare le forze di polizia sul territorio: «Credo che ancora di più, in questo particolare momento storico, le forze politiche e le istituzioni tutte, devono avere piena consapevolezza e piena percezione della necessità di assicurare a tutti i nostri concittadini un elevato livello di sicurezza, garantendo serenità e vivibilità alle famiglie ma anche alle aziende che operano in questo territorio».

Il presidente provinciale del Pd Domenico Alfieri si concentra sul referendum: «Per anni ci siamo lamentati dei costi della politica, dei troppi parlamentari, della lentezza del parlamento nel legiferare, dell’abolizione delle provincie e di altri enti che molti di noi considerano inutili. Ci siamo lamentati per anni di una classe politica conservatrice che non riusciva e non voleva fare le giuste riforme per rendere l’Italia un paese migliore e più moderno.. Ora siamo ad un passo da queste riforme, basta votare Si al referendum del 4 dicembre. Perché trasformare questo referendum per la riforma costituzionale in un referendum pro o contro Renzi? Non cadiamo nella trappola di tanti politici che con questa scusa vogliono continuare a sedere sulle tante poltrone che occupano e continuare ad approfittare dei tanti privilegi della politica…»

Il coordinatore provinciale di Forza Italia Pasquale Ciacciarelli non commenta da due giorni e soprattutto non si scatta selfie: starà bene?

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright