Fagiolo all’arrabbiata: “Congiura contro Frosinone alle Provinciali”

L'amarezza di Domenico Fagiolo. L'elezione in Provincia mancata per un voto? È convinto: c'è stata un congiura. Per bloccare lui e la sua area. "Ma così hanno tagliato Frosinone fuori dal Consiglio Provinciale”

Una congiura contro Frosinone. Non ha dubbi Domenico Fagiolo: consigliere comunale nel Capoluogo, espressione della destra più nostalgica e battagliera, già vice coordinatore della Lega poi migrato nei Fratelli d’Italia. Che a Frosinone hanno un concetto un po’ vago della fratellanza ed una dimestichezza più che concreta con la coltelleria.

Ne è certo Domenico Fagiolo: sono state le coltellate alla schiena dei fratelli di Frosinone a fargli perdere per un solo voto ponderato l’elezione in Provincia.

Quei candidati a zero

Cirillo, Tagliaferri e Fagiolo

Perché avrebbero dovuto farlo? Per arginare la componente politica frusinate nella quale sono impegnati Domenico Fagiolo, l’assessore Pasquale Cirillo, l’ex parlamentare Ue Alfredo Pallone. Una strategia riuscita per un voto. Ma che ha avuto come effetto collaterale l’esclusione di Frosinone città dall’Aula del Consiglio.

Fratelli d’Italia ha compiuto un miracolo nelle recenti elezioni Provinciali – analizza Domenico Fagiolo : è riuscita a prendere 2 Consiglieri presentando una lista con soli 9 candidati su 12 posti disponibili. E di quei nove ben 3 hanno riportato zero voti. Per cui faccio i miei complimenti sinceri al coordinatore provinciale Massimo Ruspandini per il suo acume politico”.

In pratica, secondo il ragionamento del Consigliere Fagiolo: si potevano mettere altri tre candidati che avrebbero portato voti strategici; sono stati scelti tre candidati che non hanno portato voti per concentrare il consenso su alcuni in particolare ed essere sicuri di escludere gli avversari interni.

La partita di Tagliaferri

Fabio Tagliaferri

Complimenti anche al nuovo coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Fabio Tagliaferri. Ha voluto in lista il Consigliere comunale di Frosinone Crescenzi, nonostante appartenga ad una civica. Ha preso zero voti ed in questo modo ha favorito l’elezione di un consigliere estraneo a Frosinone, Riccardo Ambrosetti di Anagni. Nulla contro Ambrosetti. Ma prendo atto che Crescenzi ha riportato zero voti e quindi nemmeno lui si è votato, favorendo Anagni e lasciando Frosinone fuori dall’Aula”.

Una vulgata vuole che esista addirittra la prova della strategia. Un messaggio Whatsapp: con il quale Crescenzi avrebbe risposto all’accusa di avere votato Ambrosetti e lasciato la sua città senza Consigliere. Scrivendo: “L’importante è stato far perdere te ed Alfredo Pallone

Domenico Fagiolo commenta: “Con questa operazione si vede quanto Tagliaferri ci tiene a Frosinone. Il tutto avvallato dal senatore Massimo Ruspandini che ha solo un chiaro intento: depotenziare il capoluogo”.

Il tesseramento in atto

(Foto. Panorama di Frosinone: Marco Colasanti)

Fagiolo è stato chiamato in queste ore dalla Segreteria politica di Fratelli d’Italia della sua città per ricordargli che c’è la tessera da rinnovare.

Il Consigliere ha risposto con un messaggio sibillino. “Mi tessero se il nuovo coordinatore Fabio Tagliaferri viene a firmarmi la tessera personalmente. Mi chiama, ci vediamo magari al bar dove lui stava in compagnia del candidato sindaco del centrosinistra Mauro Vicano”.

Gli elementi per lo scontro ci sono tutti.